Con Inquisitori – L’Alba della Lama Rossa, Delilah S. Dawson torna finalmente nella Galassia lontana lontana, sfornando, dopo gli eccellenti Phasma e Black Spire, un altro ottimo romanzo. Anche questa volta la protagonista, Iskat Akaris, è un personaggio estremamente marginale, apparso per la prima e unica volta in 2 albi di Dath Vader – Signore Oscuro dei Sith, scritta da Charles Soule e disegnata dall’italiano Giuseppe Camuncoli.
Il romanzo prende quel poco di caraterizzazione e caratteristiche peculiari del personaggio lasciate da Soule e Cammo, espandendole e fornendo una vera e propria storia, con un risultato ben più che convincente. Precisiamo fin da subito, dunque, che per la lettura del romanzo è importante aver già recuperato la serie regolare sul Signore Oscuro dei Sith ed è consigliabile, anche se assolutamente non essenziale, aver letto Fratelli, di Mike Chen.
- Titolo originale: Star Wars: Inquisitor – Rise of the Red Blade
- Data di uscita: 3 Luglio 2025
- Autore: Delilah S. Dawson
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: 14,4×21,6, 416 pagine, b/n , brossurato con alette
- Prezzo: 21,85 € ACQUISTA QUI
Sinossi
Cosa mi è piaciuto
Punto di vista inedito sull’Inquisitorio
Un aspetto importante del romanzo, e forse quello più interessante, è l’avere un nuovo e inedito punto di vista sui Jedi, sull’Impero e sull’Inquisitorio. Nel corso del romanzo Iskat cresce da Padawan a Cavaliere Jedi, per poi cedere inevitabilmente al Lato Oscuro, unendosi all’Inquisitorio. Sebbene gli Inquisitori siano ormai apparsi in moltissime opere, non avevamo mai avuto l’opportunità di averne uno come protagonista di un romanzo. Ci viene spiegato, infatti, come i Jedi vengano scovati e reclutati tra i ranghi degli Inquisitori, come passino al Lato Oscuro della Forza, volontariamente o meno, e come poi procedano a cacciare i loro vecchi compagni Jedi fuggitivi.
Apparizioni, camei e collegamenti perfetti
Altro punto forte del romanzo sono le apparizioni, tutt’altro che banali, di personaggi fondamentali come l’Imperatore Palpatine, Darth Vader, il Grande Inquisitore e molti altri fratelli e sorelle Inquisitori. Ogni singola apparizione o scena con presenti questi risulta quasi perfetta e mai banale o scontata, le caraterizzazioni di tutti i personaggi sono rispettate al meglio, cosa che, purtroppo, non si può dire di molte delle opere più recenti. Personaggi come il Grande Inquisitore, il Quinto Fratello e la Settima Sorella sembrano usciti direttamente da una puntata di Star Wars Rebels. Ovviamente, nel corso del romanzo, anche Darth Vader non può che colpire il lettore: il Signore dei Sith è la stessa identica macchina assassina vista per tutta la serie regolare del 2017. Parlando della serie di Soule e Camuncoli, va lodato il romanzo anche per averne seguito pedissequamente i passaggi, viene giustificata, infatti, la presenza o l’assenza di Iskat in determinate vicende della serie.
Parlando di collegamenti vanno anche menzionati quelli all’inizio del romanzo. Come rivelato dalla stessa autrice, una determinata scena di Fratelli è stata riproposta da un diverso punto di vista. Ciò ha portato la Dawson a collaborare con il suo collega e amico Mike Chen, autore del romanzo su Obi-Wan e Anakin. In quanto Jedi la protagonista sarà portata a interagire con molti personaggi sia inediti che ben noti ai lettori, tra i quali: Obi-Wan, Yoda, Mace Windu e Adi Gallia. Apprezzabili anche i camei del Maestro Jedi Besalisk Pong Krell, visto in The Clone Wars, e del Maestro Kelleran Beq, direttamente da Jedi Temple Challenge e The Mandalorian.
