La Trilogia dell’Accademia Jedi è il nome con cui viene identificata la trilogia di romanzi composti da Sulle Orme dei Cavalieri Jedi, Il Discepolo del Lato Oscuro e I Campioni della Forza. Tali opere rappresentano l’esordio nel panorama di Star Wars dell’affermato scrittore di fantascienza Kevin J. Anderson, il quale diverrà poi un vero e proprio veterano dell’Universo Espanso, basti pensare alla serie Cronache degli Jedi, alcune raccolte della serie Tales from… (Mos Eisley Cantina, Bounty Hunters, Jabba’s Palace), L’Arma Segreta, The Illustrated Star Wars Universe e molti altri, nonché anche coautore di numerosi romanzi della saga di Dune.
I tre romanzi sono stati pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer tra il 1996 e il 1997 e fanno adesso parte del Legends. Le vicende si svolgono nell’11 ABY, perciò vanno ad inserirsi nell’arco temporale etichettato come “Nuova Repubblica (5-25 ABY)“.

- Titolo: Sulle Orme dei Cavalieri Jedi
- Data di uscita: 1996
- Autori: Kevin J. Anderson
- Edito da: Sperling & Kupfer
- Edizione: Copertina flessibile, 304 pagine
- Prezzo: 20,00€ ACQUISTA QUI

- Titolo: Il Discepolo del Lato Oscuro
- Data di uscita: 1996
- Autori: Kevin J. Anderson
- Edito da: Sperling & Kupfer
- Edizione: Copertina flessibile, 297 pagine
- Prezzo: 15,90€ ACQUISTA QUI

- Titolo: I Campioni della Forza
- Data di uscita: 1997
- Autori: Kevin J. Anderson
- Edito da: Sperling & Kupfer
- Edizione: Copertina flessibile, 271 pagine
- Prezzo: 20,00€ ACQUISTA QUI
Trilogia dell’Accademia Jedi – Trama
Attenzione, nelle seguenti sinossi sono presenti SPOILER sulle vicende dei tre romanzi!
11 ABY – Mentre si stanno recando a bordo del Millennium Falcon in missione diplomatica su Kessel come emissari della Nuova Repubblica, Han Solo e Chewbecca vengono attaccati e imprigionati nelle profonde miniere di glitterstim dalle forze del paranoico amministratore Moruth Doole. Doole infatti ha ottenuto il controllo del pianeta minerario e delle sue strutture carcerarie dopo la caduta dell’Impero Galattico e teme che il nuovo governo possa prendere possesso delle sue operazioni. Egli inoltre ha ancora dei conti aperti con Han dai tempi della sua carriera da contrabbandiere: fu Doole infatti a fare la soffiata agli imperiali che costrinse Han a liberarsi del carico di spezie di Jabba, fatto che costò a Doole l’occhio sinistro come ritorsione da parte dell’Hutt.
Su Coruscant intanto, Luke Skywalker riceve il permesso governativo da Mon Mothma e le risorse per cercare qualsiasi individuo sensibile alla Forza che potrebbe trovarsi sparso per la galassia, nella speranza di fondare una nuova Accademia Jedi, sebbene con ritrosia e timore da parte di qualche senatore, memore degli effetti del Lato Oscuro.
Le sue ricerche, con l’aiuto anche delle analisi degli archivi imperiali da parte di C-3PO e R2-D2, lo portano a reclutare Gantoris sul devastato mondo di Eol Sha e Streen sul gassoso Bespin. Pure Lando Calrissian, dopo aver perso tutti i suoi possedimenti a Sabacc, offre il suo aiuto nella ricerca e la sua pista, benché si riveli un insuccesso, lo porta di nuovo ad un inaspettato e notevole guadagno finanziario.
Nel frattempo Leia Organa Solo cerca di bilanciare i suoi doveri di governo con il ritorno, dopo due anni di isolamento protettivo, dei suoi due figli più grandi, i bambini Jaina e Jacen, dal nascondiglio sul pianeta segreto di Anoth, del quale, per motivi di sicurezza (dopo gli eventi della Trilogia di Thrawn e Il Lato Oscuro della Forza), solo Luke, l’ammiraglio Ackbar e la balia Winter conoscono le coordinate. La scomparsa del marito però diventa angosciosa per Leia, la quale percepisce sia accaduto qualcosa di grave e chiede perciò al fratello e a Lando di recarsi su Kessel per indagare sul viscido amministratore Doole.
