Pubblicato in Italia il 30 novembre 1995 da Sperling & Kupfer, Un Amore per la Principessa è un romanzo Legends scritto da Dave Wolverton, il quale ha scritto anche short stories e ha contribuito alle serie: Star Wars Missions, Apprendista Jedi e le Episode I Adventures. La trama si incentra per la prima parte sul corteggiamento da parte del principe Isolder, definito Chume’da sul pianeta natale, figlio della regina (Ta’a Chume) di Hapes, verso la principessa Leia e la gelosia di Han Solo, innamorato della stessa. Successivamente verrà introdotto il pianeta Dathomir, luogo in cui si svolgeranno le vicende, e l’Impero con conseguenti combattimenti e scene di azione.
Ambientato quattro anni dopo la Battaglia di Endor, il “seguito” del romanzo -a livello di personaggi e ambientazioni- verrà presentato nel The New Jedi Order, nei romanzi Jedi Eclipse e Dark Journey.
- Titolo: Star Wars: The Courtship of Princess Leia
- Autore: Dave Wolverton
- Data di uscita: 30 novembre 1995
- Edizione: Copertina rigida, 349 pagine
- Edito da: Sperling & Kupfer, collana Pandora
- Prezzo: 20,09 € (acquista QUI)
Sinossi
Darth Vader e l’Imperatore sono morti ma l’Alleanza continua a combattere contro l’Impero del Male, nonostante scarseggino il denaro e le risorse. La bellissima principessa Leia, isolata e indifesa nella cruda lotta per la sopravvivenza dell’Alleanza, cerca ansiosamente dei soci fidati e, in particolare, un nuovo pianeta dove possano riparare i profughi di Alderaan.
Nel frattempo, la potente Regina Madre, sovrana indiscussa di un gruppo di sessantatré pianeti, esprime il desiderio che la giovane sposi suo figlio Isolder, un principe affascinante e spavaldo. Ma non appena Han Solo, da sempre innamorato della principessa, apprende la notizia delle nozze imminenti, sentendosi trattato indegnamente decide di giocare il tutto per tutto per conquistare il suo cuore. E fugge con lei nell’ incantevole mondo di Dathomir.
Temendo la reazione dell’implacabile regina, Luke Skywalker parte insieme al principe Isolder alla ricerca dei fuggitivi. Luke ha viaggiato da un estremo all’altro della galassia per ricostruire la storia dei Cavalieri Jedi, e non sospetta minimamente che su Dathomir lo attendono una serie di avventure straordinarie con una setta di streghe dotate di poteri inquietanti, nonché un enorme tesoro e la resa dei conti con un antico, crudele nemico…

Luke Skywalker affronta Teneniel Djo nel relitto del Chu’unthor in uno dei momenti più concitati de Un Amore per la Principessa. Illustrazione di Darren Tan per il The Essential Reader’s Companion.
Cosa mi è piaciuto
Le Streghe di Dathomir
Dathomir, pianeta visto in The Clone Wars e nel videogioco Star Wars: Jedi Fallen Order, è un mondo arcaico ed ostile dove bisogna lottare per sopravvivere e il popolo autoctono, le Streghe, sono delle abili combattenti.
Su questo pianeta vivono due fazioni, di cui una denominata Sorelle della Notte. In quest’ultimo clan rientrano tutte le Streghe che sono stata cacciate o hanno lasciato il proprio clan di appartenenza per unirsi al clan di Gethzerion, abbracciando il Lato Oscuro della Forza (il segno dell’utilizzo del Lato Oscuro è il deturpamento del volto, lividi causati dalla rottura di capillari dopo essersi servite della Forza per i propri incantesimi; infatti le streghe utilizzano formule magiche per i propri scopi).
L’organizzazione del pianeta, la gestione dell’Impero (o per lo meno quanto ne rimane dopo la caduta dell’Imperatore), cappeggiato da Zsinj che controlla il pianeta con i suoi Star Destroyer, è ben gestita. L’Impero non ha la solita predominanza sulla scena ma è in secondo piano, sono le Streghe a dominare il panorama della vicenda. Inoltre, la suddivisione dei tempi è ottimale, ogni personaggio ha il proprio spazio.
