[Recensione] Impero Segreto

Summary
Impero Segreto si qualifica come un'opera fortemente al di sotto delle aspettative, sia come miniserie a sé stante, sia, soprattutto, come conclusione della Trilogia di Qi'ra. I disegni di Steven Cummings sono sempre all'altezza della situazione, mentre la folta pletora di personaggi risulta del tutto convincente tanto nella caratterizzazione dei singoli, quanto nelle interazioni reciproche. Inoltre, Charles Soule risulta in grado di inserire una nuova, gradita esplorazione del lato oscuro della Forza. Tutto ciò, però, è irrimediabilmente rovinato tanto da un finale imbarazzante e affrettato, quanto da un'edizione italiana francamente inaccettabile, che inficiano la fruizione dell'opera in maniera irreparabile.
Good
  • I personaggi
  • I disegni
  • Il lato oscuro della Forza
Bad
  • Il periodo storico
  • Il finale
  • L'edizione italiana
5.8
Insufficiente
Storia - 5
Disegni - 8
Edizione - 5
Sensazioni - 5

Dopo La Guerra dei Cacciatori di Taglie Regno Cremisi, Charles Soule conclude la Trilogia di Qi’ra, ambientata tra Episodio V – L’Impero Colpisce Ancora ed Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi, con la miniserie Impero Segreto, che ne costituisce il terzo e ultimo capitolo. Sarà riuscito l’autore statunitense a fornire un degno finale al trittico dedicato all’Alba Cremisi?  Scopritelo nella nostra recensione!

  • Titolo: Star Wars – Impero Segreto
  • Data di uscita: 14 settembre 2023
  • Autori: Charles Soule, Steven Cummings, Victor Olazaba, Guru e-FX
  • Edito da: Panini Comics
  • Edizione: 17×26, cartonato, colori, 136 pagine.
  • Prezzo: 19,00€ (Acquista QUI)

Impero Segreto – Sinossi

Il misterioso sindacato criminale Alba Cremisi e la sua leader, Qi’ra, sono diventati i più ricercati della galassia ora che l’Imperatore Palpatine ha realizzato la portata dei loro piani contro di lui e si muove per distruggerli. Ma Qi’ra ha ancora degli assi nella manica e, con l’aiuto dei Cavalieri di Ren e dei suoi molti altri alleati, non cadrà senza combattere! Il capitolo finale della trilogia con cui Charles Soule ha rimodellato la galassia di Star Wars.

Cosa mi è piaciuto

I personaggi

La determinazione di Qi’ra, la malvagità di Palpatine, la disperazione di Chanat Cha, l’implacabilità di Darth Vader: Charles Soule dimostra, ancora una volta, di saper caratterizzare in maniera egregia i propri personaggi, lasciando emergere gli elementi distintivi della personalità di ciascuno di loro, tanto in solitaria quanto durante le interazioni con gli altri. Da segnalare soltanto qualche piccola sbavatura qua e là, che tuttavia non rovina in alcun modo la fruizione della storia.

I disegni

Vivaci, dinamiche e dai toni classici, le matite di Steven Cummings risultano decisamente convincenti, grazie a uno stile che si tiene alla larga dal più becero fotorealismo ma che, al tempo stesso, riesce a rendere giustizia a ciascun personaggio riportandone i tratti distintivi. Sugli scudi, per una volta, anche i colori di Guru-eFX, il quale, mantenuto a debita distanza dai disegni di Salvador Larroca, rifugge dall’effetto gommoso che tanto male aveva fatto ad alcuni degli ultimi archi narrativi di Star Wars (2015).

Il lato oscuro della Forza

Come già fatto sia con Darth Vader (2017), sia con L’Ascesa di Kylo Ren, Charles Soule riesce, ancora una volta, a esplorare il lato oscuro della Forza e i suoi utilizzatori. In questo caso, oggetto principale dell’approfondimento è la Gabbia Fermata, un antico artefatto già introdotto nel corso di Regno Cremisi e in grado di bloccare un singolo momento nel tempo, intrappolando cose o persone in una sorta di animazione sospesa.