Durante la dura prigionia, Han e Chewie fanno amicizia con Kyp Durron, giovane schiavo sensibile alla Forza che li aiuta a fuggire dalle oscure grotte popolate dai ragni della spezia, dalla cui ragnatela si ricava la potente droga del glitterstim. In fuga da Kessel a bordo di una navetta imperiale rubata, Kyp usa la Forza, i cui rudimenti aveva appreso da un’altra prigioniera Vima-da-Boda (Il Lato Oscuro della Forza,La Vendetta dell’Imperatore), per navigare indenni attraverso il mortale labirinto di buchi neri che circonda il pianeta, ma il trio finisce per imbattersi nella Base del Maw, una struttura di ricerca militare imperiale segreta sotto il comando dell’Ammiraglio Daala.
Tale installazione, presidiata da quattro Star Destroyer – Gorgon, Hydra, Basilisk, Manticore – e un prototipo di Morte Nera, era rimasta isolata dal resto della galassia per undici anni (e quindi del tutto ignara del fato dell’Impero), in attesa degli ordini del Gran Moff Tarkin di schierare lo sperimentale Disintegratore Stellare, un’arma ancor più devastante sia della Morte Nera che del Devastatore di Mondi. Si tratta infatti di una piccola nave protetta da un’armatura quantico-cristallina quasi indistruttibile e armata di siluri di risonanza in grado di innescare una supernova se sparati verso una stella, spazzando via così interi sistemi stellari.

Schema tecnico del Disintegratore Stellare (The Essential Guide to Weapons and Technology)
Di nuovo prigioniero, Han riesce a convincere Qwi Xux, brillante ma ingenua scienziata, progettista del Disintegratore Stellare oltre che delle superarmi precedenti, che le sue creazioni non erano state usate dall’Impero per scopi industriali innovativi come lei credeva ma per portare morte e distruzione. Scioccata da questa rivelazione, Qwi cerca di redimere il suo lavoro liberando i prigionieri e aiutandoli a fuggire proprio a bordo del Disintegratore Stellare, in modo da non lasciarlo nelle mani dell’Ammiraglio Daala.
Ella infatti, venuta a conoscenza dell’attuale stato della galassia, è ormai consapevole di disporre sotto il suo comando della flotta più potente fra i reduci dell’Impero ed è pronta ad attaccare la Nuova Repubblica per vendicare Tarkin, di cui era stata l’amante e protetta.
“Ci dica da dove viene”, aveva ordinato Daala. “L’Alleanza Ribelle è stata schiacciata? Che cosa ne è dell’Impero?”
[…]
“L’Impero è finito!” aveva gridato Solo, con gli occhi fuori dalle orbite. “L’Imperatore è morto. É saltato in aria insieme con la seconda Morte Nera.”
Daala e Kratas lo avevano guardato, improvvisamente stupiti. “La seconda Morte Nera? Si spieghi meglio.”
Dopo aver distrutto l’Hydra letteralmente passandoci attraverso grazie alla corazza del Disintegratore Stellare, i fuggitivi con l’aiuto delle capacità latenti di Kyp si gettano di nuovo in fuga tra i buchi neri braccati dagli altri Star Destroyer di Daala. Appena usciti dal Maw si imbattono nel Millenium Falcon pilotato da Luke e Lando, a loro volta in fuga dalla flotta di difesa di Moruth Doole. Nel marasma che ne consegue, il Falcon e il Disintegratore Stellare riescono a dileguarsi, lasciando le riemerse forze imperiali a scontrarsi con le navi inseguitrici di Kessel, credute erroneamente da Daala parte della Nuova Repubblica.
Tornati i nostri eroi su Coruscant, diviene evidente che la Nuova Repubblica abbia urgente necessità di rifondare l’Ordine dei Jedi, per dotarsi di una forza che vada oltre la mera potenza militare, per fronteggiare la nuova minaccia imperiale dell’Ammiraglio Daala e mantenere l’ordine nella galassia. Leia e Mon Mothma scelgono perciò Yavin 4, vecchia base del quartier generale della Ribellione, come luogo per la nuova Accademia di Luke, il quale, riscontrato l’enorme potenziale nella Forza di Kyp Durron, invita il giovane ad unirsi alla formazione futura di allievi.
Luke ha iniziato la sua opera di rifondazione dell’Ordine dei Jedi su Yavin 4 con i primi allievi: oltre a Gantoris e Streen, e in attesa che si unisca il promettente Kyp Durron, i discepoli sono già dodici, tra i quali spiccano Kirana Ti (Un Amore per la Principessa), Dorsk 81, Kam Solusar (La Vendetta dell’Imperatore) e Tionne (autrice in-universe di Jedi vs. Sith: The Essential Guide to the Force). A loro si uniranno in un secondo momento Cilghal e per breve tempo Mara Jade.
