[Recensione] NJO – Force Heretic II: Refugee

Summary
Al termine della lettura bisogna constatare come Refugee purtroppo non riesca ad attestrarsi sul livello del predecessore che, seppure non brillante, era caratterizzato da diversi buoni elementi. Nonostante lo stretto legame con La Tregua di Bakura, la narrazione procede con ritmo non costante e in molteplici frangenti l'attenzione del lettore rischia di venire meno. Promosso il frangente ambientato sul pianeta natale dei Chiss, dove i Jedi trovano le informazioni per raggiungere l'obiettivo della loro ricerca. Oltre al ritmo, si rimarca come -nella maggior parte del romanzo- la sensazione sia di trovarsi dinanzi a fatti superflui e che comunque non sono in grado di catturare e coinvolgere pienamente. L'edizione recensita è la solita copertina flessibile economica e di dimensioni ridotte, senza pregi o difetti di sorta.
Good
  • Il ritorno degli Ssi-ruuk
  • La sezione su Csilla
Bad
  • Mancanza totale di ritmo
  • Eccessivamente prolisso
6.9
Sufficiente
Storia - 6.5
Scrittura - 7
Edizione - 7
Sensazioni - 7

The New Jedi Order 16 di 19

Capitolo d’intermezzo della trilogia Force Heretic, Refugee riprende le vicende avviate nel precedente Remnant, con un’avventura lontana dalla guerra contro gli invasori extragalattici Yuuzhan Vong, un conflitto ormai in corso da tre anni e diffuso nell’intera galassia conosciuta.
I Jedi -capitanati da Luke e Mara Jade- si avventurano nelle profondità delle Regioni Ignote in aperto territorio Chiss, mentre Leia e Han devono fare i conti con una Tahiri sempre più instabile sul remoto Bakura che, come se non bastasse, sembra rischiare nuovamente un’invasione da parte degli spietati sauridi Ssi-ruuk.
Dal lato degli antagonisti, invece, continua il sinistro piano di Nom Anor per rovesciare le gerarchie a capo della sua specie, col fine ultimo di screditare completamente ed eliminare il Signore Supremo Shimrra.
Alla penna ritroviamo Sean Williams e Shane Dix, autori a quattro mani di questo romanzo scritto con un Inglese non troppo complesso e affrontabile senza particolari complicazioni.

NJO Force Heretic II Refugee cover

  • Titolo: Star Wars: The New Jedi Order – Force Heretic II: Refugee
  • Data di uscita: 29 aprile 2003
  • Autori: Sean Williams e Shane Dix
  • Edito da: Del Rey
  • Edizione: Copertina flessibile, 432 pagine
  • Prezzo: € 5,98

“But, sir, I’ve been trying to explain that the ceremony required the Keeramak to give Bakura a new name – Xwhee.”
Leia faced him fully now. “Did he happen to mention this fact to the Bakurans before he did it?”.
“I doubt that very much, Mistress,” C-3PO said, “You see, the Keeramak has also dedicated Xwhee to the Ssi-ruuvi Imperium”.
– C-3PO, a Leia Organa Solo

Sinossi

Addentratosi in profondità nelle Regioni Ignote con la Jade Shadow e la scorta fornita dai Resti dell’Impero a seguito della battaglia di Borosk, Luke Skywalker e i Jedi al suo seguito scampano a malapena dai feroci nativi del primitivo Munlali Mafir.
Non appena rientrati in orbita, il velivolo viene intercettato da una nave appartenente alla Difesa di Espansione Chiss. La comandante Irolia è stata incaricata di indagare le intenzioni dei Jedi prima di permettere loro di procedere all’interno dei territori sotto il controllo dell’Ascendenza.
Giunti su Csilla, il pianeta natale della specie del Grand Ammiraglio Thrawn, Luke e la sua squadra vengono accolti freddamente dai delegati Chiss e da alcuni umani come il Barone Soontir Fel e il sottoposto Peita Aabe.

