The New Jedi Order 14 di 19
Dopo la digressione rappresentata dal precedente e ottimo Traitor, con Destiny’s Way la storyline del The New Jedi Order torna a riabbracciare l’intera galassia e i protagonisti principali, costretti a far fronte alla mancanza di stabilità interna dopo la caduta di Coruscant e il trasferimento della capitale della Nuova Repubblica su Mon Cala. Il ritorno di Vergere e Jacen, ormai dato per morto, rischia inoltre di creare ancora più confusione nel processo della creazione di un nuovo Consiglio Jedi da parte di Luke.
L’autore di Destiny’s Way è Walter Jon Williams, qua alla sua prima e unica esperienza con la letteratura legata alla galassia lontana lontana. Lo stile utilizzato è tutto sommato semplice e scorrevole, con alcuni termini ostici occasionali.
- Titolo: Star Wars: The New Jedi Order – Destiny’s Way
- Data di uscita: 1 ottobre 2002
- Autore: Walter Jon Williams
- Edito da: Del Rey
- Edizione: Copertina flessibile, 451 pagine
- Prezzo: € 7,29
“I name you the Sword of the Jedi. You are like tempered steel, purposeful and razor-keen. Always you shall be in the front rank, a burning brand to your enemies, a brilliant fire to your friends. Yours is a restless life, and never shall you know peace, though you shall be blessed for the peace that you bring to others. Take comfort in the fact that, though you stand tall and alone, others take shelter in the shadow that you cast.”
– Luke Skywaker, alla nipote Jaina Solo
Sinossi
Sulla strada verso il dominio dei Resti dell’Impero, onde richiedere ulteriore aiuto nella lotta contro gli Yuuzhan Vong, Leia Organa Solo avverte attraverso la Forza che suo figlio Jacen è ancora vivo.
Questo breve ma intenso momento di gioia e speranza per i Solo ha però breve durata, in quanto il Millennium Falcon cade in un’imboscata preparata da alcuni coralskipper nemici. Han Solo riesce comunque a superare i piloti della razza extragalattica in abilità, aiutato anche dal provvidenziale arrivo di Jagged Fel, a capo della sua squadriglia di caccia Ala-E e Clawcraft Chiss.
Nel mentre, nell’orbita di Obroa-Skai, Jaina Solo guida un assalto contro una nave-mondo Vong. Con le forze della Nuova Reppubblica supportate dalle navi da guerra di Hapes comandate dalla Regina Madre Tenel Ka, Jaina riesce nell’impresa di abbattere la colossale nave nemica, segnando di fatto la prima grande vittora della Nuova Repubblica in un’azione di tipo offensivo.
Anche la Jedi, nel corso dello scontro, avverte nuovamente nella Forza la presenza del fratello gemello.
A seguito della perdita della capitale galattica Coruscant, la Nuova Repubblica ha stabilito la sua nuova sede di governo e comando sull’acquatico mondo di Mon Calamari.
Finalmente il governo della galassia inizia apparentemente a ristabilizzarsi dopo la morte di Borsk Fey’lya, e tra i senatori viene indetta una votazione per eleggere il nuovo Capo di Stato.
Luke Skywalker entra per la prima volta a contatto con l’intricato mondo delle macchinazioni politiche, affermando pubblicamente il proprio sostegno a Cal Omas, un moderato sostenitore dell’Ordine Jedi che si dichiara pronto a supportare la decisione di creare un nuovo Consiglio Jedi avanzata da Luke stesso.
A bordo del coralcraft rubato a Nom Anor su Yuuzhan’tar, Vergere narra a Jacen la storia del proprio misterioso passato risalente a mezzo secolo prima.
Ella rivela di essere stata un cavaliere Jedi mandata a indagare su strani report riguardanti invasori alieni detti Far Outsiders (gli attuali Yuuzhan Vong), rei di aver attaccato il rigoglioso e potente nella Forza pianeta Zonama Sekot. La Jedi dalle fattezze aviane nascose all’epoca le proprie abilità attribuendole al pianeta vivente, e offrendosi di rimanere con loro come innocua creatura da compagnia per gli invasori, onde poter apprendere di più sulla loro natura apparentemente esterna alla Forza.
Non appena il mezzo con a bordo lei e il figlio di Han e Leia entra nello spazio di Mon Calamari, questo viene intercettato e Vergere viene immediatamente interrogata dall’intelligence della Nuova Repubblica, mentre Jacen si riunisce finalmente ai propri cari.
Luke, dinanzi a tutti questi eventi, comprende che la guerra è a un vero e proprio punto di svolta.