Nel frattempo la Nuova Repubblica subisce una serie di tragedie e battute d’arresto. Mon Mothma si ammala di una misteriosa malattia e, a causa del deperimento fisico, incarica Leia di servire al suo posto come Capo di Stato. L’ammiraglio Ackbar, durante una visita diplomatica sul pianeta Vortex, subisce un inspiegabile guasto meccanico al suo caccia Ala-B modificato, che si schianta sulla Cattedrale dei Venti (una delle Venti Meraviglie della Galassia, secondo il The Essential Atlas) causando la morte di centinaia di innocenti nel disastro. Inconsolabile, Ackbar si incolpa dell’incidente e rassegna le dimissioni ritirandosi in disgrazia sul pianeta natale. L’ammiraglio Daala, uscita con la sua flotta dall’isolamento del Maw, inizia una una campagna vendicativa di guerriglia contro la Nuova Repubblica, attaccando l’inerme Dantooine.
Kratas sgranò gli occhi, ma Daala scosse la testa, facendo ondeggiare le lunghe chiome ramate. “No, comandante, non ho intenzione di assumere il comando di ciò che resta dell’Impero. Non è mia ambizione e lascerò ben volentieri la carica a qualche dittatore. Io voglio solo vendicarmi, seminare panico e distruzione. Non chiedo altro.”

Luke con alcuni dei primi allievi dell’Accademia (The New Essential Chronology)
La pace e l’armonia iniziali del Jedi Praxeum vengono turbate dal risvegliarsi di un’oscura presenza all’interno dei templi Massassi: si tratta del millenario spirito di Exar Kun, Signore Oscuro dei Sith ai tempi della Vecchia Repubblica.
Il primo a farne le spese è Gantoris, che, manipolato da Kun, prima sfida apertamente il maestro per poi venire letteralmente polverizzato nel momento in cui tenta di resistere all’influenza malvagia. L’altra vittima designata poi sarà Kyp Durron, che si unisce all’accademia dopo aver fatto precipitare il Disintegratore Stellare nel gigante gassoso di Yavin, per il volere della Nuova Repubblica e per impedire che nessuno ne faccia uso. Il giovane dimostra subito di essere il discepolo più talentuoso e lo spirito di Exar Kun inizia a sedurre la sua fame di sapere e desiderio di rivalsa verso l’Impero per portarlo in contrasto con Luke, il quale nel frattempo sta mettendo in discussione i suoi metodi di insegnamento divenendo sempre più indeciso per paura del fallimento.
Quando Exar Kun si voltò a guardarlo in faccia, lasciando in pace Dorsk 81, Kyp allargò le braccia in segno di accettazione. “Insegnami le vie degli antichi Sith.” Poi deglutì e con uno sforzo immane cercò di assumere un tono deciso, perché stava per formulare la richiesta che gli stava più a cuore. “Insegnami a usare poteri nuovi, così che io possa distruggere l’Impero una volta per tutte.”
Su Carida invece, l’ambasciatore lealista imperiale Furgan, la mente dietro all’avvelenamento di Mon Mothma e all’incidente su Vortex, grazie al controllo mentale sul collaboratore di Ackbar Terpfen, viene a scoprire le coordinate del pianeta Anoth, usato per nascondiglio segreto dei figli di Leia. Inizia così a preparare la sua missione di impossessarsi del piccolo Anakin Solo con lo scopo di manipolarlo e porlo a capo dell’Impero come nipote di Vader.
Nel mentre la guerriglia di Daala si sposta verso obiettivi più importanti e va a colpire il pianeta natale di Ackbar, il quale, nonostante le perdite per il suo popolo, riesce a respingere l’attacco causando anche l’abbattimento dello Star Destroyer Manticore con una manovra kamikaze.
Ormai corrotto dalle bugie di Exar Kun sui Jedi e convinto che Luke sia un debole codardo perché non usa i suoi poteri a favore della Nuova Repubblica, Kyp abbandona l’accademia a bordo della nave di Mara Jade e si fregia del titolo di Signore Oscuro dei Sith, convinto di poter eradicare da solo i rimasugli imperiali e salvare il fratello Zeth, anch’esso imprigionato da bambino dall’Impero su Carida.
