[Recensione] LotF – Revelation

Summary
Confermando uno a uno tutti i punti di forza e di debolezza della serie, Revelation si rivela essere un romanzo sufficiente e nulla più.         Disattendendo diverse aspettative – trattandosi del penultimo capitolo – la vicenda risulta nettamente divisa in due, presentando la Seconda Guerra Civile da un lato e l’addestramento di Jaina Solo dall’altro. Proprio quest'ultimo elemento, congiuntamente alle eccessive digressioni sulla cultura mandaloriana, risulta il filone narrativo preminente all’interno del volume, eclissando notevolmente la vicenda principale. Il ritmo eccessivamente frammentato ravvisato in molteplici occasioni nel corso di Legacy of the Force rende la lettura di Revelation un’esperienza non fluida, rafforzando non pochi timori e incertezze in vista del finale. L’edizione fisica oggetto di recensione è il classico volume in copertina flessibile dal dimensionamento contenuto (mass market paperback). Consigliato solamente ai lettori della serie e agli appassionati delle vicende riguardanti il popolo mandaloriano.
Good
  • Governare col rispetto
  • Grandi ritorni e dolorosi addii
Bad
  • Ritmo altalenante
  • La sotto trama mandaloriana
6.4
Sufficiente
Storia - 6.5
Scrittura - 6.5
Edizione - 7
Sensazioni - 5.5

Legacy of the Force 8 di 9

Penultimo capitolo della serie ambientata quattro decenni dopo la Battaglia di Yavin, Revelation si propone di incanalare tutte le trame principali e secondarie della Seconda Guerra Civile Galattica verso il gran finale dell’opera successiva.
Come ormai da prassi, considerata la rotazione degli autori, il presente volume è scritto da Karen Traviss (già vista all’opera con Bloodlines e Sacrifice, nonchè con la tetralogia Republic Commando) che restituisce una storia scritta con vocaboli e strutture di difficoltà intermedia-elevata, rendendo la lettura non particolarmente agevole per eventuali novizi.

Legacy of the Force Revelation Cover

  • Titolo: Star Wars: Legacy of the Force – Revelation
  • Data di uscita: 26 febbraio 2008
  • Autore: Karen Traviss
  • Edito da: Del Rey
  • Edizione: Copertina flessibile, 436 pagine
  • Prezzo: 12,33 € (Copertina flessibile – ACQUISTA QUI)

The Rebellion broke every law in the book, and killed many people, but citizens were ready to accept that because change was needed. Caedus was only doing the same thing, and yet he was vilified for it. He was wounded by the blindness around him. 
– Darth Caedus, pensiero

Sinossi

Consapevole del sempre maggior poterte del fratello gemello, Jaina Solo è alla ricerca qualsiasi possibile vantaggio che possa aiutarla a sconfiggere l’uomo ormai noto come Darth Caedus. La scelta ricade su Boba Fett, al quale chiede di essere addestrata nelle tecniche mandaloriane.
Il cacciatore di taglie accetta, convinto che la morte di Jacen per mano della sorella possa rappresentare il giusto contrappasso per l’uccisione di sua figlia Ailyn, avvenuta durante un interrogatorio condotto dal Sith.
Sotto la tutela di Fett, Jaina scopre una nuova sfaccettatura del Mandalore quando questi si riunisce con la moglie Sintas Vel, liberata dopo decenni di prigionia all’interno di una lastra di carbonite.
Vivendole in prima persona la Jedi apprende inoltre le usanze mandaloriane, iniziando a comprenderle. Contestualmente sviluppa anche un legame di amicizia e rispetto con Mirta Gev, la nipote di Fett.

Dall’altra parte della galassia, Darth Caedus prende Tahiri Veila come sua apprendista; manipolata astutamente con la promessa di metterla in contatto con il defunto Anakin Solo – il di lei amato caduto durante la guerra contro gli Yuuzhan Vong – attraverso una proiezione della Forza in grado di far rivivere eventi del passato, ella giura lealtà al suo nuovo maestro.
Il Signore dei Sith invia la ragazza come delegata dell’Alleanza Galattica presso il gran consiglio dei Resti dell’Impero, al fine di assicurarsi la piena obbedienza del Grand’Ammiraglio Pelleaon e dei suoi sottoposti. 
Osservando ormai da tempo le mosse di Darth Caedus, l’anziano Pelleaon comprende la pericolosità del giovane, rimanendo consapevole che a breve compirà un passo falso che potrebbe rivelarsi fatale.
Accettando di affiancare la flotta imperiale a quella dell’Alleanza Galattica nell’assedio a Fondor, il Grand’Ammiraglio opta di ricorrere a un asso nella manica, contattando un alleato di lungo corso.

