Trilogia di Darth Bane 2 di 3
Darth Bane è rimasto l’unico Sith dopo la distruzione della Battaglia di Ruusan ed è pronto a inaugurare una nuova via per il trionfo del Lato Oscuro nel corso de La Regola dei Due. In questo secondo volume della Trilogia, l’autore canadese Drew Karpyshyn affronta proprio la filosofia omonima attraverso il rapporto tra uno dei Signori Oscuri più potenti di sempre e la sua giovane apprendista Darth Zannah.
Ricordiamo che l’intera trilogia ricade sotto l’etichetta Legends e sta venendo adesso ristampata in Italia grazie a Panini Comics attraverso la collana “I Grandi Romanzi Legends”, dopo la prima pubblicazione nel 2013 ad opera di Multiplayer Edizioni, che dello stesso autore Drew Kapyshyn aveva dato alle stampe anche i romanzi Revan e Sterminio della serie The Old Republic.
- Titolo: Star Wars: Darth Bane – Rule of Two
- Data di uscita: 31 agosto 2023
- Autore: Drew Karpyshyn
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: Copertina flessibile, 312 pagine
- Prezzo: 23,00 € (acquista QUI)
Sinossi
È il credo dei Sith come Palpatine e Darth Vader, ma è stato Darth Bane, un altro Oscuro Signore, a codificarla.
“Sempre due, né più, né meno. Uno racchiude il potere, l’altro lo brama”.
Ora Bane è pronto a mettere in atto la sua regola, perché ha trovato un’apprendista da addestrare al lato oscuro potente forse quasi quanto lui. Sotto la sua guida, Zannah sarà una pedina nella missione di Bane per distruggere i Jedi e dominare la galassia. A patto di sbarazzarsi di Johun Othone, zelante Padawan di un Maestro Jedi morto per mano di Bane.

Darth Bane (Illustrazione da Il Cammino Jedi)
Cosa mi è piaciuto
Upgrade grafico
La collana “I Grandi Romanzi Legends” ha il pregio di portare con sé uno stile grafico tutto nuovo, con nuove illustrazioni in copertina che vanno a ridare lustro alle vecchie pubblicazioni in ristampa. L’esempio più lampante è proprio il caso della nuova illustrazione creata dall’artista Simon Goinard per adornare la copertina de La Regola dei Due, con una Darth Zannah in primo piano sovrastata alle spalle dai minacciosi occhi Sith del maestro Darth Bane.
Il confronto tra l’edizione Panini e la vecchia copertina dell’edizione Multiplayer (per dovere di cronaca era così anche l’edizione in lingua originale) appare infatti immediatamente impari, con la nuova veste grafica che dona finalmente la giusta dignità artistica a uno dei capitoli più belli e importanti dell’intera timeline Legends.
Riforma di Ruusan
Abbiamo visto come la filosofia della Regola dei Due inaugurata da Darth Bane va a spiegare la situazione dei Sith presentata nei film (“Sempre due ce ne sono… Né più né meno… Un Maestro e un Apprendista” cit. Yoda da Episodio I) rispetto alla moltitudine di Signori Oscuri che popolano i romanzi, fumetti e videogiochi ambientati nelle ere precedenti ai Prequel.
Allo stesso modo era necessario un espediente per giustificare la differenza della controparte Jedi tra la situazione vista nei Prequel (“…ricordate che non ci sono abbastanza Jedi per difendere la Repubblica. Siamo guardiani di pace, non soldati” cit. Windu da Episodio II) e quella vista prima della Battaglia di Ruusan.
La Repubblica è reduce dall’ennesima e disastrosa guerra con i Sith e il Cancelliere Tarsus Valorum (personaggio citato anche dal Canon in Tarkin), ora che finalmente i nemici sono estinti, riconosce l’urgenza di apportare tutta una serie di riforme politiche ed istituzionali per invertire il processo di declino e decadenza in cui stava sprofondando ormai da centinaia di anni.
Tra queste riforme rientra anche la riorganizzazione dell’Ordine Jedi. La gente comune dopo anni e anni di guerre, non comprendendo la Forza che i Jedi sostengono guidare le proprie azioni, ha cominciato a temere i Jedi e ciò di cui sono capaci, ritenendo l’Ordine Jedi responsabile di istigare i conflitti senza tener conto di niente e nessuno. La stessa sanguinosa Campagna di Ruusan era stata percepita quasi come solo una questione personale tra Lord Hoth e Lord Kaan.
