[Recensione] L’Alta Repubblica – La Stella Caduta

Summary
Claudia Gray porta a casa un buon romanzo con L'Alta Repubblica - La Stella Caduta, ma che forse non è il miglior romanzo per concludere questa Fase I del progetto crossmediale Alta Repubblica. Nonostante l'ottimo ritmo, la scrittura pulita e scorrevole e la miglior introspezione sui Jedi e su tutti i protagonisti del romanzo, l'opera è un po' limitata dai suoi stessi punti di forza. Tutta la vicenda è ambientata su Faro Starlight, aspetto necessario in quanto ci troviamo di fronte ad una disaster story in cui sappiamo già come andrà a finire, ma dobbiamo vedere i protagonisti cercare di salvare il salvabile, ma questo fatto tarpa le ali al romanzo, che non trasmette nessuna sensazione di esplorazione e grandezza. Allo stesso tempo, la stupenda introspezione non permette mai al lettore di assumere un punto di vista esterno alle vicende, e di cogliere la maestosità dell'evento fuori dalla testa di qualche personaggio: di conseguenza anche la parte action del romanzo non viene assimilata correttamente e il pathos trasmesso è poco se non nella morte finale. Limitato è anche il ruolo dell'antagonista Marchion Ro che, paradossalmente, è quello a cui viene dedicata meno introspezione di tutti e visto quasi solamente dall'esterno. Luci e ombre quindi per La Stella Caduta che chiude bene i romanzi della Fase I ma senza eccellere, e che probabilmente sarebbe stato un miglior romanzo di mezzo, più che un finale. Risulta chiaro che la vera e propria conclusione della Fase I non sia quindi in questo romanzo ma nelle prossime opere che dovranno uscire, in particolare i fumetti di Cavan Scott e Charles Soule. La Stella Caduta è anche il romanzo adult più "difficile" da leggere senza aver letto tutti o quasi le altre opere della Fase I, e non solo i romanzi adult.  
Good
  • Ritmo incalzante, scrittura scorrevole
  • Il miglior approfondimento psicologico sui Jedi
  • Spazi limitati in una vicenda alla "Titanic"
Bad
  • Manca di grandezza, di esplorazione
  • Poca azione e troppo filtrata dai punti di vista
  • Marchion Ro quasi assente
8.3
Buono
Storia - 7
Scrittura - 9
Edizione - 9
Sensazioni - 8

Con L’Alta Repubblica – La Stella Caduta ha inizio la fine della Fase I dell’epico progetto crossmediale ambientato 200 anni prima de La Minaccia Fantasma. L’epoca d’oro della Repubblica e degli Jedi è, mai come prima, minacciata dai piani dei Nihil e del loro leader, Marchion Ro, che punta dritto al simbolo di questo momento di splendore, il Faro Starlight.

Claudia Gray, con La Stella Caduta, aveva il compito di raccogliere il testimone di tutte le opere uscite fino ad adesso, in particolare gli altri romanzi adult cioè La Luce dei JediSi alza la tempesta, e portare a compimento la Fase I de L’Alta Repubblica, cercando di soddisfare tutte le aspettative dei fan. Ci sarà riuscita? Scopritelo nella nostra recensione senza spoiler.

Come sempre un ringraziamento a Del Rey e Disney Publishing per averci fornito in anteprima la nostra copia per la recensione, vi ricordiamo che il romanzo canonico è uscito in Italia a maggio 2022 edito da Panini Comics.

  • Titolo: Star Wars: L’Alta Repubblica – La Stella Caduta
  • Autore: Claudia Gray
  • Data di uscita (ITA): 19 maggio 2022
  • Edizione: Copertina rigida/eBook, 368 pagine
  • Prezzo: 24.00€/13.99€ su AMAZON

L’Alta Repubblica – La Stella Caduta: sinossi

Ripetutamente, i feroci predoni noti come Nihil hanno cercato di fermare l’età d’oro dell’Alta Repubblica. Ripetutamente, l’Alta Repubblica ne è emersa stanca e malandata, ma vittoriosa grazie ai suoi protettori Jedi. E non c’è monumento più grande alla loro causa che il Faro Starlight.

Costellando l’Orlo Esterno come un gioiello, il Faro rappresenta l’Alta Repubblica al culmine delle sue aspirazioni: un centro di cultura e conoscenza, una fiamma luminosa contro la più sconosciuta oscurità, una mano tesa per accogliere le zone più lontane della Galassia. Mentre sopravvissuti e rifugiati scappano dagli attacchi dei Nihil, il Faro e la sua squadra si preparano a offrire rifugio e guarigioni.