Spoiler sulla vicenda

Non senza molteplici riserve, i Chiss permettono ai Jedi un accesso temporaneo e limitato alle loro sterminate banche dati, affinchè possano ricercare ulteriori informazioni riguardanti il misterioso pianeta vivente Zonama Sekot.

Nel frattempo, il Millennium Falcon torna su Bakura dopo oltre due decenni, trovandolo ormai sprofondato nel caos più totale.
Il pianeta situato nello Spazio Selvaggio ha adottato una condotta politica sempre più isolazionista e di ristrette vedute, posizione acuitasi in particolare dopo la morte di Gaeriel Captison e la perdita di diverse navi da guerra nel corso dell’insurrezione corelliana di dieci anni prima.
A ciò si addiziona l’inaspettata richiesta di pace proveniente dai P’w’eck -la razza che sino ad allora era stata completamente sottomessa ai tirannici Ssi-ruuk- che ha diviso in due l’opinione pubblica di Bakura.
Negli abitanti, infatti, il ricordo dell’invasione di un quarto di secolo prima sventata grazie all’azione concertata dell’Impero e della Nuova Repubblica è ancora vivo. D’altro canto, i favorevoli alla proposta di alleanza riconoscono che i P’w’eck porterebbero con loro nuove tecnologie e elementi utili a contrastare gli Ssi-ruuk.
Il Primo Ministro Cundertol, rinomato per le sue posizioni anti-alieni, si dichiara in maniera del tutto inaspettata aperto a collaborare con i P’w’eck, ma viene quasi immediatamente sequestrato da un movimento insurrezionalista.

Nei pressi della capitale, la rete di informatori Ryn mette in guardia la Jedi Tahiri, suggerendole che nulla è come sembra su Bakura. Nel contempo Jaina ricerca maggiori informazioni sulla situazione di instabilità nel quale il pianeta si trova, infiltrandosi in una prigione per interrogare Malinza Thanas. Quest’ultima è la leader di un gruppo di oppositori del governo, nonchè figlia di Gaereiel Captison, figura centrale nel corso dell’invasione sventata venticinque anni prima.
Non appena questa si dichiara estranea al rapimento del Primo Ministro, un provvidenziale ammanco di energia le permette di abbandonare la sua cella, seguita dalla figlia di Han e Leia. Cogliendo al volo l’occasione, Malinza ritorna al rifugio del suo gruppo, guidando però a esso le truppe governative.

Nel corso del soggiorno su Csilla, Jacen lega con Syal e Wynssa Fel, rispettivamente la moglie e la figlia di Soontir Fel.
Il giovane riesce a sventare il rapimento di Wyn quando questa viene attaccata da Peita Aabe, un estremista umano che vuole evitare a ogni costo qualsiasi collaborazione da parte dei Chiss con l’Alleanza Galattica. Per sdebitarsi viene concessa ai Jedi la possibilità di accedere completamente agli archivi di Csilla, scoprendo grazie a un’intuizione dello stesso Jacen che Zonama Sekot non solo esite realmente, ma che attualmente si trova in una posizone ben precisa nel sistema Klasse Ephemora.

Su Yuuzhan’tar, l’ormai vongformato Coruscant, il movimento eretico capitanato da Nom Anor continua a diffondersi, richiamando al suo interno nomi di assoluta rilevanza provenienti dalle alte gerarchie.
È il caso della sacerdotessa Ngaaluh, per la quale l’Esecutore ha già ideato un piano ben preciso: infiltrarla all’interno della corte più ristretta del Signore Supremo. Tuttavia, quando i sospetti di Shimrra portano alla morte di alcune delle figure maggiormente vicine a Nom Anor, quest’ultimo inizia a domandarsi per quanto a lungo potrà continuare nella sua strategia senza vedersi messo spalle al muro.

