[Recensione] L’Alta Repubblica – Le Lacrime dei Senza Nome

Summary
Le Lacrime dei Senza Nome si conferma un bel romanzo, perfetto per i fan che non vedevano l’ora di rivedere tornare in azione alcuni dei più riusciti personaggi dell’Alta Repubblica. Reath Silas brilla grazie alla delicata penna di George Mann che porta il giovane Cavaliere Jedi ad intraprendere un duro percorso di evoluzione, ostacolato da un soffocante senso di responsabilità e di inadeguatezza. La trama della fase III finalmente avanza efficacemente, seppur non senza piccole sbavature e incongruenze.
Good
  • Il percorso narrativo di Reath
  • Il ritorno di Cohmac
  • La trama avanza
  • Il duo Amadeo-Mirro
Bad
  • Incongruenze con altre opere
8.1
Buono
Storia - 7.5
Scrittura - 8.5
Edizione - 7.5
Sensazioni - 8.9

Entrato a far parte del progetto Alta Repubblica nella Fase II con il romanzo middle grade Missione nella città perduta  e con il ben riuscito audiolibro La battaglia di JedhaGeorge Mann fa il suo ritorno con il secondo romanzo young adult della fase III, che vede il ritorno del Cavaliere Jedi Reath Silas come protagonista, nonché principale responsabile della ricerca sui Senza Nome.

 

  • Titolo: L’Alta Repubblica – Le Lacrime dei Senza Nome
  • Data di uscita: 24 Luglio 2025
  • Autore: George Mann
  • Edito da: Panini Comics 
  • Edizione: Copertina rigida, 448  pagine 
  • Prezzo: 22,80€ – ACQUISTA QUI

Le Lacrime dei Senza Nome- Sinossi ufficiale 

È passato più di un anno dalla caduta del Faro Starlight e dall’inizio dell’occupazione Nihil nello spazio della Repubblica, conosciuta come Zona di Occlusione. Il Cavaliere Jedi Reath Silas, con l’aiuto del suo nuovo amico, il Padawan Amadeo Azzazzo, è impegnato nella ricerca di una soluzione alla sfida più difficile che la Repubblica e i Jedi abbiano mai affrontato: trovare un modo per fermare le creature che prosciugano la Forza, note come i Senza Nome.

Disperato in cerca di risposte, Reath si rivolge ad Azlin Rell, un Jedi caduto, che gli dice che per sopravvivere ai Senza Nome deve abbracciare la propria paura—un consiglio che lo spingerebbe pericolosamente vicino al lato oscuro.

A complicare ulteriormente le cose, il suo ex maestro, Cohmac Vitus, torna improvvisamente su Coruscant con nuove teorie sulle origini dei Senza Nome. Sebbene inizialmente esitanti, i due decidono di collaborare di nuovo e intraprendono una missione alla ricerca delle rovine di un’antica civiltà, che potrebbero contenere la chiave per svelare il mistero una volta per tutte.
Ma quando Reath si troverà faccia a faccia con le creature che più lo terrorizzano, sarà costretto ad abbracciare la sua paura per sopravvivere?

Cosa mi è piaciuto

Il percorso narrativo di Reath

Grazie a Le Lacrime dei Senza Nome, Reath si riconferma come uno dei personaggi più riusciti dell’Alta Repubblica. Lo abbiamo visto crescere sin dalle vicende di Nell’Oscurità, quando era ancora un giovane Padawan spaventato dall’azione e morbosamente legato allo studio negli archivi. Da allora, ha affrontato il lutto della sua Maestra, Jora Malli, è maturato e ha combattuto contro Drengir e Nihil al fianco del suo nuovo maestro, Cohmac Vitus, solo per essere poi abbandonato proprio nel momento più cruciale della sua vita: la sua nomina a Cavaliere Jedi.

Privato di punti di riferimento, Reath torna a rifugiarsi nella ricerca, assumendosi l’onere di decifrare il mistero degli enigmatici e letali Senza Nome. La responsabilità di proteggere da solo l’intero Ordine Jedi, unita ai ripetuti tentativi di corruzione da parte di Azlin Rell, lo metterà a dura prova, costringendolo a restare saldo nei suoi principi.

Su di lui graverà anche il peso di essere una guida per altri personaggi smarriti e in cerca di uno scopo, come Amadeo. Questo lo porterà a mettere da parte i propri conflitti interiori, cercando di non far crollare l’icona di speranza che ormai incarna agli occhi dell’Ordine.

Il suo disperato e disordinato tentativo di mantenere l’integrità si riflette perfettamente nello stile di scrittura del romanzo, fino a culminare in un finale che rende chiaro il messaggio del suo percorso: nessuno, nemmeno un Jedi, può salvarsi da solo. La vera forza risiede nel saperlo ammettere e nel trovare il coraggio di chiedere aiuto.

