[Recensione] Inquisitori – L’Alba della Lama Rossa

Summary
Inquisitori – L'Alba della Lama Rossa è l'ennesimo romanzo dove Delilah S. Dawson, partendo da poche briciole sparse, riesce a costruire una storia convincente su un personaggio minore, collegandosi perfettamente con altre opere nel rispetto delle stesse. Il libro è ricco di dettagli sulla caduta dei Jedi, l'Impero e l'Inquisitorio, tutti questi eventi vengono filtrati dagli occhi della protagonista e porteranno il lettore a comprendere le scelte della stessa. Non si tratta certamente di un romanzo fondamentale ma, forse proprio per questo, Iskat riesce a ritagliarsi il suo spazio nella Galassia lontana lontana, andando a raccontare una storia, già nota, da un punto di vista unico.
Good
  • Punto di vista inedito sull'Inquisitorio
  • Apparizioni, camei e collegamenti perfetti
  • Introspettività e personalità dell'autrice
Bad
  • Troppe Guerre dei Cloni
  • Il titolo italiano
7.4
Discreto
Storia - 7.5
Scrittura - 7.5
Sensazioni - 8
Edizione - 6.5

Con Inquisitori – L’Alba della Lama Rossa, Delilah S. Dawson torna finalmente nella Galassia lontana lontana, sfornando, dopo gli eccellenti Phasma e Black Spire, un altro ottimo romanzo. Anche questa volta la protagonista, Iskat Akaris, è un personaggio estremamente marginale, apparso per la prima e unica volta in 2 albi di Dath Vader – Signore Oscuro dei Sith, scritta da Charles Soule e disegnata dall’italiano Giuseppe Camuncoli

Il romanzo prende quel poco di caraterizzazione e caratteristiche peculiari del personaggio lasciate da Soule e Cammo, espandendole e fornendo una vera e propria storia, con un risultato ben più che convincente. Precisiamo fin da subito, dunque, che per la lettura del romanzo è importante aver già recuperato la serie regolare sul Signore Oscuro dei Sith ed è consigliabile, anche se assolutamente non essenziale, aver letto Fratelli, di Mike Chen.

  • Titolo originale: Star Wars: Inquisitor – Rise of the Red Blade
  • Data di uscita: 3 Luglio 2025
  • Autore: Delilah S. Dawson
  • Edito da: Panini Comics
  • Edizione: 14,4×21,6, 416 pagine, b/n , brossurato con alette
  • Prezzo: 21,85 € ACQUISTA QUI

Sinossi

La Padawan Iskat Akaris ha dedicato la sua vita ad apprendere le vie della Forza dal suo maestro per diventare una brava Jedi. Nonostante la sua dedizione, il controllo sulla Forza rimane sfuggente, rendendo i suoi compagni Jedi sempre più diffidenti nei suoi confronti. La morte del suo maestro nelle Guerre dei Cloni è il colpo di grazia e l’occasione per tracciare la sua via. Come Inquisitore, Iskat trova la libertà che ha sempre desiderato e con ogni colpo della sua spada rossa, si avvicina sempre di più a rivendicare il suo nuovo destino nella Forza. A qualunque costo.

Cosa mi è piaciuto

Punto di vista inedito sull’Inquisitorio

Un aspetto importante del romanzo, e forse quello più interessante, è l’avere un nuovo e inedito punto di vista sui Jedi, sull’Impero e sull’Inquisitorio. Nel corso del romanzo Iskat  cresce da Padawan a Cavaliere Jedi, per poi cedere inevitabilmente al Lato Oscuro, unendosi all’Inquisitorio. Sebbene gli Inquisitori siano ormai apparsi in moltissime opere, non avevamo mai avuto l’opportunità di averne uno come protagonista di un romanzo. Ci viene spiegato, infatti, come i Jedi vengano scovati e reclutati tra i ranghi degli Inquisitori, come passino al Lato Oscuro della Forza, volontariamente o meno, e come poi procedano a cacciare i loro vecchi compagni Jedi fuggitivi.

Poster esclusivo per l'edizione Barnes & Nobles

Poster esclusivo per l’edizione Barnes & Nobles

Apparizioni, camei e collegamenti perfetti

Altro punto forte del romanzo sono le apparizioni, tutt’altro che banali, di personaggi fondamentali come l’Imperatore Palpatine, Darth Vader, il Grande Inquisitore e molti altri fratelli e sorelle Inquisitori. Ogni singola apparizione o scena con presenti questi risulta quasi perfetta e mai banale o scontata, le caraterizzazioni di tutti i personaggi sono rispettate al meglio, cosa che, purtroppo, non si può dire di molte delle opere più recenti. Personaggi come il Grande Inquisitore, il Quinto Fratello e la Settima Sorella sembrano usciti direttamente da una puntata di Star Wars Rebels. Ovviamente, nel corso del romanzo, anche Darth Vader non può che colpire il lettore: il Signore dei Sith è la stessa identica macchina assassina vista per tutta la serie regolare del 2017. Parlando della serie di Soule e Camuncoli, va lodato il romanzo anche per averne seguito pedissequamente i passaggi, viene giustificata, infatti, la presenza o l’assenza di Iskat in determinate vicende della serie.