Il creatore della Gabbia Fermata

L’antico Sith ad aver realizzato la Gabbia Fermata è Darth Momin, già presentato nella miniserie Lando e nella serie regolare Darth Vader (2017). Nella miniserie compare anche il mantello di Darth Shaa, maestra di Momin.

[riduci]

Cosa non mi è piaciuto

Il periodo storico

A costo di sembrare un disco rotto, lo sfruttamento del periodo storico tra Episodio V – L’Impero Colpisce Ancora ed Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi costituisce, anche in questo caso, un difetto di non poco conto. Non è credibile che in soli pochi mesi di storia galattica (apparentemente, la vicenda è ancora impantanata nel 3 ABY) si sia susseguita una tale sequela di avvenimenti, la cui portata, peraltro, sembra ridurre gli eventi dei due film a episodi secondari di un quadro incredibilmente più vasto.

Il finale

Sfortunatamente, una vicenda che, al netto di qualche ingenuità e faciloneria, stava procedendo abbastanza bene viene irrimediabilmente inficiata da un finale a dir poco imbarazzante. La risoluzione è rapidissima e del tutto campata per aria, a causa dell’intervento di un vero e proprio deus ex machina che ribalta una situazione altrimenti già segnata. Il tutto è reso ancora più inaccettabile dalla consapevolezza di leggere non soltanto la conclusione della miniserie, ma anche dell’intera Trilogia di Qi’ra.

La risoluzione della vicenda

Palpatine e Darth Vader vengono intrappolati all’interno di una bolla spaziotemporale creata dalla Gabbia Fermata. I Cavalieri di Ren, chiamati da Qi’ra per prestare aiuto, decidono all’ultimo secondo di liberare i Sith, nella speranza di ottenere la loro benevolenza. Il piano di Qi’ra, dunque, va in pezzi nel giro di una manciata di pagine a causa di questa scelta scellerata.

[riduci]

L’edizione italiana

Ancora una volta, l’edizione italiana del volume lascia a dir poco a desiderare. Tra incongruenze (l’Impero Nascosto di Regno Cremisi diventa l’Impero Segreto in questa miniserie), svisteVediamo di non siamo precipitosi» [sic]), tempi verbali incertiNon importa se io vivo. Basta che muori tu» [sic!]) e traduzioni infelici (la Fermata Cage resa come Gabbia Fermata), l’opera di adattamento non riesce a raggiungere la sufficienza. Si tratta, infatti, di un lavoro tristemente in linea con la norma a cui ci ha abituati Panini Comics, ma decisamente al di sotto dei livelli minimi di qualità che come lettori dovremmo pretendere.

Impero Segreto – Conclusioni

Impero Segreto si qualifica come un’opera fortemente al di sotto delle aspettative, tanto come miniserie a sé stante, quanto, soprattutto, come conclusione della Trilogia di Qi’ra. I disegni di Steven Cummings sono sempre all’altezza della situazione, mentre la folta pletora di personaggi risulta del tutto convincente tanto nella caratterizzazione dei singoli, quanto nelle interazioni reciproche. Inoltre, Charles Soule risulta in grado di inserire una nuova, gradita esplorazione del lato oscuro della Forza. Tutto ciò, però, è irrimediabilmente rovinato dallo sfruttamento estensivo del periodo storico considerato, da un finale imbarazzante e affrettato e da un’edizione italiana francamente inaccettabile, che inficiano la fruizione dell’opera in maniera irreparabile.

Written by
Torinese, classe 1996, laureato in Economia e Scienze Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Fan di Star Wars dai tempi de La vendetta dei Sith ma vero e proprio appassionato solo dal 2015, mi sono avvicinato al lato cartaceo della Forza grazie al fumetto Darth Vader. Da settembre 2019 scrivo per Star Wars Libri & Comics con l'obiettivo di contribuire alla diffusione e alla conoscenza di questo meraviglioso universo narrativo.

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