E così, per avviare una nuova era di pace e prosperità per la Repubblica, viene chiesto all’Ordine Jedi di abbandonare le armi e ricoprire invece il ruolo di ente consigliere e consulente a sostegno di questa pace, sotto la supervisione del Cancelliere Supremo e del Dipartimento di Giustizia del Senato, in modo da rispondere ai rappresentanti regolarmente eletti dai cittadini della Repubblica. Invece di continuare la guerra infinita contro il Lato Oscuro, i Jedi dovranno assumere il compito di guidare verso la Luce.
Ecco perciò spiegata da parte dei Jedi la dissoluzione dell’Esercito della Luce e di tutte le forze militari, l’abbandono dell’uso di armature da battaglia e la rinuncia completa ai ranghi militari, situazione che ritroveremo nei Prequel prima dello scoppio delle Guerre dei Cloni.
“Vi rendete conto delle implicazioni di ciò che proponete, Tarsus? Volete che i Jedi rinuncino ai ranghi militari e sciolgano completamente tutte le forze militari, terrestri e astronavali. Ci state chiedendo di distruggere l’Esercito della Luce!”
“L’Esercito della Luce è stato creato in risposta alla Confraternita dell’Oscurità”, ribatté Valorum. “Adesso che la Confraternita non esiste più, l’Esercito non ha più scopo”.
Johun non poteva credere alle proprie orecchie. “Il suo scopo è proteggere la Repubblica!”, sbottò, incapace di trattenersi.
“Proteggerla da chi?”, lo sfidò il cancelliere, girando di scatto la testa verso di lui. “I Sith sono scomparsi”.
“I Sith non scompaiono davvero mai”, disse Johun tetro.
“Ed ecco il problema”, replicò Valorum. “È da 400 anni che i Jedi dichiarano guerra ai seguaci del Lato Oscuro, all’infinito. È una lotta che non finisce mai. E a ogni conflitto sempre più civili restano invischiati nella vostra ragnatela di guerre. Gli innocenti muoiono mentre gli eserciti si alleano con voi o con i vostri nemici. I mondi leali alla Repubblica se ne allontanano, spaccando una galassia che un tempo era più unita. È giunto il momento di porre fine a questa ricorrente follia”.
Darth Zannah
Il personaggio di Darth Zannah, apprendista scelta da Darth Bane per attuare la sua Regola dei Due, risulta essere la vera sorpresa del romanzo, divenendone vera e propria protagonista al pari del Maestro. Le vicende riprendono appena dopo lo scoppio della Bomba Psichica su Ruusan, dove ritroviamo una Zannah bambina ma con già l’incredibile potenziale di una spietata Sith. Bane non perde tempo nel sottoporla a terribili prove in cui se la dovrà cavare da sola e la giovane discepola impara subito a fare affidamento al Lato Oscuro per sopravvivere e dimostrarsi perciò degna erede dei Sith.
“Io non sono una bambina”, disse Zannah premendo il grilletto. “Io sono un Sith”.
Dopo il salto temporale, accompagniamo la ventenne Zannah nelle sue missioni sotto copertura, intenta a tirare i fili delle macchinazioni tessute nell’ombra dal suo Maestro e, attraverso ottimi flashback di lostiana memoria, abbiamo scorci sugli insegnamenti e sulle lezioni impartite da Bane nel corso di quei dieci anni ma anche sugli studi per conto proprio della giovane sugli antichi testi oscuri.
Ottima scelta infatti quella di renderla potente nell’unica branca del Lato Oscuro in cui Bane era deficitario, ovvero quella della Stregoneria Sith: caratteristica che rende il duo Maestro-Apprendista una coppia ben assortita e insuperabile. Anche gli stili di combattimento con la spada laser si compensano: alla furia offensiva della potenza fisica di Bane, Zannah contrappone uno stile difensivo quasi impenetrabile basato su velocità, astuzia e soprattutto pazienza.
Non mancano infine apprezzamenti da parte del sottoscritto per i dubbi o esitazioni che talvolta fanno indugiare la protagonista ma che poi vengono prontamente spazzati via dalla sua risolutezza Sith, specialmente nel finale di cui parleremo più avanti.

Darth Zannah adulta ai tempi de La regola dei Due (The Essential Reader’s Companion)
Accumulo di potere e conoscenza ma anche fallimenti
Come già accaduto nel volume precedente, anche ne La Regola dei Due Bane intraprende una scalata continua nella conoscenza del Lato Oscuro con conseguente accumulo di potere e potenza smisurata. E come ne Il Sentiero della Distruzione, tale scalata non è immune ai fallimenti e alle cadute.