Palpatine, Vader e gli Inquisitori in Darth Vader (2017)

Palpatine, Vader e gli Inquisitori in Darth Vader (2017)

Parlando di collegamenti vanno anche menzionati quelli all’inizio del romanzo. Come rivelato dalla stessa autrice, una determinata scena di Fratelli è stata riproposta da un diverso punto di vista. Ciò ha portato la Dawson a collaborare con il suo collega e amico Mike Chen, autore del romanzo su Obi-Wan e Anakin. In quanto Jedi la protagonista sarà portata a interagire con molti personaggi sia inediti che ben noti ai lettori, tra i quali: Obi-Wan, Yoda, Mace Windu Adi Gallia. Apprezzabili anche i camei del Maestro Jedi Besalisk Pong Krell, visto in The Clone Wars, e del Maestro Kelleran Beq, direttamente da Jedi Temple Challenge e The Mandalorian.

Introspettività e personalità dell’autrice

Leggendo L’Alba della Lama Rossa si vede chiaramente quando di sé stessa l’autrice abbia inserito nel romanzo e nel personaggio di Iskat in particolare. Lei stessa dedica il romanzo a tutte le persone che, come Iskat, non si sono mai sentite accettate e ha dichiarato di essersi ispirata, nella scrittura del personaggio, a molte sue esperienze reali. Ciò si nota profondamente nel corso di tutta la lettura, soprattutto durante la prima parte del romanzo che risulta molto più introspettiva che d’azione, andando a mostrare molto bene la decadenza della Repubblica e dell’Ordine Jedi. Questo particolare è molto interessante: il lettore nota tremendamente bene le differenze tra i Jedi che abbiamo conosciuto nell’Alta Repubblica (che sta uscendo in libreria in questi mesi) e quelli del periodo Prequel.

Tualon e Iskat nell'illustrazione esclusiva SDCC di Grant Griffin

Tualon e Iskat nell’illustrazione esclusiva SDCC di Grant Griffin

Cosa non mi è piaciuto

Troppe Guerre dei Cloni

Difetto che potrebbe non interessare a tutti i lettori ma, nel corso della lettura, risulta forse un po’ troppo prolissa la parte dedicata alle Guerre dei Cloni. Occorre precisare che il romanzo ha inizio poco prima della Battaglia di Geonosis, concludendosi inevitabilmente durante Darth Vader (2017). I primi due terzi del romanzo sono occupati dalle Guerre dei Cloni e, sebbene questi mostrino la decadenza dell’Ordine Jedi e l’evoluzione e le riflessioni della protagonista nel corso della guerra, tendono a essere ripetitivi e senza troppe scene d’azione. Un peccato, inoltre, che solo un terzo del libro sia dedicato al periodo imperiale, periodo che probabilmente è quello che più invoglia alla lettura.

Il titolo italiano

Come già successo per altre opere recenti, vedasi Legami di Sangue o L’Alta Repubblica Avventure – Spada a Pagamento, anche in questo caso non è chiara la motivazione di cambio del titolo originale. “Inquisitor – Rise of the Red Blade” viene, infatti, adattato con “Inquisitori” al plurale, forse in un tentativo di collegamento con la serie a fumetti; ciò con un sottotitolo che varia più volte dall’annuncio su Anteprima, alle pagine prodotto degli store online, alla copertina stessa del romanzo, passando freneticamente da “L’Ascesa della Spada Rossa”  a “L’Alba della Lama Rossa”.

Conclusioni

Inquisitori – L’Alba della Lama Rossa è l’ennesimo romanzo dove  Delilah S. Dawson, partendo da poche briciole sparse, riesce a costruire una storia convincente su un personaggio minore, collegandosi perfettamente con altre opere nel rispetto delle stesse. Il libro è ricco di dettagli sulla caduta dei Jedi, l’Impero e l’Inquisitorio, tutti questi eventi vengono filtrati dagli occhi della protagonista e porteranno il lettore a comprendere le scelte della stessa. Non si tratta certamente di un romanzo fondamentale ma, forse proprio per questo, Iskat riesce a ritagliarsi il suo spazio nella Galassia lontana lontana, andando a raccontare una storia, già nota, da un punto di vista unico

Video-Unboxing dell’Edizone Esclusiva San Diego Comic-Con

Che cosa ne pensate di Inquisitori – L’Alba della Lama Rossa? Avete già letto il romanzo? Quanto vi ha intrigato la recensione? Fatecelo sapere nei commenti! Vi ricordiamo che potete trovarci anche sul nostro canale Youtube e su Telegram con il nostro canale ufficiale e la nostra attivissima chat! Vi ricordiamo inoltre il nostro store con il merchandising ufficiale di Star Wars Libri & Comics!

Altre opere:
Fratelli
– Darth Vader (2017) Vol. 4 – Fortezza Vader
Phasma
Galaxy’s Edge: Black Spire

Written by
Classe 2000, laureato in Economia presso l'Università Cattolica di Milano, collezionista compulsivo di variant, vorace lettore di romanzi e fumetti di Star Wars dal 2012 e autore di Star Wars Libri & Comics dal Novembre 2020.

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1 Comment

  1. Complimenti per l’ottima recensione! come sempre. sono molto incuriosito da Rise of the red blade ma anche da Fratelli. vorrei però prima leggere Rise of the red blade. in questa sequenza di lettura il collegamento con Fratelli ha spoiler o è soltanto un punto di vista e quindi non ha grosse ripercussioni? Grazie in anticipo per la risposta. e ancora complimenti per le recensioni tutte fatte bene

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