Su Bakura il Primo Ministro Cundertol, soccorso da Jag Fel dopo essersi miracolosamente liberato dalle grinfie dei rapitori, indice una cerimonia di consacrazione che renderà il pianeta sicuro per i nuovi alleati P’w’eck.
Nel corso dell’evento, Leia e C-3PO comprendono il fine ultimo dell’evento: permettere agli Ssi-ruuk di tentare nuovamente la conquista di Bakura.
Grazie alle indagini da lei condotte, Jaina scopre che il Primo Ministro ha venduto il suo pianeta agli invasori in cambio della vita eterna; Cundertol, infatti, non è altro che un droide replicante nel quale la sua anima è stata inserita grazie alla tecnologia di intecnamento.

Grazie al coraggio di Tahiri e ai Solo, la consacrazione viene arrestata all’ultimo secondo. Il successo è dovuto anche ai sottomessi P’w’eck che -avendo provato per un breve periodo la libertà a causa dell’inganno allestito nei confornti di Bakura- si ribellano ai propri padroni di lungo corso.
A causa dell’azione concertata dei nativi del pianeta con i loro ormai ex-schiavi, gli Ssi-ruuk non possono che battere ancora una volta in ritirata.
Cundertol, a seguito della sconfitta di coloro ai quali aveva giurato fedeltà, viene fatto a pezzi da quello che credeva essere un generale dei sauridi… ma che all’ultimo si rivela essere un agente Vong sotto mascheramento ooglith.

[riduci]
NJO Force Heretic II Refugee Soontir Fel Chiss

Luke Skywalker e i Jedi al suo seguito ricevono un freddo benvenuto dal Barone Fel sul pianeta natale dei Chiss, Csilla. Immagine di Darren Tan per il The Essential Reader’s Companion.

Cosa mi è piaciuto 

Un gradito ritorno e nuove scoperte

Finalmente, dopo oltre vent’anni a livello di timeline Legends, tornano gli antagonisti di uno dei romanzi più celebri dell’Universo Espanso: gli Ssi-ruuk.
Apparsi per la prima volta ne La Tregua di Bakura di Kathy Tyers e chiaramente ispirati ai velociraptor di Jurassic Park, gli alieni dall’aspetto di enormi rettili provengono dalle Regioni Ignote e nell’immediato post-Endor avevano tentato -senza riuscirci- la conquista del mondo al limitare dello Spazio Selvaggio.
In Refugee il loro piano è tuttavia più subdolo, in quanto basato su una falsa richiesta di asilo da parte della specie a loro sottomessa ed esteticamente simile, gli P’w’eck. Riuscita anche la figura del Keeramak, un individuo leggendario che dovrebbe condurre l’intera specie di sauridi verso un nuovo radioso futuro e punto nodale della nuova strategia d’invasione.
Purtroppo lo spazio a loro riservato si rivela piuttosto limitato, in fin dei conti.
Gli Ssi-ruuk però non sono la sola specie che viene ampliata e approfondita, anche alla lore dei Chiss viene dedicata un’intera parte del romanzo. Durante il soggiorno su Csilla (alla sua prima vera e propria apparizione) i Jedi hanno l’occasione di conoscere e meglio comprendere quelle che sono le usanze della specie dalla caratteristica pelle blu.
Di questi, nello specifico, viene spiegata la strutturazione del potere tra le famiglie reggenti dell’Ascendenza e la politica estera, tutti elementi di indubbio interesse per gli appassionati.

Libri!

Menzione assolutamente dovuta a quella che è indubbiamente tra le migliori scene di Refugee, nonchè uno dei momenti più divertenti dell’Universo Espanso.
Mentre i Jedi, a seguito del permesso dei Chiss, passano in rassegna l’infinità di informazioni contenute nelle banche dati sul glaciale Csilla, Luke e Jacen si trovano dinanzi ad artefatti dalla forma decisamente insolita.
Dopo aver cercato di capire come utilizzarli, una rivelazione coglie i Jedi: si tratta di libri cartacei, chiaramente appartententi a un passato ormai remoto. Da qui si sviluppa un breve ma simpatico siparietto, atto a sottolineare tutte le difficoltà del Nuovo Ordine Jedi dinanzi alla costrizione nel fare ricorso a un metodo così antico per reperire i dati di cui sono alla disperata ricerca.