Dopo lo scoppio della Bomba Psichica viene tormentato dalle visioni del suo vecchio Maestro dell’Accademia Sith su Korriban Qordis e del capostipite della Confraternita dell’Oscurità Lord Kaan; per riuscire a impossessarsi dell’Holocron di Freedon Nadd subisce l’infestazione parassitaria degli orbalischi; fallisce in ben tre diverse occasioni nella creazione del proprio Holocron dopo averci lavorato giorno e notte per settimane; viene ridotto in fin di vita dai suoi stessi poteri al termine del duello con i Jedi su Tython; arriva perfino a supplicare la sua apprendista di ucciderlo per fargli evitare la cattura dai Jedi e far sì che la stirpe dei Sith potesse continuare con Zannah.
Ecco che questa lista di fallimenti, uniti a quelli che lo avevano accompagnato nel primo libro, permettono la creazione di un ritratto di Darth Bane non infallibile benché quasi onnipotente: fattore che, per il sottoscritto, contribuisce a far apprezzare maggiormente il personaggio e il suo sviluppo.

Darth Bane recupera l’ Holocron di Freedon Nadd su Dxun ma subisce l’infestazione di orbalischi (illustrazione per il racconto breve Bane of the Sith di Kevin J. Anderson)
Armatura di Orbalischi
Come anticipato, l’apprendimento dei poteri occulti del Lato Oscuro ovviamente ha un prezzo: il recupero dell’Holocron di Freedon Nadd su Dxun da parte di Bane lo porta infatti a subire l’infestazione dei temibili orbalischi, ovvero di parassiti affamati di Lato Oscuro che, una volta impiantati, non possono essere rimossi senza uccidere l’ospite ma che anzi continueranno ad espandersi e riprodursi fino a ricoprirne l’intero corpo. Oltre a deturpare l’aspetto fisico, gli orbalischi iniettano continuamente dolore nelle vene del malcapitato fino a portarlo alla pazzia: solamente un individuo potente come Bane poteva quindi sopravvivere a tale situazione e anzi instaurare una relazione simbiotica vantaggiosa con tali parassiti.
Per dieci anni infatti Bane ha goduto dei loro poteri rigenerativi e li ha usati per incrementare la propria potenza fisica e invulnerabilità, divenendo di fatto imbattibile in combattimento. Sarà Zannah però, all’ennesima perdita di controllo del Maestro dovuta al fallimento nella costruzione del proprio Holocron, a piantare il seme del dubbio nella sua mente sul fatto che essi stessero prendendo il sopravvento su di lui. Bane invierà quindi l’apprendista sotto copertura a ricercare una cura addirittura negli Archivi del Tempio Jedi su Coruscant.
Nel frattempo però, avendo scoperto su Tython la tecnica per terminare il proprio Holocron attraverso quello di Belia Darzu e capendo quindi che gli orbalischi non erano la causa del fallimento, Bane abbandona l’idea di liberarsene: sarà però costretto a rimpiangerli quando, in seguito allo scontro con i Jedi dove i suoi poteri distruttivi rimbalzano su se stesso, il guaritore Caleb dovrà asportarglieli per salvargli la vita.
Aveva sempre pensato che gli inconvenienti degli orbalischi, come il dolore costante e l’aspetto fisico deturpato, fossero compensati dai benefici. Lo guarivano, lo rendevano fisicamente più forte e lo proteggevano da qualsiasi arma. Adesso stava cominciando a dubitare di quella convinzione. Benché potesse canalizzare il potere attraverso quelle creature per incrementare le proprie capacità, a lungo andare questa tecnica lo avrebbe indebolito. Gli orbalischi si cibavano costantemente delle energie del Lato Oscuro che scorrevano nelle sue vene. Possibile che, dopo ben dieci anni, avessero indebolito in modo impercettibile la sua capacità di utilizzare la Forza?
- Gli Orbalischi, parassiti infestanti che si nutrono di Lato Oscuro
- Darth Bane avvolto dall’armatura di Orbalischi (The New Essential Guide to Characters)
- Darth Bane come sarebbe dovuto apparire (scena poi eliminata) nell’arco di Mortis nella serie animata The Clone Wars
NOTA: Sebbene tutte le raffigurazioni (sia ufficiali che fan-art) di Darth Bane in armatura di orbalischi lo ritraggano sempre con indosso un particolare casco, nel libro La Regola Dei Due viene esplicitamente detto più volte che Bane vestiva tale elmo protettivo solamente durante il sonno per evitare che i parassiti si espandessero fino in faccia e sulla testa.