Introspettività e personalità dell’autrice
Leggendo L’Alba della Lama Rossa si vede chiaramente quando di sé stessa l’autrice abbia inserito nel romanzo e nel personaggio di Iskat in particolare. Lei stessa dedica il romanzo a tutte le persone che, come Iskat, non si sono mai sentite accettate e ha dichiarato di essersi ispirata, nella scrittura del personaggio, a molte sue esperienze reali. Ciò si nota profondamente nel corso di tutta la lettura, soprattutto durante la prima parte del romanzo che risulta molto più introspettiva che d’azione, andando a mostrare molto bene la decadenza della Repubblica e dell’Ordine Jedi. Questo particolare è molto interessante: il lettore nota tremendamente bene le differenze tra i Jedi che abbiamo conosciuto nell’Alta Repubblica (che sta uscendo in libreria in questi mesi) e quelli del periodo Prequel.
Cosa non mi è piaciuto
Troppe Guerre dei Cloni
Difetto che potrebbe non interessare a tutti i lettori ma, nel corso della lettura, risulta forse un po’ troppo prolissa la parte dedicata alle Guerre dei Cloni. Occorre precisare che il romanzo ha inizio poco prima della Battaglia di Geonosis, concludendosi inevitabilmente durante Darth Vader (2017). I primi due terzi del romanzo sono occupati dalle Guerre dei Cloni e, sebbene questi mostrino la decadenza dell’Ordine Jedi e l’evoluzione e le riflessioni della protagonista nel corso della guerra, tendono a essere ripetitivi e senza troppe scene d’azione. Un peccato, inoltre, che solo un terzo del libro sia dedicato al periodo imperiale, periodo che probabilmente è quello che più invoglia alla lettura.
Il titolo italiano
Come già successo per altre opere recenti, vedasi Legami di Sangue o L’Alta Repubblica Avventure – Spada a Pagamento, anche in questo caso non è chiara la motivazione di cambio del titolo originale. “Inquisitor – Rise of the Red Blade” viene, infatti, adattato con “Inquisitori” al plurale, forse in un tentativo di collegamento con la serie a fumetti; ciò con un sottotitolo che varia più volte dall’annuncio su Anteprima, alle pagine prodotto degli store online, alla copertina stessa del romanzo, passando freneticamente da “L’Ascesa della Spada Rossa” a “L’Alba della Lama Rossa”.
Conclusioni
Inquisitori – L’Alba della Lama Rossa è l’ennesimo romanzo dove Delilah S. Dawson, partendo da poche briciole sparse, riesce a costruire una storia convincente su un personaggio minore, collegandosi perfettamente con altre opere nel rispetto delle stesse. Il libro è ricco di dettagli sulla caduta dei Jedi, l’Impero e l’Inquisitorio, tutti questi eventi vengono filtrati dagli occhi della protagonista e porteranno il lettore a comprendere le scelte della stessa. Non si tratta certamente di un romanzo fondamentale ma, forse proprio per questo, Iskat riesce a ritagliarsi il suo spazio nella Galassia lontana lontana, andando a raccontare una storia, già nota, da un punto di vista unico.
Video-Unboxing dell’Edizone Esclusiva San Diego Comic-Con
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Altre opere:
– Fratelli
– Darth Vader (2017) Vol. 4 – Fortezza Vader
– Phasma
– Galaxy’s Edge: Black Spire



scarface5710
Complimenti per l’ottima recensione! come sempre. sono molto incuriosito da Rise of the red blade ma anche da Fratelli. vorrei però prima leggere Rise of the red blade. in questa sequenza di lettura il collegamento con Fratelli ha spoiler o è soltanto un punto di vista e quindi non ha grosse ripercussioni? Grazie in anticipo per la risposta. e ancora complimenti per le recensioni tutte fatte bene