Spoiler sulla vicenda

Jacen Solo ordina il via all’attacco nei confronti di Fondor, ma scopre che il governo planetario gode del sostegno di Luke e dell’Ordine, pronti a combattere a fianco dei difensori.
L’ultimo dei Jedi è stato avvisato dell’incombente aggressione niente meno che dalla massima carica dell’Alleanza Galattica, la Mon Calamari Cha Niathal. Stanca dei metodi impiegati da Jacen, lei e il Capitano dell’Anakin Solo Kral Nevil predispongono un piano per rimuovere dall’incarico il nuovo Signore dei Sith.

Opponendosi di assecondare l’ordine di bombardare Fondor per la propria condotta separatista, Cha revoca il suo sostegno a Jacen, allontanando dallo scenario di battaglia larga parte della flotta del governo centrale di Coruscant.
Riconoscendo il valore della Mon Cala e desideroso di assistere alla caduta di Jacen, Pelleaon ordina anch’egli la ritirata, spingendo Tahiri Veila a ferirlo mortalmente.
Poco prima di morire, il Grand’Ammiraglio invia una trasmissione cifrata al misterioso contatto. Improvvisamente, in quanto già pronta a intervenire qualora Pelleaon l’avesse richiesto, una task force di vascelli imperiali – i cosiddetti Maw Irregulars – e una scorta di mezzi Mandaloriani arrivano nell’orbita dei cantieri navali, guidata dall’Ammiraglio Natasi Daala.
I mecenari mandaloriani, con Jaina tra loro, salgono a bordo dell’ammiraglia di Pelleaon e, dietro ordine della stessa Daala, eliminano i Moff Imperiali macchiatisi di tradimento e ignavia.
Jaina e Mirta nel mentre cercano di catturare Tahiri, consapevoli del fatto che Caedus è in arrivo sulla nave per trarla in salvo. La Jedi e la mandaloriana falliscono nel loro tentativo, incapaci di fermare la fuggitiva.

Al ritorno su Mandalore, Jaina scopre con sua sorpresa che due tra i membri della comunità di guerrieri sono sensibili alla Forza. Uno di essi è Venku, figlio di Darman e Etain Tur-Mukan e l’altro è Bardan Jusik, un Jedi voltosi alla causa e al credo mandaloriano durante le Guerre dei Cloni.
Consapevole delle loro competenze, Jaina si addestra con loro onde padroneggiare movenze e strategie che le permettano di unire le proprie abilità nella Forza con le tecniche di combattimento mandaloriane.
Bardan, un curatore, utilizza i suoi poteri anche per aiutare Sintas Vel, che finalmente guadagna nuovamente la vista e le memorie del suo passato con Boba Fett.

[riduci]
Bastion Pellaeon

Pelleaon negli ultimi anni della sua carriera, al comando dei Resti dell’Impero su Bastion. Illustrazione di Chris Scalf per il The Essential Guide to Warfare.

Cosa mi è piaciuto

Questa è la mia gente

Nonostante Boba Fett sia un personaggio presente sin dai primi volumi della serie, è solamente con Revelation che lo si vede completamente immerso nel ruolo di Mand’alor, intento a rendere nuovamente la sua gente non solo una potenza militare, ma anche politica.
Hanno quindi notevole spazio le scene che lo vedono operare come leader, circondato da fedeli luogotenenti e da guerrieri che si fidano ciecamente del clone non modificato.
Congiuntamente a tali frangenti, in aggiunta, le dinamiche familiari presentano anch’esse un ruolo di primaria importanza: col recupero della moglie Kiffar Sintas Vel (congelata nella carbonite e non morta come creduto erroneamente), Boba si trova a fare i conti col proprio passato. A tal proposito è fondamentale recuperare la miniserie a fumetti Boba Fett è Morto, pubblicata in italiano da Panini Comics e nella collana Legends de La Gazzetta dello Sport.