Finale
Il finale confezionato da Drew Karphyshyn per La Regola dei Due va a chiudere in modo magistrale un romanzo godibilissimo, che si lascia leggere tutto d’un fiato.
E se già bastava lo scontro davvero avvincente tra i due Sith e il gruppo di Jedi che li ha tracciati su Tython a renderlo memorabile, ci pensa il brillantissimo e inaspettato stratagemma di Zannah che risolve la compromessa situazione finale ad elevarlo a vera chicca.
I Sith sono stati scoperti: la precipitosa fuga dagli archivi del Tempio Jedi di Zannah con suo cugino Darovit che l’ha riconosciuta in circostanze fortuite, permette ad un gruppo di Jedi di seguirne le tracce fino a Tython, dove si consuma la battaglia finale.
Lo scontro all’interno della fortezza di Belia Darzu appare impari: cinque Jedi (Valenthyne Farfalla, Johun Othone, Raskta Lsu, Worror Dowmat e Sarro Xaj) contro due Sith. Mai però sottovalutare il potere del Lato Oscuro: i Jedi infatti, nonostante il ricorso alla tecnica della Meditazione da Battaglia, si dimostrano impreparati a fronteggiare l’impetuosità degli attacchi di Bane e la Magia Sith di Zannah.
In un duello spettacolare, è soprattutto Bane infatti a dimostrare la sua incredibile potenza e, forte anche dell’invulnerabilità garantita dall’armatura di orbalischi, abbatte con la sua furia i nemici uno dopo l’altro. In un ultimo gesto disperato, uno dei Jedi prima di morire si sacrifica facendo in modo che la mortale tempesta di fulmini scatenata da Bane vada a riflettersi sul Signore Oscuro, di fatto uccidendo gli orbalischi che iniziano a rilasciare veleno nel suo corpo riducendolo in fin di vita.
Zannah è costretta al tutto per tutto per salvare il Maestro (analogamente a quanto farà in futuro Darth Sidious, col suo Maestro Plagueis), dal quale ha ancora troppo da apprendere: cercherà l’aiuto di Caleb, guaritore di Ambria che, sotto ricatto, aveva già salvato la vita a Bane dieci anni prima nel primo libro Il Sentiero della Distruzione. Questa volta però non ci sono leve per obbligare Caleb a curarlo (sua figlia ha infatti abbandonato il pianeta e cambiato identità), se non quella di consegnare il Signore Oscuro ai Jedi una volta guarito.
Zannah è perciò obbligata a mettere fuori uso l’astronave onde evitare fughe e a contattare i Jedi tramite un drone col seguente messaggio:
Un Signore dei Sith è ancora vivo. Ha ucciso cinque Jedi su Tython. Adesso è su Ambria, sotto le cure di un guaritore di nome Caleb. È inerme e gravemente ferito.
A queste condizioni, il guaritore Caleb acconsente così a salvare di nuovo la vita del Maestro Sith e, con l’aiuto di Darovit, anch’egli affine nell’arte della cura, inizia a rimuovere gli orbalischi e a risanare il corpo dalle letali tossine. Nel frattempo lo stesso Darovit prosegue nell’opera di convincimento sulla cugina per riportarla dalla parte della Luce e farle abbandonare per sempre la via dei Sith.
Quando Bane riacquista i sensi e riceve da Zannah la confessione del suo tradimento, il Maestro è furioso ed implora la sua allieva di ucciderlo: quello che non sa è che Zannah ha in mente un folle piano per la sopravvivenza dei Sith.
Appena prima dell’arrivo dei Jedi infatti, Zannah trucida Caleb e, spazzando via tutti i dubbi che Darovit le stava infondendo, utilizza la Stregoneria Sith per ridurre il cugino alla pazzia. Darovit, in preda agli incubi e alla follia, si lancia verso i Jedi armato della spada laser di Farfalla (sottratta come trofeo dopo lo scontro su Tython) e viene abbattuto, mentre Zannah riesce ad occultare la sua presenza e quella del moribondo Maestro.
Per i Jedi non ci sono dubbi: è Darovit l’ultimo Sith a cui faceva riferimento il messaggio (ricordiamo che il personaggio aveva anche il braccio menomato); è lui l’assassino dei cinque Jedi su Tython e anche del povero guaritore Caleb. I Sith sono perciò definitivamente estinti, o almeno questo è ciò che riporteranno gli annali. Grazie al brillante e del tutto inaspettato stratagemma di Zannah infatti, la Dinastia del Male può continuare a vivere nell’ombra.

