Legacy of the Force 2 di 9
Continua con Bloodlines (da non confondere con Bloodline, il romanzo canonico incentrato su Leia) il viaggio all’interno della serie Legends intitolata Legacy of the Force. In questo capitolo la tensione tra Alleanza Galattica e Corellia giunge al punto di non ritorno, mentre Boba Fett affronta un’ultima missione, la quale andrà a scavare profondamente nel suo passato.
Dopo l’inizio caratterizzato da diversi alti e bassi di Betrayal, subentra al posto di Aaron Allston la scrittrice Karen Traviss, già autrice della serie Republic Commando e dell’adattamento romanzato del film animato The Clone Wars, editi in Italia rispettivamente da Multiplayer Edizioni e Piemme.
Bloodlines è disponibile solamente in Inglese, tuttavia lo stile adottato dall’autrice non si presenta come particolarmente ostico, permettendo la lettura anche se in possesso di conoscenze di tipo intermedio.
- Titolo: Star Wars: Legacy of the Force – Bloodlines
- Data di uscita: 29 agosto 2006
- Autore: Karen Traviss
- Edito da: Del Rey
- Edizione: Copertina flessibile, 380 pagine
- Prezzo: 7,82 € (acquista QUI)
“It’s an embarrassment for the Jedi Order to see the son and nephew of the Grand Master kicking down doors with the boys in black!”
– Kyle Katarn
Sinossi
Dopo diverse decadi di pericoli e scampate dipartite nel ruolo di cacciatore di taglie, Boba Fett scopre che -paradossalmente- potrebbero essere proprio le sue origini come clone il motivo della sua imminente, possibile morte.
Nel 39 ABY, dieci anni dopo la fine della guerra contro i Vong, all’uomo in armatura mandaloriana viene diagnosticato un rapido degradamento genico dovuto al suo essere clone, oltre che allo stress al quale ha sottoposto il proprio fisico in oltre mezzo secolo di attività: al massimo gli resta un anno di vita.
Deciso a non rassegnarsi, Fett inizia a ricercare indizi su scienziati e segreti biomedici che potrebbero rallentare il decadimento del proprio organismo.
Frattanto, le tensioni tra Alleanza Galattica e il sistema di Corellia hanno superato il punto di non ritorno. Coruscant appare sempre più irrequieta, mentre il pianeta natale di Han Solo raccoglie il supporto incondizionato di diversi sistemi indipendentisti, convinti che il governo centrale si sia spinto troppo oltre.
Dinanzi all’inesorabile e continuo peggioramento della situazione, Jacen risulta sempre più saldo nella sua convinzione che serva una maggior risoluzione per mantenere l’ordine nella capitale galattica; non tutti sono però della medesima opinione, primo tra tutti il Capo di Stato Cal Omas, turbato dalla possibilità di essere identificato come il nuovo Imperatore.
Deciso a non perdere ulteriore tempo, Jacen stringe un’alleanza con l’ambizioso Ammiraglio Cha Niathal, una Mon Cala intenzionata a forzare la mano all’attuale Capo di Stato modificandone l’agenda politica, dimodoché la carica di leader dell’Alleanza Galattica possa un giorno spettare a lei.
Han e Leia intanto continuano le loro operazioni su Corellia, agendo in incognito, determinati a ridimensionare le possibili conseguenze delle azioni più audaci portate a termine dall’Alleanza Galattica.
Nonostante i ripetuti sforzi, il governatore del sistema Thrackan Sal-Solo (cugino di Han) persiste nell’identificare i coniugi Solo come agenti del nemico. Tutt’altro che un politico guidato da ideali, Sal-Solo intravede nell’incombente conflitto un’opportunità per aggiudicarsi ancora più potere e influenza, elementi a lui necessari per procedere ancora più speditamente alla riattivazione della colossale Stazione Centerpoint.
Determinato a privarsi definitivamente del fastidio arrecatogli dal cugino, consorte e figli, Thrackan assolda mercenari e cacciatori di taglie affinché li uccidano dietro compenso.
