Ingannare la morte: Sith per l’eternità

Il convincente teaser trailer di Episodio IX: The Rise of Skywalker,  lascia a noi appassionati molto su cui ragionare e il film si preannuncia alquanto denso. Ciò che lascia maggior adito a congetture è il finale, quando si ode una malvagia risata a noi tutti familiare, quella di Darth Sidious, altrimenti noto come Imperatore Palpatine. Intanto potete godervi la nostra reaction nel video di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=LxYKrp_SF6g

Ora, non vogliamo addentrarci in tutte possibili spiegazioni della presenza, a questo punto assodata, dell’Imperatore nel film in uscita a dicembre. Tuttavia, come sappiamo, Palpatine è morto per mano del redento Anakin Skywalker sulla seconda Morte Nera. Dunque la domanda è legittima: il Sith che rappresenta l’incarnazione del Male puro nella saga potrebbe essere davvero risorto? E se sì, in che forma?

Non è certo la prima volta che qualcosa di analogo si verifica: l‘universo Legends ci ha fatto conoscere Signori dei Sith che usano vari metodi per conservare qualcosa del proprio Io dopo la loro morte fisica. Non si può affermare che si tratti sempre di resurrezioni in senso proprio (e resta da vedere se veramente ciò accadrà nell’ultimo capitolo). Il presente articolo vuole presentare un quadro sintetico ma per quanto possibile esaustivo, di queste storie. In calce trovate le fonti utilizzate per trarre le informazioni che leggerete.

Il Talismano Muur

I primi seguaci del Lato Oscuro si scontrarono contro l’Ordine dei Jedi all’incirca nel 7000 BBY. Con la sconfitta nella battaglia di Corbos, che pose fine all’Oscurità dei Cento Anni, i pochi rimasti andarono in esilio su Korriban, dove fondarono l’Ordine dei Sith propriamente detto. Fra loro Karness Muur, alla ricerca di un modo per trascendere la morte. Tramite l’alchimia Sith egli infuse la propria essenza all’interno di un talismano che, alla sua morte, avrebbe dovuto legarsi ad esseri sensibili alla Forza in modo che Muur potesse avere accesso al loro potere. Il Sith usò il potere del manufatto anche per trasformare altri senzienti in Rakghoul, mostruose creature che avrebbero obbedito al talismano e aiutato così lo spirito di Muur a conquistare la Galassia. Il talismano passò di mano in mano per millenni, finchè fu trovato dalla Jedi Celeste Morne su Taris. Celeste si legò al cimelio Sith per cercare di controllare lo spirito di Muur. Il Sith rimase prigioniero della Jedi e viceversa, in una costante battaglia per il controllo, per millenni, dal momento che Celeste, per scongiurare il pericolo rappresentato da Muur, si sigillò in una camera di stasi.

Celeste Morne Muur Vector 12

Celeste Morne sotto L’influenza di Muur

Holocron vari

Come avviene per i Jedi, anche i Sith possiedono Holocron dove registrare memorie e insegnamenti, congegni di cui si hanno innumerevoli esempi. Anche se il loro esatto funzionamento nonè ben determinato (ma questo fa parte dell’ascendente che gli enigmi della Forza possiedono), è evidente che gli Holocron conservano una parte della coscienza del loro creatore, in modo da poter interagire con i posteri e fare da guida e insegnante come lo stesso Signore dei Sith in carne e ossa avrebbe fatto. Però non è propriamente esatto dire che il Sith continua a vivere nell’Holocron; piuttosto la sua immagine animata diventa il Guardiano dell’Holocron. Tra i più noti vi sono quelli di Belia Darzu, di Darth Andeddu (un caso particolare, come potrete leggere più sotto), ricercato per millenni da più generazioni di Sith, di Darth Bane, di Darth Nihilus e quello, antichissimo, di Xo Xaan. Degli ultimi quattro si servì Darth Krayt. Ognuno di essi contiene un ologramma tridimensionale e in qualche misura autocosciente che impartisce i suoi insegnamenti ai futuri Sith.