Il ritorno di Cohmac

Il suo abbandono dell’Ordine Jedi è stato uno dei momenti più dolorosi del finale della Fase I, e il suo ritorno, dopo anni, continua a suscitare grande emozione. Cohmac Vitus è messo a nudo in questo romanzo tramite una serie di flashback che ripercorrono parte del suo passato in un racconto semplice ma estremamente significativo concentrato sul suo rapporto con l’ormai scomparsa Orla Jareni e sulle sue battaglie interiori, approfondendo le ragioni del suo allontanamento.

Il suo rapporto con l’ex Padawan Reath Silas è uno degli aspetti più affascinanti del romanzo, portando il lettore a riflettere su quanto le sue esperienze siano compatibili con le difficoltà vissute da Reath. Cohmac, infatti, non solo imparerà dal coraggio del suo ex allievo, ma si rivelerà anche la guida ideale per aiutarlo a non ripetere i suoi stessi errori.

La trama avanza

Dopo aver visto soffrire di una certa lentezza nella progressione della trama una buona parte dei romanzi della fase III usciti finora,  Le Lacrime dei Senza Nome torna ad offrire ai lettori parte delle risposte che hanno aspettato da tempo, gestendo in maniera molto equilibrata l’infittirsi del mistero della Piaga e dei Senza Nome, senza però sbilanciarsi troppo nel rivelare ogni soluzione, lasciando aperta la porta a grandi colpi di scena negli atti finali dell’Alta Repubblica, in uscita nei prossimi mesi oltreoceano.

Ricordiamo ai lettori che le vicende di questo romanzo verranno direttamente riprese nella miniserie a fumetti Echi di Paura dello stesso George Mann, in uscita in Italia questo maggio. Chi scrive raccomanda di dare la priorità alla lettura di questo romanzo per seguire organicamente l’ordine degli eventi ed evitare spoiler.

Il duo Amadeo-Mirro

I due Jedi, conosciuti per la prima volta nell’ottimo racconto di Lydia Kang in Racconti di luce e di vita, fanno il loro ritorno come comprimari, approfondendo la loro complicità maestro-apprendista e rubando la scena in ottime sequenze di azione in grado di risollevare il ritmo, talvolta lento, della prima metà del romanzo.

Cosa non mi è piaciuto 

Incongruenze con altre opere

Un problema evidente nelle varie pubblicazioni della Fase III è che, spesso, l’ordine di uscita delle opere ha smesso di rappresentare un metodo affidabile per chi vuole recuperare gli eventi in un corretto ordine cronologico. Questo ha generato non solo confusione nei lettori più attenti a collocare ogni storia nel giusto contesto, ma anche alcune incongruenze tra diversi prodotti.

Un esempio significativo è la gestione del personaggio di Azlin Rell e del suo rapporto con Reath. Dopo aver seguito la sua evoluzione ne L’Equilibrio in Bilico Vol. 3 (che, se si presta attenzione, è ambientato prima del romanzo), la sua ossessiva volontà di corrompere il giovane Cavaliere risulta non solo vagamente anticlimatica, ma anche priva di una giustificazione chiara o di un collegamento con gli eventi del manga, che in questo caso sarebbe stato necessario.

Le Lacrime dei Senza Nome – Conclusioni

Le Lacrime dei Senza Nome si conferma un bel romanzo, perfetto per i fan che non vedevano l’ora di rivedere tornare in azione alcuni dei più riusciti personaggi dell’Alta Repubblica.
Reath Silas brilla grazie alla delicata penna di George Mann che porta  il giovane Cavaliere Jedi ad intraprendere un duro percorso di evoluzione, ostacolato da un soffocante senso di responsabilità e di inadeguatezza.

La trama della fase III finalmente avanza efficacemente, seppur non senza piccole sbavature e incongruenze. L’ intreccio del mistero dei Senza Nome inizia a disciogliersi ma il grande punto di forza del romanzo rimangono i suoi personaggi.

In un cast di per sé numeroso, tra nuovi volti e grandi ritorni, Cohmac si distingue in quella che è probabilmente la sua migliore  e più profonda rappresentazione finora mentre il duo Amadeo Azzazzo/Mirro Lox convince dimostrando un’unica sinergia.

E voi cosa ne pensate di Le Lacrime dei Senza Nome ? Non vedete l’ora di leggere nuove avventure con Reath protagonista ?
Fatecelo sapere nei commenti! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale https://t.me/swlibricomics e la chat https://t.me/SWLibriComicsChat. Vi ricordiamo inoltre che è ora attivo il nostro store con il merchandising ufficiale Star Wars Libri & Comics.

Written by
Nato nel 2005, studio Medicina presso l’Università La Sapienza di Roma. Cresciuto con i videogiochi Star Wars Battlefront e con i film di George Lucas, non scorderò mai l’emozione nel guardare il mio primo film di Star Wars al cinema con Episodio VII “Il risveglio della Forza”. Grazie a Star Wars Libri e Comics mi sono avvicinato dal 2022 al lato cartaceo della saga e sono diventato un collezionista e divoratore di romanzi e fumetti.

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1 Comment

  1. Il finale con le creature gargantuesche di Tolis mi ha davvero emozionato. Quando si tira in ballo la Forza Vivente per me è sempre un’emozione. Complimenti a Nicola per la recensione

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