Scontro su Tython tra il manipolo di Jedi capitanati da Johun Othone e Valenthyne Farfalla e gli ultimi due Signori Oscuri dei Sith (The Essential Guide to Warfare)
“Sei stata brava, Zannah”, disse, la mente astuta che ricostruiva da sola ciò che era accaduto, intuendo cosa avesse fatto la sua apprendista. Zannah sorrise per il complimento.
“Ti ho sottovalutata”, continuò Bane. “Se avessi saputo cosa avevi in mente, non ti avrei mai chiesto di uccidermi”.
“Hai ancora molto da insegnarmi”, gli ricordò Zannah. “Continuerò a studiare con te, Maestro. Imparerò dalla tua saggezza. Scoprirò i tuoi segreti, uno dopo l’altro, finché tutto il tuo sapere e tutto il tuo potere non mi apparterranno. E quando non mi sarai più di alcuna utilità, ti distruggerò”.
Bane inarcò un sopracciglio, e Zannah capì che approvava. La sua ambizione era una cosa buona, l’avrebbe resa più potente. Le sue doti e le sue abilità avrebbero continuato a crescere. In futuro avrebbe sfidato il suo Maestro per assumere il comando, e soltanto il più forte sarebbe sopravvissuto. Era inevitabile. Era la regola dei Sith.
“Un giorno sarò più potente di te”, lo avvertì Zannah. “E quel giorno ti ucciderò, Lord Bane.”
“Ma non oggi”.
Cosa non mi è piaciuto
Casualità dell’incontro tra Zannah e Darovit
Mentre, come appena detto, il finale della vicenda è uno dei punti forti del romanzo, lo stesso non si può dire della situazione che lo mette in moto. Darth Bane e Darth Zannah sono riusciti a rimanere nell’ombra e a celare la loro esistenza per ben dieci anni: addirittura Darth Zannah riesce persino a mascherare la sua essenza Sith proprio sotto il naso dei Jedi all’interno degli Archivi del Tempio su Coruscant. I Jedi li credono ormai estinti e, tranne Johun Othone, non credono neppure al racconto di Darovit che testimonia la sopravvivenza dieci anni prima di un Sith scampato alla Bomba Psichica, il quale ha portato via con sé sua cugina Zannah. Ma allora com’è possibile che alla fine Zannah e il suo Maestro vengano rintracciati? La risposta è che solo un evento imprevedibile e casuale potesse tradire la segretezza dei Sith e questo evento è proprio il ritrovarsi dopo dieci anni nello stesso posto e stessa ora tra una Zannah sotto mentite spoglie e suo cugino Darovit. Riconosciuta, Zannah è costretta a fuggire portando via il cugino ma, lasciandosi dietro sbadatamente delle tracce, permette ad un manipolo di Jedi di raggiungerli su Tython.
Ecco che, per il sottoscritto, questa “rimpatriata” fortuita dopo tantissimo tempo nel posto più improbabile della galassia dove incontrare un Sith, ovvero negli Archivi del Tempio Jedi, risulta un po’ troppo forzata.

Zannah fa esplodere la mano di suo cugino Darovit, risparmiandogli la vita (Jedi Contro Sith, vol. 47 Collana Legends Gazzetta). Il loro incontro dieci anni dopo metterà in pericolo la sopravvivenza dei Sith.
Commento finale
La Regola dei Due è un più che ottimo capitolo di mezzo all’interno della Trilogia di Darth Bane, caposaldo del vecchio Universo Espanso, che permette di comprendere meglio la situazione dei Sith e dell’Ordine Jedi che ci viene presentata nei Prequel. Accanto al Signore Oscuro sempre più potente prende forma la sua brillante e spietata apprendista Zannah, che con il Maestro va a formare una coppia di protagonisti interessantissimi e ben caratterizzati. Non manca la tematica del fallimento e ciò rappresenta senza dubbio un punto a favore per l’opera di Drew Karpyshyn, la quale, scritta in modo avvincente, si lascia divorare che è un piacere. Il finale poi è da standing ovation.
Cosa ne pensate del secondo volume della Trilogia di Darth Bane intitolato La Regola dei Due? Commentate e condividete la recensione per farcelo sapere e lasciate il vostro voto nel box. Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale e la nostra attivissima chat!
Opere correlate:
– Il Sentiero della Distruzione;
– La Dinastia del Male.