Ve ne sono poi molti altri, la cui origine non è nota: fra tutti, l’Holocron trovato dal Maestro Jedi Odan-Urr alla fine della Grande Guerra Iperspaziale (il primo introdotto nell’Universo Espanso) e quelli custoditi nell’archivio del Tempio Jedi su Coruscant e accessibili solo ai Maestri.

Darth Krayt consulta l’Holocron di XoXaan

Darth Andeddu

Andeddu visse in un’epoca imprecisata millenni prima dei film. Grazie ai suoi poteri, potè governare il pianeta Prakith, nel Nucleo Profondo, venerato come una divinità. Passò alla storia soprattutto per un potere noto come “trasferimento dell’essenza”, che avrebbe consentito al suo spirito di muoversi da un corpo all’altro: era impossibile che sopravvivesse senza un “supporto”. Andeddu, in procinto di morire, collocò la propria essenza in un Holocron, seppellito con lui su Prakith. Questo non era dunque un semplice deposito di conoscenza come gli altri, ma conteneva l’intera sua coscienza in attesa di un corpo di cui impadronirsi. Esso fu ritrovato da Darth Bane nel 980 BBY circa. Egli lo usò proprio per apprendere il trasferimento dell’essenza, ma lo perse poco dopo.

Lo spirito di Andeddu restò prigioniero finchè, nel 137 ABY, Darth Wyyrlok riportò l’Holocron su Prakith, per cercare una cura per Darth Krayt, consumato da semi di corallo Vong.  L’essenza di Andeddu si riattaccò al suo corpo e combattè contro Wyyrlok, che lo sconfisse annientando per sempre l’antico Sith.

Darth Wyyrlok contro l’essenza di Andeddu

Gli spiriti di Marka Ragnos e Freedon Nadd

Non sappiamo molto di questi due Signori dei Sith, nemmeno perchè e come esattamente le loro essenze abbiano continuato a persistere. Marka Ragnos, sovrano dei Sith per oltre cento anni, appare subito dopo il proprio funerale per ammonire i Signori dei Sith Naga Sadow e Ludo Kressh a mettere da parte i propri contrasti, che minacciavano di mandare in frantumi l’Impero Sith su Korriban, come poi effettivamente avverrà durante la Grande Guerra Iperspaziale. Lo spirito di Ragnos pare vincolato (e intrappolato) alla sua tomba nella Valle dei Signori Oscuri. 

Mille anni dopo, ovvero quattromila anni prima della saga, il Cavaliere Jedi Exar Kun, bramoso di potere e conoscenza, si convertì al Lato Oscuro sotto l’influenza dello spirito di Freedon Nadd. In vita, questo Sith aveva infettato l’intero pianeta Onderon, il suo regno, con il proprio potere. Durante le Guerre Bestiali di Onderon, il folle re del pianeta rievocò il suo spirito da un non meglio specificato “Caos”. Freedon Nadd voleva che Exar Kun fosse il suo fedele adepto, un mero strumento, e per questo l’ex-Jedi lo spazzò via con un’onda di energia oscura.  Kun si alleò poi con il Jedi Ulic-Qel-Droma. Qui tornò in scena Marka Ragnos per nominarli autentici signori dei Sith e incoraggiarli nella lotta per abbattere la Repubblica Galattica.

Lo spirito di Exar Kun

I Jedi combatterono contro l’esercito di Massassi di Exar Kun nel corso della Guerra dei Sith. Sconfitto su Onderon, Kun fu costretto a ritirarsi nella sua roccaforte sulla quarta luna di Yavin, al Tempio Massassi. Certo di non poter prevalere contro l’intero Ordine dei Jedi, compì un rituale del Lato Oscuro che aveva appreso dai testi razziati nella biblioteca jedi di Ossus. Obiettivo era far sì che la sua coscienza potesse sopravvivere al suo corpo e continuare a imperversare per sempre nella Galassia. Exar Kun si incatenò a un altare e qui fece sacrificare le migliaia di Massassi suoi schiavi. Il suo corpo mortale si disintegrò rilasciando un’immensa energia che, scontrandosi con il potere dei Jedi che assediavano Yavin, incendiò le foreste della luna. Lo spirito di Kun resistette, ma il Sith era condannato a restare intrappolato tra le mura del suo tempio, al di fuori del quale non aveva alcun potere.