Grazie alle indagini condotte da Mara Jade, Cal Omas scampa a un attentato alla propria vita messo in atto da degli assassini Vong mandati da Nom Anor. Grazie anche alle strategie non proprio corrette condotte da Lando Carlissian e Talon Karrde, Cal Omas viene eletto come leader della Nuova Repubblica.
Il suo primo impegno risulta mirato al rafforzamento di quelle relazioni con i vari sistemi che, a causa del lungo protrarsi della guerra, si sono fortemente deteriorate. Non solo, egli riesce anche a riguadagnare la fiducia dei vertici militari, da tempo distanti dall’immobilismo voluto dai politici.
Il nuovo Capo di Stato presiede anche alla creazione del nuovo Consiglio Jedi, composto per metà da maestri Jedi e per metà da alti ufficiali della Nuova Repubblica.
Tuttavia, il gesto più importante si compie a termine della cerimonia in onore dei Jedi caduti nel corso della missione nell’orbita di Myrkr: i sopravvissuti vengono proclamati cavalieri Jedi pubblicamente e trasmessi sull’Holonet; lo scopo del gesto è quello di riaccendere la speranza nella galassia. Nel corso dell’evento una nomina svetta tra le altre, in quanto a Jaina viene conferito l’epiteto di “Sword of the Jedi” da parte dello zio Luke.
Le azioni offensive nei confronti degli invasori extragalattici però non sono focalizzate solamente sul piano dello scontro militare e del sabotaggio. Gli scienziati della Nuova Repubblica (sotto la supervisione di Dif Scaur, Direttore dell’Intelligence) hanno studiato il codice genetico degli Yuuzhan Vong, trovandovi delle vulnerabilità sulle quali potrebbe esser fatta leva.
Grazie alla collaborazione con dei ricercatori Chiss, viene prodotto il virus Alfa Rosso, mirato a colpire selettivamente e annientate tutta la vita Vong e la loro bio-tecnologia.
Non appena Vergere viene a scoprire della sua esistenza, ella utilizza le sue eccezionali abilità nell’alterare la chimica molecolare (la stessa tecnica che produsse la cura per la malattia di Mara Jade) onde neutralizzare l’agente virale, rallentando enormemente la produzione su larga scala e l’eventuale impiego. L’ambigua aliena dall’aspetto aviano fugge poi dalla custodia della Nuova Repubblica.
Spinti dalla necessità di rovesciare le sorti della guerra, i vertici militari richiamano dal ritiro dal servizio uno stanco e malato Ackbar, il quale accetta di riprendere i gradi per mettere in campo una strategia in grado di sbaragliare il nemico, utilizzando un’antica fortezza imperiale nel Nucleo Profondo come esca per attirare gli Yuuzhan Vong in un’area di spazio dove la fuga viene resa quasi impossibile.
Ben conscia della presenza di infiltrati tra i propri ranghi, l’Intelligence della Nuova Repubblica diffonde delle false informazioni per non far apparire lo scenario di Ebaq 9 come una trappola.
Sull’oramai irriconoscibile superficie di quello che una volta era Coruscant, il Signore Supremo Shimrra risulta sempre più impaziente e furioso a causa dell’errato sviluppo del World Brain indotto da Jacen Solo.
Gli errori nel comportamento e nei compiti portati solo parzialmente a termine dall’organismo dedito alla completa trasformazione di Coruscant hanno rafforzato le fila degli eretici, devoti ai Jedi e al loro potere mistico.
Alcuni dei Rinnegati (la casta inferiore della società Vong) aderenti all’eresia sostengono infatti che le imperfezioni del nuovo Yuuzhan’tar sono la prova che le divinità non sono più dalla parte del Signore Supremo.
Nom Anor, interessato a questa credenza, cela ancora una volta il suo aspetto per entrare tra le fila degli eretici e meglio comprendere i loro dogmi. Indagando e ponderando su quanto di sua conoscenza, egli comprende che la crociata indetta da Shimrra (e sostenuta dal volere delle divinità, a detta sua) contro la galassia conosciuta non ha in realtà fondamento alcuno.
A tale rivelazione ne segue un’altra, ancora più devastante: la conoscenza dei Modellatori, il dono più importante fatto alla razza Vong dagli esseri superiori, è ormai esaurita, non essendoci più altro da creare; consapevole di ciò Shimmra ha ordinato in gran segreto la creazione di nuova conoscenza, che andrà presentata come ulteriori doni delle divinità.