Tra le figure che rispondono alla chiamata del leader corelliano si annovera anche l’umana Ailyn Habuur: il nome fasullo nasconde l’identità di Ailyn Vel, che altri non è che la figlia di Boba Fett.

Boba Fett e Sintas Vel, con la figlioletta Aylin. Vignetta proveniente dal fumetto Boba Fett – Legami di Sangue. In Bloodlines il fato di Sintas è sconosciuto.
Goran Beviin, uno dei consiglieri Mandaloriani più fidati di Fett (che ha assunto il ruolo di Mandalore prima dello scoppio della guerra contro gli Yuuzhan Vong), ottiene l’informazione che Ailyn Vel ha deciso di partecipare alla caccia ai Solo.
Consapevole che il suo tempo è ormai agli sgoccioli e deciso a fare ammenda per la sua assenza lunga oltre cinquant’anni, il cacciatore di taglie più temuto della galassia decide di trovare la figlia dalla quale si è tenuto sempre a distanza.
Prima della partenza egli però viene trovato da una giovane cacciatrice di taglie Mandaloriana di nome Mirta Gev, la quale dimostra di essere in possesso di preziose informazioni che potrebbero condurre direttamente ad Ailyn.
Deciso a tutti i costi a ritrovare la propria erede, la prima tappa del viaggio a bordo della Slave I porta i due mercenari sul pianeta Vohai, dove Fett riesce a scovare la Kaminoana Taun We, che lo informa dell’esistenza di un clone per il quale è stato possibile arrestare il decadimento cellulare tipico di tali individui.
Su Coruscant, Luke Skywalker è sempre più turbato dal pantano politico nel quale l’Alleanza Galattica è rimasta invischiata.
In aggiunta, il Gran Maestro dell’Ordine è ancora tormentato da visioni riguardanti una misteriosa figura, la cui ombra incombe sulla galassia intera. Avvertendo una sempre maggiore oscurità concentrarsi sul pianeta, Luke cerca di identificarne chiaramente la sorgente, senza però riuscire nell’intento.
Le riserve che Luke ha sul rapporto maestro-apprendista tra il figlio Ben e il nipote Jacen si acuiscono di giorno in giorno; la moglie Mara Jade, d’altro canto, è convinta che il figlio di Han e Leia eserciti una influenza positiva sul giovane ragazzo, spronandolo a essere un Jedi a tutto tondo.
Grazie ai suoi successi, Jacen ottiene sempre più prestigio e stima da parte di politici e ufficiali dell’Allleanza Galattica.
Viene pertanto offerto lui il comando della GAG, la Guardia dell’Alleanza Galattica, una forza di polizia segreta designata per garantire la sicurezza nello sterminato mondo-capitale.
Una tale novità costringe il Comandante Supremo Pellaeon a fare un passo indietro, rinunciando alla sua carica a causa delle divergenze con l’attuale condotta tenuta dal governo centrale. Al suo posto viene nominato proprio l’Ammiraglio Niathal, amplificando così l’influenza di Jacen sull’apparato militare.
Il Cavaliere Jedi si trova in una posizione precaria (molti ormai lo paragonano a Darth Vader), ma le sue azioni vengono sostenute dalla maggior parte della popolazione.
Jacen si convince sempre più che il Lato Oscuro non sia necessariamente un male, se nelle mani del giusto individuo, in quanto il suddetto rappresenta uno strumento sul quale fare leva al fine di garantire ordine e sicurezza, lontani rimandi a quelli che una volta erano stati gli insegnamenti di Vergere.
Per rassicurare sé stesso del giusto operato, egli utilizza una particolare tecnica della Forza, il flow-walk, in grado di piegare il tempo alla sua volontà, permettendogli di assistere in prima persona a eventi passati.
Grazie a questa abilità, Jacen assiste alle azioni compiute dal suo antenato Anakin durante l’ascesa dell’Impero. Essendo testimone dell’attacco al Tempio Jedi durante l’Ordine 66, il Jedi comprende come suo nonno fosse semplicemente senza una guida: senza le appropriate conoscenze, Darth Vader non era forte abbastanza potente da resistere al potere distruttivo del Lato Oscuro.