I grandi Cavalieri e Padawan dell’Ordine Jedi lì di stanza hanno finalmente la possibilità di riprendersi dal dolore delle loro ferite e dalle pene dei loro lutti. Ma la tempesta che pensavano essere passata infuria ancora, e loro sono semplicemente nell’occhio del ciclone. Marchion Ro, vero orchestratore dei Nihil, si prepara al suo più audace attacco fino ad adesso, pensato per spegnere completamente la luce dei Jedi.

Cosa mi è piaciuto

Ritmo incalzante e sempre altissimo

Ho letto La Stella Caduta in meno di 24 ore. Credo sia abbastanza chiaro quindi come Gray sia riuscita a scrivere un romanzo da cui è molto difficile staccarsi. Il ritmo della narrazione è sempre alto, la lunghezza dei capitoli ben dosata e anche gli avvenimenti all’interno della trama ti costringono ad andare avanti, pagina dopo pagina, per vedere cosa succederà. 

Certo, l’effetto che si viene creare alla fine di quasi ogni capitolo è un po’ quello del “Oh no, che succede adesso?!“. E anche se sappiamo – grazie al marketing e alle illustrazioni – dove andremo a parare, la curiosità di sapere come ci arriveremo è tale da farci continuare a cavalcare questo ritmo perfettamente gestito. Il romanzo non ha mai punti morti, di stanca… non tira mai il freno a mano: va dritto per la sua traiettoria, senza niente che possa fermarlo, un po’ come il Faro Starlight stesso. 

A contribuire al ritmo c’è ovviamente la ottima scrittura di Gray, pulita e scorrevole, ricca di dettagli quando c’è bisogno, con qualche guizzo letterario in più su alcuni vocaboli non di uso comune: sempre apprezzata.

the high republic midnight horizon

La copertina esclusiva per il Bundle Out Of Print di The Fallen Star.

Il miglior approfondimento sulla psiche dei Jedi

Che Claudia Gray fosse una maestra nell’approfondire i personaggi della Galassia lontana lontana e nella loro introspezione lo sapevamo già, lo aveva dimostrato con tutti i suoi precedenti lavori, sia quelli meglio riusciti, come Lost StarsBloodline, che quelli un po’ più deboli a livello di trama come Maestro e Apprendista. Con La Stella Caduta ci viene però consegnato il miglior approfondimento psicologico sui protagonisti dell’Alta Repubblica. Paure, speranze, fragilità o certezze… ogni avvenimento del romanzo è filtrato dai punti di vista dei personaggi, che quindi conosciamo ancora più nel profondo. 

Da Elzar Mann alle prese con il suo volontario allontanamento dalla Forza al ragazzo d’oro Stellan Gios, imprigionato nel suo stesso ruolo, da Orla Jareni che continua a cercare la via a Bell Zettifar e il suo lutto per Loden Greatstorm. In questo romanzo ognuno dei protagonisti si apre al lettore come mai nelle precedenti opere del progetto L’Alta Repubblica.

Spoiler sulle "paure" dei Jedi

I momenti in cui i Jedi hanno a che fare con il livellatore sono scritti in maniera fenomenale, il senso di angoscia e paura onirica che i nostri percepiscono è tangibile e suggestivo, oltre che molto vicino a quanto visto negli ultimi numeri americani della serie a fumetti Marvel L’Alta Repubblica, in cui alcuni personaggi subiscono lo stesso fato riservato a Loden Greatstorm in Si alza la tempesta.

[riduci]
the fallen star starlight beacon

Mappa schematica del Faro Starlight tratta dalla serie a fumetti IDWV The High Republic Adventures di Daniel José Older. Disegno di Harvey Tolibao.

La limitazione degli spazi

Consideate La Stella Caduta come TitanicPoseidon. Quello che deve succedere è chiaro, sapete già come andrà a finire. Quello che vedrete saranno quindi gli innumerevoli sforzi dei Jedi e di tutte le altre brave persone della Galassia per salvare il salvabile. Risulta quindi chiaro come sia necessario che il romanzo si svolga tutto sul Faro Starlight.

L’impronta della disaster story è chiara e non può che essere così, in tal senso il romanzo è riuscitissimo. Il senso di claustrofobia poi riesce ad aumentare nell’andare avanti con la storia, mentre il Faro Starlight continua a subire colpi. C’è tuttavia un però…

Cosa non mi è piaciuto

Spazi fin troppo limitati

Pur rendendomi conto della necessità che si svolga tutto, o quasi, a bordo del Faro Starlight, ho trovato questa scelta un po’ troppo esagerata per l’ultimo romanzo adult della Fase I. Abituati al senso di grandezza della Galassia dato da La Luce dei Jedi, o banalmente anche ad una situazione meno claustrofobica come quella della Fiera di Valo in Si alza la tempesta (romanzo che comunque si prendeva il suo tempo prima di “chiuderci” all’interno della Fiera), La Stella Caduta risulta decisamente sottotono rispetto ai precedenti romanzi. Manca, insomma, quella meravigliosa sensazione di esplorazione della Galassia.