Exar Kun inizia il suo rituale su Yavin

Nell’11 ABY il Tempio Massassi divenne la sede della nuova Accademia Jedi di Luke Skywalker. La presenza dei nuovi apprendisti risvcegliò lo spirito di Exar Kun, che decise di corrompere uno di loro, Gantoris, che costruirì una sua spada laser per sfidare Luke. Kun volle tentare poi di far cedere anche quest’ultimo. L’apprendista Jedi cercò di svincolarsi dallo spettro, ma venne annientato. Successivamente Kun entrò nella mente di Luke, separandola dal suo corpo e i due spiriti si confrontarono a lungo. Il Sith corruppe un altro allievo, Kyp Durron, e tentò di dilaniare il corpo inerte di Luke per distruggerlo definitivamente. A questo punto, gli apprendisti dell’Accademia unirono le forze e opposero a Kun l’energia del Lato Chiaro, dissolvendo una volta per tutte lo spirito del Sith.

Trasferimento dell’essenza di Darth Bane

Si accennava sopra al fatto che Darth Bane, fondatore della Regola dei Due, volle apprendere il trasferimento dell’essenza da Darth Andeddu. Era infatti preoccupato del futuro dei Sith. Sapendo che ovviamente non sarebbe mai vissuto fino al giorno decisivo, intendeva sfuggire alla morte per assicurarsi che la vendetta sui Jedi si compisse. Forzando le resistenze dell’Holocron che conteneva lo spirito di Andeddu, Bane ne acquisì il sapere. Smarrito l’artefatto in uno scontro, giorni dopo Bane combattè all’ultimo sangue contro la sua apprendista Darth Zannah, come previsto dalla Regola dei Due. Tentò di trasferire il proprio spirito nel corpo di Zannah, ma fallì. Alla fine della battaglia, si ergeva la figura della giovane Sith. Il corpo e lo spirito di Bane erano stati distrutti. Darth Zannah reclamò il titolo di Signore dei Sith e continuò nel piano del suo Maestro.

Se analizziamo i passi finali del romanzo Darth Bane: La Dinastia Del Male, l’esito del duello lascia qualche spazio alla speculazione. Viene detto che Zannah “continuava ad aprire e chiudere le dita della mano sinistra”, un tic che Bane ha avuto nell’intero corso del libro. Quindi potrebbe darsi che sia stato quest’ultimo a uscire vittorioso e che ora viva nel corpo della sua apprendista. Il libro è volutamente enigmatico. Se però si considera che Darth Zannah afferma decisamente di essere se stessa, e che in futuro (se pensiamo all’epoca di Darth Tenebrous e Darth Plagueis) Bane è certamente morto, possiamo concludere con una certa convinzione che sia stata davvero Zannah a trionfare. Infatti, se veramente Bane padroneggiava il trasferimento dell’essenza, perchè non ha continuato a servirsene per vivere in eterno? E’ persino possibile che, durante lo scontro, Bane si sia reso conto dell’autentico potere di Zannah (su cui prima nutriva seri dubbi) e che abbia ceduto per lasciare che lei assumesse sulle proprie spalle il lascito dei Sith. L’accenno al tic della mano è probabilmente solo un modo per instillare il dubbio nel lettore.

La visione di Yoda

Sebbene qusto fatto si trovi nella serie The Clone Wars (canonica) è doveroso parlarne, data la sua emblematicità. Durante le Guerre dei Cloni, Yoda viaggiò fino a Moraband (nome canonico di Korriban) guidato dalle Sacerdotesse della Forza . Qui si imbattè in una visione di Darth Bane, il Sith che anche nel Nuovo Canone ha creato la Regola dei Due. L’apparizione tentò di convincere Yoda di essere l’essenza del Siith, ancora viva e potente. Ma Yoda dissolse lo spettro, rifiutando le sue parole e affermando che egli ormai era morto. Il fantomatico Bane si rivelò in seguito solo un’illusione creata dalle sacerdotesse della Forza per testare la forza di volontà di Yoda.