Connessioni profonde

Come da felice tradizione nell’universo cartaceo lontano lontano, anche in Revelation non mancano i collegamenti ad altri romanzi e fumetti.
In aggiunta al già menzionato Boba Fett è Morto, va indubbiamente ricordata la Tetralogia Republic Commando, della quale vengono ripresentati alcuni volti noti decenni dopo gli eventi dei libri.
Tuttavia, a far da padrona, è la ripresentazione di uno dei personaggi più noti dell’Universo Espanso, antagonista di alcuni romanzi dell’era Bantam Spectra. La sua entrata in scena durante la Battaglia di Fondor rappresenta indubbiamente il momento più intenso del romanzo, portando addirittura con sé una delle vecchie glorie della Flotta Imperiale.

Spoiler identità del personaggio

Il ritorno è niente meno che l’Ammiraglio Daala, un tempo amante del Gran Moff Tarkin e antagonista della Trilogia dell’Accademia Jedi. E, no, non ha perso l’abitudine di punire con la morte, analogamente a quanto visto ne L’Arma Segreta, gli ufficiali imperiali colpevoli di tradimento. 

Accademia Jedi

[riduci]

“I’ve never seen you without the helmet.”
“Time was when I said this was my face.”
“Seen one Mando, seen them all.”
– Boba Fett, al misterioso alleato di Pelleaon

Cosa non mi è piaciuto

Conferme ulteriori

Giunti alla penultima curva risulta ormai lapalissiano come Legacy of the Force non sia stata in grado di mantenersi sui livelli di qualità di serie pubblicate in precedenza, prima tra tutte il The New Jedi Order.
Troppa discontinuità nella qualità della scrittura e trame secondarie tutt’altro che memorabili hanno restituito un progetto che – salvo miracoli nel conclusivo Invincible e come già ravvisato nelle recensioni dei capitoli antecedenti – non è stato in grado di spiccare il volo in maniera convinta e convincente, presentando un’identità fragile e prendendosi troppo tempo per raccontare la caduta di Jacen Solo.

Troppo mando

Nonostante gli apprezzabili collegamenti e richiami ad altre pubblicazioni, Revelation restituisce troppo spesso la sensazione che si tratti di una pubblicazione con al centro i mandaloriani e che, in modo paradossale, la Seconda Guerra Civile Galattica sia un mero evento sullo sfondo.
L’addestramento di Jaina viene reso in maniera pienamente convincente, tuttavia il focus sul passato di Boba Fett e le numerose digressioni sul pianeta e la società inficiano notevolmente il ritmo del romanzo. 
Tale sensazione risulta accentuata purtroppo dall’insieme degli elementi presentati al paragrafo di cui sopra, in quanto estendere la narrazione della trama secondaria in una serie di libri che soffre già a livello strutturale di eccessiva dilatazione è risultata una scelta non particolarmente riuscita.
Per quanto interessante, una simile mole di contenuti forse avrebbe meritato spazio in un romanzo dedicato.

“All Galactic Alliance vessels, Colonel Solo is relieved of duty.”
– Capo di Stato Cia Niathal

Jaina Solo nelle sue vesti Jedi, così come realizzata da Michael Sutfin per il The New Essential Guide to Characters.

Commento finale

Confermando uno a uno tutti i punti di forza e di debolezza della serie, Revelation si rivela essere un romanzo sufficiente e nulla più.        
Disattendendo diverse aspettative – trattandosi del penultimo capitolo – la vicenda risulta nettamente divisa in due, presentando la Seconda Guerra Civile da un lato e l’addestramento di Jaina Solo dall’altro.
Proprio quest’ultimo elemento, congiuntamente alle eccessive digressioni sulla cultura mandaloriana, risulta il filone narrativo preminente all’interno del volume, eclissando notevolmente la vicenda principale.
Il ritmo eccessivamente frammentato ravvisato in molteplici occasioni nel corso di Legacy of the Force rende la lettura di Revelation un’esperienza non fluida, rafforzando non pochi timori e incertezze in vista del finale.
L’edizione fisica oggetto di recensione è il classico volume in copertina flessibile dal dimensionamento contenuto (mass market paperback).
Consigliato solamente ai lettori della serie e agli appassionati delle vicende riguardanti il popolo mandaloriano.

Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto al romanzo Legacy of the Force – Revelation nel box. Vi ricordiamo che potete trovarci assieme ad altri appassionati anche su Telegram con il nostro canale ufficiale con offerte e news e la chat dedicata. Inoltre è ora attivo anche lo store con il merchandising ufficiale di Star Wars Libri & Comics.

Altre opere:
– Betrayal;
– Bloodlines;
– Tempest;
– Exile;
– Sacrifice;
– Inferno,
Fury.

Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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