Troppa poca azione, troppo poco pathos

Mentre dal lato dell’approfondimento psicologico La Stella Caduta si posiziona decisamente al primo posto, c’è da aggiungere che forse Gray si è sbilanciata troppo su questo aspetto. Pur non potendo dire che non succedano “cose”, il fatto di essere sempre dentro la testa dei personaggi limita un po’ la scala del tutto, perché il lettore non ha mai una narrazione onnisciente o comunque esterna di cosa sta succedendo. L’azione c’è, ma si vede poco, in sostanza.

Per essere il romanzo finale della Fase I mi sarei aspettato qualcosa di più grandioso, più massiccio e, anche se la grandiosità del finale è innegabile, è tutto troppo filtrato dall’introspezione dei personaggi. Allo stesso tempo, il romanzo manca di vero pathos, forse anche a causa del ritmo davvero serrato. Tutte le morti del romanzo, che non vi spoilererò, a parte quella finale, sono trattate troppo velocemente e senza una grande carica emotiva. 

Dov’è Marchion Ro?

Altra nota dolente del romanzo è la limitatissima parte dedicata a Marchion Ro. L’Occhio dei Nihil mette in moto i piani e poi si limita a osservarli in “dolce” compagnia. A parte il breve monologo finale Marchion è totalmente in secondo piano e non ci vengono fornite informazioni aggiuntive su di lui, il suo passato o il livellatore, solo qualche dettaglio sui suoi piani futuri (o meglio, gli strumenti che utilizzerà). Mi rendo conto che queste cose sono esplorate nella miniserie di Charles Soule Eye of the Storm, che sarà la vera conclusione di questa Fase, ma comunque sento che il romanzo sia stato un po’ privato di uno dei personaggi più riusciti del progetto, anche perché Marchion è quasi sempre visto da punti di vista esterni e mai esplorato nel suo monologo interiore, come avevano fatto invece Soule e Scott.

L’Alta Repubblica – La Stella Caduta: conclusioni

Claudia Gray porta a casa un buon romanzo con L’Alta Repubblica – La Stella Caduta, ma che forse non è il miglior romanzo per concludere questa Fase I del progetto crossmediale Alta Repubblica. Nonostante l’ottimo ritmo, la scrittura pulita e scorrevole e la miglior introspezione sui Jedi e su tutti i protagonisti del romanzo, l’opera è un po’ limitata dai suoi stessi punti di forza. Tutta la vicenda è ambientata su Faro Starlight, aspetto necessario in quanto ci troviamo di fronte ad una disaster story in cui sappiamo già come andrà a finire, ma dobbiamo vedere i protagonisti cercare di salvare il salvabile, ma questo fatto tarpa le ali al romanzo, che non trasmette nessuna sensazione di esplorazione e grandezza.

Allo stesso tempo, la stupenda introspezione non permette mai al lettore di assumere un punto di vista esterno alle vicende, e di cogliere la maestosità dell’evento fuori dalla testa di qualche personaggio: di conseguenza anche la parte action del romanzo non viene assimilata correttamente e il pathos trasmesso è poco se non nella morte finale. Limitato è anche il ruolo dell’antagonista Marchion Ro che, paradossalmente, è quello a cui viene dedicata meno introspezione di tutti e visto quasi solamente dall’esterno.

Luci e ombre quindi per La Stella Caduta che chiude bene i romanzi della Fase I ma senza eccellere, e che probabilmente sarebbe stato un miglior romanzo di mezzo, più che un finale. Risulta chiaro che la vera e propria conclusione della Fase I non sia quindi in questo romanzo ma nelle prossime opere che dovranno uscire, in particolare i fumetti di Cavan Scott e Charles Soule. La Stella Caduta è anche il romanzo adult più “difficile” da leggere senza aver letto tutti o quasi le altre opere della Fase I, e non solo i romanzi adult.  

Cosa ne pensate di questo romanzo: è stato secondo voi un finale degno per questa Fase I? Fatecelo sapere nei commenti! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale https://t.me/swlibricomics e la chat https://t.me/SWLibriComicsChat
Vi ricordiamo inoltre che è ora attivo il nostro store con il merchandising ufficiale Star Wars Libri & Comics.

Written by
Laureato in Bionics Engineering alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, lavoro nella progettazione di dispositivi medicali. Fan di Star Wars da quando ero piccolo, all'età di circa 11 anni scopro i fumetti di Star Wars. Dal febbraio 2015 ho lanciato Star Wars Libri & Comics, un progetto nato per condividere la mia passione per "il Lato Cartaceo della Forza" e che, nel corso degli anni, è diventato il punto di riferimento italiano per i lettori di Star Wars.

Dicci la tua!

8 2

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>