P'w'eck Ssi-Ruuk NJO Force Heretic II Refugee

Esemplare di P’w’eck, la razza sottomessa da tempo immemore agli Ssi-Ruuk. Illustrazione proveniente dal volume Alien Encounters.

Cosa non mi è piaciuto

Poca carne al fuoco

La sensazione è quella che l’arco Force Heretic sia stato mal strutturato, come già percepito in Remnant tra l’altro. Presentando fatti e situazioni che avrebbero potuto essere riassunti in un numero ben più ristretto di pagine, in Refugee capita più e più volte di perdere la concentrazione dalla lettura per chiedersi quando ci si allontanerà da quelle che appaiono come vere e proprie digressioni.
Ne è esempio emblematico l’arco dei Solo su Bakura che, per quanto un bel richiamo al romanzo del 1994, risulta davvero molto forzato e condito di elementi del tutto superflui che non fanno altro che dilatare all’inverosimile la storia principale dei Jedi alla ricerca di Zonama Sekot e della crisi di Tahiri, la quale rischia di farsi sopraffare dal suo lato Vong (innestatole durante gli eventi di Conquest).

Assenza di ritmo

Diretta conseguenza del punto precedente, Refugee si caratterizza negativamente anche dal punto di vista dell’intrattenimento del lettore. Relegando il fulcro della vicenda nell’ultimo quinto della pubblicazione, viene così inficiato in maniera netta il ritmo dell’intera narrazione.
Gli unici sprazzi li si hanno legati alla storyline su Csilla o, appunto, nelle ultime ottanta pagine, dove la Battaglia di Bakura finalmente prende il via sulla superfice e nello spazio attorno al pianeta con.
In relazione a quest’ultimo evento, bisogna sottolineare come l’inganno degli P’w’eck venga fatto intuire al lettore in maniera palese in molteplici occasioni, e che dunque il ritardare la rivelazione proprio nell’ultimo frangente del romanzo (risolvendola poi in davvero poche decine di pagine) risulta una scelta narrativa di difficile comprensione.

NJO Force Heretic II Refugee Jap

Cover dell’edizione giapponese di Refugee, a opera di Tsuyoshi Nagano.

Commento finale

Al termine della lettura bisogna constatare come Refugee purtroppo non riesca ad attestrarsi sul livello del predecessore che, seppure non brillante, era caratterizzato da diversi buoni elementi.
Nonostante lo stretto legame con La Tregua di Bakura, la narrazione procede con ritmo non costante e in molteplici frangenti l’attenzione del lettore rischia di venire meno. Promosso il frangente ambientato sul pianeta natale dei Chiss, dove i Jedi trovano le informazioni per raggiungere l’obiettivo della loro ricerca.
Oltre al ritmo, si rimarca come -nella maggior parte del romanzo- la sensazione sia di trovarsi dinanzi a fatti superflui e che comunque non sono in grado di catturare e coinvolgere pienamente.
L’edizione recensita è la solita copertina flessibile economica e di dimensioni ridotte, senza pregi o difetti di sorta.

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Libri precedenti:
– Vector Prime;
– Dark Tide I: Onslaught;
– Dark Tide II: Ruin;
– Agents of Chaos I: Hero’s Trial;
– Agents of Chaos II: Jedi Eclipse;
– Balance Point;
– Edge of Victory I: Conquest;
– Edge of Victory II: Rebirth;
– Star by Star;
– Dark Journey;
– Enemy Lines I: Rebel Dream;
 Enemy Lines II: Rebel Stand;
– Traitor;
– Destiny’s Way;
Force Heretic I: Remnant.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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