Attento a nascondere le scoperte appena compiute, Nom Anor torna al cospetto del signore indiscusso del suo popolo, informandolo che la propria rete di spie conferma Ebaq 9 come il luogo dove i gemelli Solo si sono nascosti. Sicuro delle informazioni in suo possesso, egli mette sul tavolo la propria vita per confermare la sicurezza delle proprie fonti.
Accolto il suggerimento, Shimrra mobilita la flotta -assegnandone il comando a Tsavong Lah- in direzione del Nucleo Profondo.
Una volta giunti in prossimità di Ebaq 9, gli invasori extragalattici si trovano dinanzi una forza di egual misura costituita da un’unione di velivoli della Nuova Repubblica, dei Resti dell’Impero e di un’improbabile quanto variegata alleanza di contrabbandieri.
Temendo per l’incolumità della sorella, braccata sulla superficie di Ebaq 9 da Tsavong Lah e gli ultimi voxyn rimasti in vita, Jacen si precipita in direzione del planetoide in una missione apparentemente suicida.
Con la preoccupazione che un domani il ragazzo non possa compiere il suo destino, Vergere si sacrifica schiantandosi con un Ala-A sulla riserva d’aria di Ebaq 9, salvando così la vita ai Jedi e uccidendo a causa della depressurizzazione delle grotte sotterranee migliaia di soldati nemici.
Unico sopravvissuto dell’attacco suicidio della Fosh, Tsavong Lah tenta un ultimo, disperato assalto contro Jaina, Lowbacca e Tesar Sebatyne; nonostante il ferimento del Wookiee, Jaina riesce a tener testa al feroce avversario, terminando la sua esistenza conficcandogli la spada laser nella trachea.
Comprendendo come abbia tradito in maniera imperdonabile le aspettative del Signore Supremo, Nom Anor fugge nei bassifondi di quello che una volta era Coruscant.
Nello schieramento opposto della Nuova Repubblica, invece, si festeggia l’importantissima vittoria, con Cal Omas che riorganizza il governo sotto il nome di Alleanza Galattica.

Nom Anor nelle vesti della Praetorite Vong. Illustrazione di Franz Vohwinkel per il volume Galaxy of Intrigue.
Cosa mi è piaciuto
La spada dei Jedi
La cerimonia del ricevimento del cavalierato è forse il momento più importante di Destiny’s Way, dove i due Solo (nonostante fossero già stati nominati tali nella serie Giovani Cavalieri Jedi) e gli altri compagni distintisi nel corso della missione su Myrkr in Star by Star vedono finalmente terminata la loro esperienza come Padawan, per divenire membri a pieno titolo del Nuovo Ordine Jedi.
Per ciascuno di essi, in qualità di maestro principale dell’Ordine, Luke pronuncia un breve discorso nel quale elenca le virtù e i punti di forza di ciascuno dei presenti, affindando poi loro le appropriate, nuove vesti.
La procalamazione di Jaina risulta sicuramente la più interessante: la Forza parla attraverso un inconsapevole Luke, nominando la ragazza con l’epiteto “Sword of the Jedi”, un termine che troverà piena realizzazione solo più di un decennio dopo, nella serie di romanzi Legacy of the Force.
Il finale della cerimonia, con fanfara musicale e uscita di scena teatrale, rivela il perchè di tutto ciò: è stato sì imbastito come riconoscimento per i giovani Cavalieri, ma ha soprattutto lo scopo di realizzare uno “spettacolo” da trasmettere in tutta la galassia per ridare speranza agli oppressi e ai rifugiati.
La storia di Vergere
Uno degli indubbi meriti di Destiny’s Way è quello di -finalmente- fare un minimo di luce sull’ambigua aliena introdotta in Hero’s Trial di James Luceno. Vergere infatti narra a Jacen la sua storia di Cavaliere Jedi al servizio della Repubblica e di come sia entrata in contatto, cinque decadi prima, con gli invasori Yuuzhan Vong sul pianeta vivente Zonama Sekot (la sua scomparsa è difatti il motore della vicenda di Rogue Planet).
Desiderosa di apprendere di più sui misteriosi esseri extragalattici, la Fosh si unì volontariamente a loro, onde studiarli da vicino e comprendere la loro erratica natura, apparentemente esterna alla Forza.
Tornata tra le fila della Nuova Repubblica assieme al figlio di Han e Leia, Vergere ammette da subito la sua lealtà alla sola Repubblica e riempie di dubbi la mente del Maestro Jedi Luke, esattamente come fatto col nipote.
Verso la fine del romanzo, ella compie un gesto estremo per salvare la vita a Jacen e, secondo Luke, questo gesto sarebbe stato una sorta di segno di riavvicinamento al lato chiaro. Ma è questa la verità? O fa tutto parte di un piano più grande?