L’aver visto e giudicato di propria mano gli eventi di sessant’anni prima convincono Jacen del fatto che non compirà i medesimi errori di Anakin Skywalker, e che agirà solamente per il bene della galassia.
Con rinnovata fiducia nel suo operato, riesce a spronare le ambizioni di Niathal, che -tramite alcune specifiche manovre legate al blocco planetario- riesce a portare le tensioni tra i due schieramenti oltre il livello di soglia: Corellia e l’Alleanza Galattica sono apertamente in guerra.
Convinto che il giovane Ben possa rappresentare un’enorme risorsa in futuro, Jacen permette al suo apprendista di prendere parte alle operazioni condotte dalla GAG.
Uno dei primi ordini emanati dal comandante Jedi è quello di catturare e internare tutti i Corelliani presenti su Coruscant, affinché vengano preventivamente sventati tutti i tentativi di attacchi terroristici che hanno minacciato la situazione di pace presente nella capitale.
Durante una delle azioni di rastrellamento, la Guardia, grazie anche all’intervento dei due Jedi, riesce a porre in stato di fermo Ailyn Vel stessa.
Jacen, consapevole che alcuni mercenari sono stati incaricati di eliminare la sua famiglia, interroga con brutali tecniche della Forza la donna, uccidendola nel processo. Ben, che ha testimoniato a parte della sessione, risulta traumatizzato nel vedere il cugino operare in una simile maniera, guidato da emozioni indubbiamente oscure.
Su Corellia Dur Gejjen, un rivale politico di Thrackan Sal-Solo, vuole che il pericoloso leader venga eliminato, proponendo a Han di portare a termine il compito assassinandolo.
Fett intanto raggiunge il corelliano, sapendo che la figlia è sulle sue tracce; la sua intenzione è quella di usarlo come esca per attirare allo scoperto Ailyn. In cambio, lui ucciderà Thrackan.
Vestendo un’armatura mandaloriana, Han si unisce a Fett e Mirta Gev in una missione di infiltrazione nel palazzo presidenziale. Una volta giunti dinanzi all’obiettivo però è Mirta a sparare i colpi fatali, cogliendo alla sprovvista i due uomini con lei.
Assassinato a sangue freddo il leader di un sistema sovrano, i tre devono battere in ritirata e, grazie all’aiuto di Leia, trovano rifugio nell’anonimo appartamento dei coniugi Solo.
Qui Han si trova costretto a mantenere la promessa: contattando Jacen tramite il potere della Forza, Leia chiede al figlio di liberare la prigioniera che in realtà è appunto Ailyn Vel. Con sua grande sorpresa, la Jedi scopre che la cacciatrice di taglie è morta durante la detenzione (senza però venire a conoscenza del come) e comunica a Fett la triste notizia.
Il marito di Leia riesce a organizzare la consegna del corpo a Fett grazie a Jacen, che riporta il Falcon nelle mani del padre. Durante lo scambio, Han disconosce il figlio, sapendo che la colpa della morte della donna è sua.
All’atto dell’identificazione del cadavere però un’altra sorpresa coglie impreparato Boba Fett: Mirta è in realtà la figlia di Ailyn, rendendola quindi sua diretta nipote.
In aggiunta, il clone in armatura mandaloriana viene a sapere da Beviin che è stato proprio Jacen Solo il responsabile della morte della sua erede. Consapevole che Ailyn era ben conscia dei rischi della sua missione e sapendo come l’operato di Jacen stesso stia logorando dall’interno i legami nella famiglia Solo, Fett decide di non cercare vendetta.
Il vedere disintegrarsi i Solo sarà per lui una retribuzione più che sufficiente.
La situazione di guerra aperta precipita con il passare delle ore. Durante una provocazione compiuta nei confronti dei Corelliani e dei loro alleati, Jaina disobbedisce all’ordine diretto del fratello di abbattere un caccia in ritirata; come conseguenza per la sua insubordinazione, la Jedi viene sospesa dall’incarico di pilota.