Una nota la dedico agli insettoidi Verpini, razza citata ad inizio romanzo e verso cui Leia deve agire come diplomatica per evitare una nuova guerra nella galassia. Questa razza possiede la caratteristica di comunicare con tutti i membri in pochi secondi creando una mente comune, capacità che ricordano la razza dei Killik, poiché posseggono la medesima caratteristica della mente alveare (i Killik sono gli antagonisti nella trilogia Dark Nest e sono stati inseriti anche in The Old Republic).
Ambientazione
La descrizione ambientale, flora e fauna, è semplice e diretta, richiama in via immediata l’immaginazione. L’autore non si sofferma molto sulle descrizioni passando velocemente ai pensieri e ai dialoghi. Invece, si dilunga maggiormente sulle descrizioni dei combattimenti rendendo con più dettagli la scena.
In questa categoria farei rientrare la società. Vediamo come sia Dathomir che Hapes siano due pianeti (Hapes rappresenta il mondo capitale del proprio sistema) fondati sul matriarcato, dove gli uomini, oltre a non poter regnare o gestire una famiglia, sono trattati in modo sprezzante e sottovalutati; su Dathomir sono addirittura resi schiavi (anche sfruttati sessualmente).
Le streghe rapiscono gli uomini dichiarandoli loro mariti contro la loro volontà, sono solo carne da poter utilizzare per i propri scopi.
Queste società ritraggono l’opposto dell’odierna società patriarcale e cavalcano l’onda del femminismo estremizzandolo, un movimento, che dagli Anni ‘90 ad oggi, ha permesso a sempre più attrici di interpretare ruoli determinanti all’interno dell’arte.

Uno scorcio del pianeta natale delle Streghe, proveniente dalla cover del volume Ghosts of Dathomir del gioco di ruolo Star Wars: Force & Destiny. Illustrazione di Tomasz Jedruszek.
Cosa non mi è piaciuto
I personaggi principali
Il triangolo amoroso tra Leia, Han ed Isolder è la causa delle vicende susseguitesi su Dathomir e dell’intero Un Amore per la Principessa. La maschera spavalda con cui Han nasconde le sue insicurezze qui crolla ed è, invece, rappresentato come un amante geloso e competitivo (giocherà a Sabacc per arricchirsi e pareggiare le ricchezze del principe Isolder).
Esaltato dalla troppa fortuna della serata continuerà a giocare riuscendo a vincere il pianeta Dathomir ma perdendo il resto delle vincite. Così come vince il Falcon a carte, così ha vinto un pianeta.
Leia, come per Han, si trasforma abbandonando le spoglie impersonate nella Trilogia Originale e assumendo le caratteristiche del femminino conradiano: una donna alla ricerca di protezione e bisognosa di un uomo al proprio fianco, un uomo forte. Il suo cadere ai piedi del principe ricorda l’incontro tra Leia e il principe Xizor (L’Ombra dell’Impero). Verso fine romanzo riconquisterà in parte il suo temperamento.
L’ultimo del trio è Isolder, che interpreta il principe azzurro fino a quando Teneniel Djo non ha l’ardire di baciarlo, a quel punto si trasforma effettivamente nello stereotipo disneyano, biondo e con gli occhi azzurri. Un uomo senza una vera personalità, combattuto tra le regole della società e il voler emergere, distinguersi.
Un ultimo personaggio meritevole di attenzione è Luke. Qui si atteggia come una divinità disceso sulla Terra. di cui si fornisce un esempio eloquante: il suo Ala-X esplode nell’atmosfera, ma discende dolcemente a gambe incrociate fino al terreno. Lui tutto può, anche evitare la morte grazie alla Forza (sfortunatamente ha scoperto questo potere dopo Anakin). I suoi poteri sono immensi ed ineguagliabili, un maestro Jedi che, forse, alcuni si sarebbero aspettati in Star Wars: Gli Ultimi Jedi.
Terminologia
Noi tutti conosciamo gli errori delle prime traduzioni italiane come Ian e Leila, D-3BO e C-1P8. Nel romanzo Un Amore per la Principessa sono presenti “correzioni” per quanto riguarda Han e Leia ma non manca il ritorno all’origine, alla vecchia nomenclatura per D-3BO e C-1P8. A ciò si aggiunge l’uso del termine inappropriato maestro supremo riferito ad un Jedi del consiglio o l’uso del vezzeggiativi al calduccio, non facenti propriamente parte dell’universo starwarsiano.