Cal Omas, quinto Capo di Stato della Nuova Repubblica e primo della Alleanza Galattica, eletto in Destiny’s Way. Illustrazione di Brian Rood per il The Essential Reader’s Companion.
Il Signore Supremo e il colpo di scena finale
Finalmente in Destiny’s Way arriva sulla scena il comandante indiscusso della razza Vong, con un ingresso in grande stile sul neoformato mondo Yuuzhan’tar. Accompagnato dal fidato Onimi, il suo giullare di corte appartenente alla casta dei Rinnegati, Shimrra può finalmente riversare il suo potere intimidatorio sui propri sottoposti.
Nonostante tema disperatamente l’ira del leader indiscusso della sua specie, Nom Anor, da esperto conoscitore di sotterfugi e manipolazioni, comprende che qualcosa non torna in quella che viene descritta come la volontà delle divinità proveniente dalle labbra di Shimrra.
Decidendo di indagare conto proprio, egli non solo scopre una terribile verità sulla conoscenza della casta dei Modellatori, ma anche che il Signore Supremo potrebbe non essere quello che appare.
Cosa non mi è piaciuto
La rappresentazione di alcuni momenti e personaggi
Nonostante l’autore sia riuscito a proporre un’opera che scorre tutto sommato in maniera scorrevole, risulta difficile soprassedere su alcune scelte stilistiche di Destiny’s Way, inerenti a delle situazioni che avrebbero richiesto un differente tono.
Risulta necessario premettere come, nel corso di tutta la narrazione, i personaggi (sia i protagonisti storici che gli Yuuzhan Vong) vengono descritti in situazioni e dialoghi dal tono decisamente troppo leggero rispetto a quanto visto nelle tredici pubblicazioni precedenti.
Quasi imbarazzante uno specifico siparietto durante la prima riunione del nuovo Consiglio Jedi, dove Kyp Durron con un intervento ironico rompe la magia e la drammaticità dell’evento che dovrebbe rappresentare la ripartenza dell’Ordine Jedi.
Senza per questo dimenticare lo schieramento opposto: la decisione di far provare prurito e irritazione cutanea al Supreme Overlord rende sì chiaro come il sabotaggio del World Brain da parte di Jacen abbia sortito il suo effetto, ma ridicolizza involontariamente il personaggio.
Anche la fine di Tsavong Lah, praticamente il villain più concreto della serie da oltre dieci romanzi, si rivela fortemente anticlimatica; tale personaggio avrebbe indubbiamente meritato un’altra conclusione per la sua storia.
Un tassello mancante
Tra i capitoli 21 e 22, a livello di timeline ufficiale Legends si colloca il racconto breve uscito in formato ebook Ylesia.
Sebbene non aggiunga molto alla storia narrando la liberazione dell’omonimo pianeta (già visto nel primo e terzo romanzo della Trilogia di Han Solo) dalla presenza della Peace Brigade, è un vero controsenso che non abbia trovato spazio tra le pagine dell’edizione recensita.
Più grave ancora risulta il fatto che, in formato cartaceo, Ylesia sia stato stampato dentro il primo romanzo della serie Dark Nest, la serie ambientata temporalmente dopo il The New Jedi Order. Inspiegabile.
Commento finale
Nonostante manchi della magnificenza di Traitor e della dinamicità della duologia Enemy Lines, Destiny’s Way riesce comunque a guadagnarsi la sufficienza.
Il ritorno di Jacen e Ackbar non riesce a dare il giusto brio ai capitoli incentrati sulla Nuova Repubblica, che risultanto addirittura stranianti dalla lettura, a causa del tono troppo leggero (e fuori contesto) di alcuni personaggi.
La situazione migliora un minimo per quanto concerne il fronte degli invasori extragalattici, in quanto vengono piantati i semi di quelli che potrebbero essere degli importanti stravolgimenti per la trama.
L’edizione recensita è sempre quella in copertina flessibile, leggera ed economica; la valutazione viene in questo caso penalizzata lievemente dall’assenza del racconto breve Ylesia, che si svolge nel corso della vicenda ma è stato stampato in un’altra pubblicazione.
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Libri precedenti:
– Vector Prime;
– Dark Tide I: Onslaught;
– Dark Tide II: Ruin;
– Agents of Chaos I: Hero’s Trial;
– Agents of Chaos II: Jedi Eclipse;
– Balance Point;
– Edge of Victory I: Conquest;
– Edge of Victory II: Rebirth;
– Star by Star;
– Dark Journey;
– Enemy Lines I: Rebel Dream;
– Enemy Lines II: Rebel Stand;
– Traitor.
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