Tali azioni hanno la sola conseguenza di isolare sempre più Jacen dal resto dei suoi congiunti.
Chiedendo consiglio a Lumiya, la sua guida attraverso le vie dei Sith, il Cavaliere Jedi scopre che le sue sofferenze sono solamente all’inizio e che l’attuale fardello rappresenta una parte di quello che dovrà sopportare negli eventi a venire.
E proprio il voltare le spalle alle persone amate rappresenta un tassello fondamentale del suo percorso, un percorso nel quale verrà richiesto un sacrificio.
Turbato da questa rivelazione, Jacen teme che questo tributo possa un giorno richiedere le vite di Tenel Ka e della figlia, Allana.

Al comando di Jacen Solo, in Bloodlines la neoformata Guardia dell’Alleanza Galattica compie rastrellamenti in tutta Coruscant alla ricerca di terroristi e dissidenti. Illustrazione per il The Essential Guide to Warfare, a opera di Chris Scalf.
Cosa mi è piaciuto
Visioni del passato
All’interno di Bloodlines viene mostrato un nuovo potere appeso da Jacen nel corso dei cinque anni (dal 30 al 35 ABY) nei quali ha vagato in lungo e in largo nella galassia, apprendendo tecniche tipiche di diversi culti della Forza esterni ai Jedi.
Fa quindi la sua comparsa il time-flow, un’abilità che permette di assistere in prima persona a eventi passati (e non solo) avvenuti nel luogo in cui ci si trova. Grazie a questo espediente, Jacen è in grado di osservare -e giudicare in maniera distaccata- quello che fu l’operato del nonno Anakin quasi sessanta anni prima al termine delle Guerre dei Cloni.
Verranno pertanto rivissute alcune celebri scene viste sul grande schermo nel corso de La Minaccia Fantasma e La Vendetta dei Sith, tra le quali l’attacco al Tempio Jedi in seguito all’emanazione dell’Ordine 66.
Grazie a queste esperienze dirette, la convinzione di Jacen di stare operando nel giusto si rafforza ulteriormente, mentre comprende come le conoscenze di Anakin Skywalker fossero largamente incomplete, anche a causa della mancanza di guide nella sua vita e del fatto che il suo passaggio al Lato Oscuro sia stata la conseguenza di una scelta terribilmente egoistica. Il riferimento è ovviamente alla ricerca della possibilità di salvare l’amata Padmé dalla morte, come ben narrato nell’adattamento romanzato di Episodio III o nella miniserie Dart Fener e lo Squadrone Perduto.
L’abilità del time-flow è stata utilizzata da Jacen per la prima volta nella Trilogia Dark Nest con effetto inverso -ovvero rivolta al futuro- avvisando preventivamente la madre di dove avrebbe potuto trovare lui.
L’ultimo incarico di Boba Fett
Come intuibile grazie all’esplicita copertina, il romanzo Bloodlines ruota in buona parte attorno alla figura del celebre cacciatore di taglie.
Karen Traviss, probabilmente l’autrice che ha contribuito maggiormente a plasmare la cultura mandaloriana pre-The Clone Wars grazie soprattutto alla tetralogia Republic Commando, getta nel corso della vicenda parecchia luce sul passato del personaggio, rivelandone anche il lato più intimo.
Dopo una vita di difficoltà e pericoli mortali (qui il nostro approfondimento sulla fuga dal Sarlacc nelle timeline Legends e Canon), Fett capisce che il tempo rimastogli è ormai poco e pertanto cerca di riunirsi un’ultima volta con la figlia Aylin.
Nel corso di questa ricerca molteplici saranno i collegamenti con la Trilogia Prequel, primo tra tutti la comparsa di Taun We, la kaminoana che accoglie Obi-Wan al suo arrivo sul piovoso pianeta in Episodio II.
La sottotrama, che inevitabilmente nel finale andrà a intrecciarsi con la storia principale e gli eroi classici, risulta ben ritmata e tutto sommato davvero interessante perché viene rappresentata come una grande corsa contro il tempo per Fett stesso.