Darth Bane The Clone Wars

L’apparizione di Darth Bane a Yoda

Darth Momin

Nella serie a fumetti canonica Darth Vader: Dark Lord of the Sith, abbiamo avuto modo di conoscere Darth Momin, la cui maschera ci era stata presentata precedentemente nell’ottima miniserie Lando. Nell’ultimo arco narrativo di Darth Vader, ancora inedito in Italia, Vader deve costruire il suo castello su Mustafar: Palpatine gli affida, da portare con sé, la maschera ritrovata negli archivi del tempio Jedi. Ben presto si scoprirà che la maschera contiene lo spirito di Momin, infuso al momento della sua morte durante l’esplosione della superarma che aveva creato.

sith immortali momin 1

Darth Momin attiva la sua superarma prima che diventi instabile e muoia.

Lo spirito di Momin è in grado di possedere dei corpi fisici, facendo indossare loro la maschera, ma il suo ritorno tra i viventi non finisce qui!

Spoiler su Darth Vader: Dark Lord of the Sith

Quando finalmente Momin riesce a costruire la versione finale della fortezza su Mustafar, Vader è costretto ad allontanarsi dalla camera di concentrazione alla sua base, per contrastare l’attacco degli indigeni. Momin quindi ne approfitta, aprendo lui stesso le porte verso il Lato Oscuro, dove trova il suo corpo originale ad attenderlo. Passandogli la maschera, si ricongiunge ad esso tornando pienamente in vita.

sith immortali momin 2

[riduci]

I cloni di Palpatine

Non poteva mancare l’Imperatore, dato il suo ritorno preannunciato nel recente trailer. Sette anni dopo la battaglia di Endor, le forze imperiali ripresero l’iniziativa nella guerra partendo da Byss, pianeta nel Nucleo Profondo. Alla guida dell’Impero c’era un risorto Imperatore Palpatine, la cui essenza era stata trasferita in un corpo clonato. Il redivivo Palpatine attirò Luke Skywalker al Lato Oscuro e scatenò contro la Nuova Repubblica armi terribili come i Devastatori di mondi e il Cannone Galattico. Cercò anche di impadronirsi di Leila e dei figli che questa portava in grembo. Luke, tornato alla luce, e gli altri prevalsero, ma Palpatine ritornò ancora trasferendosi in altri cloni. I suoi corpi ospiti, non essendo come quello autentico del Signore dei Sith, erano più deboli e incapaci di reggere il suo potere oscuro. Essi quindi si deterioravano molto rapidamente. Per questo Palpatine si serviva di un impianto di clonazione nella sua fortezza su Byss: tale struttutra fu l’obiettivo finale di Luke. L’oramai Maestro Jedi sconfisse in battaglia tutti i restanti cloni. La presenza maligna dell’Imperatore fu spazzata via una volta per tutte.

 

Cover di Dark Empire 2, dove viene alla luce l’impianto di clonazione di Palpatine

Credeteci, ci sarebbe ancora moltissimo da dire in merito. Consapevoli di non poter riportare nel dettaglio tutti i numerosissimi casi, speriamo di avervi fornito un quadro abbastanza completo e che questo articolo vi ispiri ad approfondire la questione.

“La pace è una menzogna. C’è solo la passione. Attraverso la passione, acquisto forza. Attraverso la forza, guadagno potere. Attraverso il potere, ottengo la vittoria. Attraverso la vittoria, spezzo le mie catene. La Forza mi renderà libero”  – Il Codice dei Sith

Cosa ne pensate di queste vicende? Avete altri particolari importanti da aggiungere?O teorie su come Palpatine tornerà in episodio IX? Fatecelo sapere nei commenti e condividete questo articolo con i vostri amici! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale: https://t.me/swlibricomics

Fonti:

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Nato nel 1999, studio scienze filosofiche all'Università di Bologna. Sono un attore amatoriale e un lettore vorace, che spazia dai classici al romanzo storico, alla sociologia. Divenni un fervente appassionato di Star Wars all'età di quattro anni, quando vidi per la prima volta "La minaccia fantasma". Ho iniziato ad addentrarmi nei libri e fumetti dell'Universo Espanso nel 2012. Adesso collaboro con Star Wars Libri & Comics per poter condividere il mio amore per la saga e aiutare altri fan ad apprezzare appieno il fascino di questa galassia

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