L’antagonista
Gethzerion è presentata, fin dall’arrivo su Dathomir, come l’antagonista non solo dei nostri eroi ma di tutto il pianeta. Nonostante la maestosa descrizione, si rivela essere una Sorella dell Notte come le altre non mostrando mai la potenza di cui è stata descritta essere capace. Un personaggio poco presente ed eliminato con estrema facilità.

Un Battle Dragon hapano, il velivolo da guerra simbolo del Consorzio. Matite di Mark Tedin per il volume Starships of the Galaxy (Saga Edition).
Conclusioni
Un Amore per la Principessa è sicuramente un romanzo con alti e bassi destinato a bambini e ragazzi di tutte le età, essendo presenti sia combattimenti soft che una storia d’amore. Per quest’ultima caratteristica, dal punto di vista culturale e sociale, potremmo ritenere il libro più indicato al genere femminile. La trama è scorrevole, si legge velocemente e le descrizioni sono corte e puntuali. La costruzione di questo nuovo mondo funziona.
L’uso dei termini sopracitati, pur non essendo appropriati, sono piccolezze che non distolgono dalla lettura. La grossa pecca sta nella realizzazione dei personaggi troppo distanti da come li conosciamo: un cambiamento, un evoluzione sono ben accetti, ma qui si parla di stravolgimento a pochi anni dalla fine de Il Ritorno dello Jedi.
Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto a Un Amore per la Principessa nel box. Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale https://t.me/swlibricomics e chat https://t.me/SWLibriComicsChat
Riccardo
Di recente ho letto questo romanzo. Le aspettative iniziali erano molto a ribasso, causa titolo di copertina “zuccheroso” e recensioni in generale non entusiastiche. Mi sono piacevolmente ricreduto e mi sento di smentire chi lo include tra i peggiori romanzi Legends. La premessa iniziale che avvia la trama è un pò pretestuosa se ridotta ai minimi temini: arriva questo Principe bellissimo e ricchissimo sovrano di un bel pò di pianeti che chiede la mano di Leia. Han si ingelosisce e la costringe ad una pseudo luna di miele per cercare di riconquistarla. Luke va a cercarli per salvare capra e cavoli dopo che a livello politico la Regina Madre di Isolder fa scoppiare un casino.
In realtà questo incipit apparentemente superficiale apre uno spiraglio a temi pittusto interessanti: Leia ha sentimenti contrastanti perché seppure sia innamorata di Han, il matrimonio con Isolder porterebbe un vantaggio enorme a livello strategico a tutta la Nuova Repubblica e noi sappiamo che Leia ha votato tutta la sua vita alla causa della Repubblica già prima di incontrare Han.
Molti hanno criticato questa versione cartacea di Han: personalmente credo che un uomo innamorato sia capace di tutto a costo di essere maldestro e a tratti sconsiderato pur di non perdere la persona cara. Non vedo perché Han dovrebbe essere l’eccezione. E’ interessante vederlo in questa situazione e strappa qualche risata.
Troviamo un Luke a caccia di segreti mentre muove i primi passi per ricostruire l’ordine Jedi, ovvero la fase più interessante di Luke. Procedendo nella storia si scopre che a modo suo anche Isolder ha un codice morale e non è un personaggio così superficiale.
Questo romanzo ha inoltre l’immenso merito di aver introdotto per la prima volta Dathomir e le Sorelle della Notte assieme a tutta la fetta di “lore” che le riguarda (scusate se è poco). L’ambientazione è affascinante, intrigante, misteriosa. La lettura è scorrevolissima e l’azione entra nel vivo già dopo pochi capitoli.
Ok è un libro un pò sopra le righe per certi versi, ma anche per questo suo osare diventa originale e va a toccare corde inesplorate dei personaggi noti, ed angoli sconosciuti della galassia. Lo consiglio a chi ama le storie dell’universo espanso vecchio stile: è genuino, spensierato, colorato, un pò fiabesco, senza le imposizioni che si trovano nei romanzi moderni quali l’incastro compulsivo con altri media o il politically correct a tutti i costi. Potrebbe piacevolmente sorprendervi una volta superato lo scoglio dell’incipit.