Al suo fianco la giovane cacciatrice di taglie Mirta Gev, la quale sembra sapere molto sul suo conto e inspiegabilmente riesce a renderlo più loquace di quanto sia mai stato (elemento che, nonostante tutto, stona con l’immaginario creatosi riferito allo specifico personaggio).
Scoperta la possibilità di rallentare il proprio decadimento cellulare, infine, il clone scoprirà un’ultima, amara verità su sua figlia: una rivelazione che potrebbe porlo nuovamente contro la famiglia solo dopo oltre trent’anni.
Saranno dunque proprio i legami di sangue (“bloodlines”, appunto) al centro della sua travagliata vicenda; non solo concentrati sulla propria eredità, ma anche con uno sguardo rivolto al passato, a quello che per lui è stata l’unico, vero punto di riferimento, ovvero il padre Jango.
“Why do you still do this, Fett?”
“Because people still ask me.”
– Boba Fett, a seguito dell’ennesimo contratto portato a termine

In Bloodlines riappare Ailyn Vel, figlia di Boba Fett e Sintas Vel, così come rappresentata per il The Complete Star Wars Encyclopedia.
Inasprimento delle posizioni
Essendo il proseguimento di Betrayal, Bloodlines riprende la vicenda dove si era interrotta: con la tensione tra l’Alleanza Galattica e Corellia ormai oltre la soglia di guardia.
L’apparente immobilismo del nuovo Consiglio Jedi, reminiscente di quanto avvenuto ai tempi della Repubblica, rischia di spezzare nuovamente l’Ordine. Se da un lato Jacen agisce più come un soldato che come Cavaliere Jedi, dall’altro l’opinione pubblica è dalla parte del giovane uomo, rendendo inopportuno per il Consiglio dimostrarsi apertamente in contrasto con una figura tanto popolare.
Luke, percependo la discesa nell’oscurità da parte del nipote e la ricomparsa di Lumiya, teme sempre più i poteri di Jacen, apertamente intenzionato a sondare il futuro e agire su di esso, contrariamente a quanto insegnato lui da Yoda su Dagobah.
Il timore si estende però anche all’influenza esercitata sugli individui attorno al nuovo volto militare dell’Alleanza Galattica, in particolare nei riguardi del figlio Ben, che è informalmente il suo Padawan.
Proprio il figlio di Luke e Mara Jade è al centro di un importante processo di maturazione presente tra le pagine di Bloodlines: il ragazzo infatti assiste ad alcuni eventi e situazioni che iniziano a insinuare dei dubbi nella sua mente sulla condotta del cugino e dell’operato Jedi nella crisi corelliana in atto.
La spaccatura che Jacen va creando tra lui e i Jedi risulta quindi sempre più evidente e caratterizzata da un senso di ineluttabilità, rendendola solamente una questione di tempo.

L’Ammiraglio Cia Nathal assume un ruolo di primaria importanza negli eventi di Bloodlines. Illustrazione di Chris Trevas per il The Essential Atlas.
Cosa non mi è piaciuto
La resa di alcuni personaggi
Il maggiore problema di Bloodlines riguarda quello che è il modo di agire di alcuni degli storici personaggi principali.
Si è già parlato precedentemente di Boba Fett e di come la pubblicazione permetta di osservare il cacciatore di taglie sotto una luce nuova, tuttavia l’ammorbidimento dovuto all’età e alla necessità di ricongiungersi con la figlia non giustifica una loquacità davvero fuori scala per l’individuo.
Anche la scelta di ignorare a più riprese, evitando di menzionarla, la Trilogia Bounty Hunter Wars (The Mandalorian Armor, Slave Ship e Hard Merchandise) scritta da Kevin W. Jeter a fine Anni Novanta risulta davvero incomprensibile in alcuni frangenti.
Sebbene per quanto concerne Fett gli elementi sopra indicati possano essere in una certa misura considerati di secondaria importanza, lo stesso non può essere detto per il trattamento riservato ad Han, che compie un’azione assolutamente al di fuori del suo personaggio costruito in innumerevoli romanzi e fumetti dell’Universo Espanso.
Come indicato nella sinossi, il cugino Thrackan Sal-Solo, governatore di Corellia, nel corso di Bloodlines pone una taglia sulla famiglia Solo.
Indicibile fonte di guai dai tempi della Trilogia Corelliana e del The New Jedi Order, il viscido individuo è sempre stato rappresentato come uno spietato e amorale politico, interessato solamente al proprio tornaconto.
Risulta dunque palese come Thrackan abbia avuto una connotazione sempre da antagonista, non mostrando mai una possibilità di redenzione.
Nel finale del romanzo, però, l’autrice decide di far prendere in mano la situazione ad Han stesso: egli infatti ordisce un piano per assassinare il cugino.
Ed è proprio questo l’elemento che non riesce a convincere il lettore, causandogli quasi una situazione di disagio durante la lettura. Han Solo non è un tipo da ponderare un omicidio a sangue freddo.

Nella versione originale Han Solo fredda Greedo nella Taverna di Mos Eisley… ma bisogna prestare attenzione alle motivazioni.
Una delle motivazioni che potrebbero essere adottare per controbattere alla tesi riguarda la celebre sparatoria contro Greedo in Episodio IV, poco dopo aver incontrato Luke e Ben Kenobi. In quel caso il proprietario del Falcon agisce per autodifesa dettata da una situazione di incombente pericolo; manca quindi qualsiasi premeditazione, essendo un’azione intrapresa per necessità.
Va inoltre ricordato che, alla data di uscita del libro nel 2006, la versione canonica di Una Nuova Speranza era quella in cui la canaglia non spara per prima (la tanto discussa Special Edition del 1997), risulta praticamente impossibile per un lettore dell’Universo Espanso accettare una simile trasposizione.
Il frangente più imbarazzante però si ha dopo che Mirta ha preso in pugno la situazione, freddando il leader corelliano. Nonostante sia già morto, Han decide comunque di sparare dei colpi al cadavere: decisamente troppo per un eroe.
Ci sono decenni in-universe di maturazione del personaggio, narrati da dozzine di opere, che indicano come il personaggio di Harrison Ford presenti una maturazione e una personalità incompatibile con quella di un comune cacciatore di taglie.
Anakin had been driven to the Dark Side by agonized love. The revelation stunned Jacen because it was so narrow and so…selfish. Relief flooded him.
This is different. That isn’t what I feel, or what’s driving me.
– Jacen Solo riflette sul passaggio al Lato Oscuro del nonno

Han, Boba Fett e Mirta Gev riescono finalmente a trovarsi faccia a faccia con Thrackan Sal-Solo nel finale di Bloodlines. Matite di Joe Corroney per il The Essential Reader’s Companion.
Commento finale
Bloodlines rappresenta una degna continuazione delle premesse presentate nel primo volume della serie Legacy of the Force.
Mentre la situazione tra i due schieramenti (Corellia e l’Alleanza Galattica) precipita inesorabilmente e i due schieramenti si arroccano nelle reciproche posizioni, Jacen si convince sempre più della rettitudine del suo operato.
Lo spazio maggiore viene però riservato a Boba Fett che, dopo una vita di pericoli, si scopre costretto a rivalutare le sue priorità, imbarcandosi in una missione che unirà simbolicamente il suo passato e futuro.
L’autrice Karen Traviss propone una storia decisamente interessante, caratterizzata da un ritmo senza cali e ben equilibrata tra le due vicende parallele principali. Dal punto di vista degli elementi negativi si segnalano alcune scelte narrative fortemente discutibili per quanto riguarda l’operato di alcuni storici personaggi.
L’edizione di Bloodlines recensita è in formato mass-market paperback (copertina flessibile tascabile) classico, senza difetti di sorta e caratterizzato da dimensioni, peso e costo contenuti.
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Opere precedenti:
– Betrayal.