Per prima cosa Kyp rintraccia l’ex scienziata imperiale Qwi Xux, che nel frattempo si stava innamorando di Wedge, divenuto la sua guardia del corpo, e ne cancella la memoria con l’intento di impedire che vengano mai più progettate altre armi di distruzione di massa. Fa ritorno poi su Yavin 4, dove, abbandonandosi completamente a Exar Kun, fa riemergere con la Forza il Disintegratore Stellare dai gas di Yavin per scatenarlo poi contro Daala e gli altri mondi ancora fedeli all’Impero. In un ultimo disperato confronto con Luke sul tetto del tempio, Kyp rifugge gli appelli a tornare sul cammino della Luce e con l’aiuto dell’antico Signore dei Sith, scatena i poteri oscuri imprigionati nel tempio Massassi e strappa l’anima del vecchio mentore Jedi dal suo corpo, mandandolo in coma. Ormai senza freni, Kyp inizia la personale crociata contro l’Impero e distrugge la Nebulosa Calderone, dove Daala stava preparando la flotta per un attacco decisivo su Coruscant.
“Che cosa gli è successo?” chiese Dorsk 81 molto allarmato.
“È vivo?” domandò Streen. “Non sento i suoi pensieri.”
Cilghal continuò a cercare e scosse la testa verde e arancione. “Respira e sento il cuore battere, anche se debolmente, ma è come se non ci fosse più. Quando lo sondo attraverso la Forza, sento solo un grande vuoto…”
Si voltò verso i compagni con gli occhi colmi di tristezza. “È come se ci avesse lasciato.”
“Che cosa possiamo fare?” domandò Kirana Ti.
Cilghal, che teneva Luke esanime fra le braccia e sbatteva i grandi occhi da Mon Calamari, per un attimo non riuscì a rispondere.
“Siamo rimasti soli”, disse alla fine.
Dopo aver distrutto la Nebulosa Calderone, Kyp Durron, sempre sotto l’influenza dell’antico Sith Exar Kun, dirige il Disintegratore Stellare verso l’Accademia Imperiale di Carida, minacciando l’ambasciatore Furgan di vaporizzare il sistema solare se non avesse fornito informazioni su suo fratello Zeth, coscritto dall’Impero quando era bambino. Furgan, desiderando di impossessarsi dell’arma sperimentale, fornisce a Kyp prove falsificate sulla morte del fratello, in modo da distrarlo mentre un gruppo di caccia TIE tenta l’attacco. Di tutta risposta, Kyp spara un siluro di risonanza nel sole di Carida, innescando la reazione a catena che porterà alla distruzione del sistema solare. Furgan allora ordina l’evacuazione del pianeta, dando priorità in base al grado, e fugge a bordo della Vendetta diretto verso Anoth, mentre Dauren, un umile luogotenente conscio di aver poche possibilità di fuggire, riesce a localizzare Zeth, in realtà vivo tra i ranghi di assaltatore, e insieme contattano Kyp Durron per implorare di salvarli. Purtroppo l’esplosione della supernova impedisce il salvataggio e Kyp, disperato per aver causato la morte del fratello, precipita ancor più nel Lato Oscuro della Forza.

Kyp Durron, deviato dall’influenza di Exar Kun, porta distruzione nel sistema imperiale di Carida a bordo del Disintegratore Stellare ( Jedi vs. Sith: The Essential Guide to the Force. )
Il disturbo nella Forza causato dalla distruzione di Carida viene avvertito da Leia e dagli studenti al Jedi Praxeum su Yavin 4 ed è talmente intenso da provocare il ritorno dello spirito di Luke dall’oblio in cui i poteri oscuri di Exar Kun lo avevano imprigionato. Tuttavia nessuno, tranne i gemelli Jacen e Jaina, può vederlo né percepirlo, mentre il suo corpo fisico giace ancora in coma.
L’ultima cosa che ricordava erano i tentacoli di Forza oscura che lo avvolgevano come serpi. Evocate da Exar Kun e dal suo discepolo perduto Kyp Durron, le serpi dei Sith l’avevano stritolato senza che riuscisse a difendersi. Aveva cercato la spada laser, ma invano.
Era precipitato in un pozzo senza fondo, più profondo dei buchi neri del Maw. Non sapeva per quanto tempo fosse rimasto così, ricordava soltanto un senso di vuoto, di gelo… Poi qualcosa l’aveva riscosso.
Approfittando del fatto che l’ammiraglio Daala non fosse più a presidiarla, la Nuova Repubblica invia una task force guidata da Chewbecca, Wedge e Qwi Xux per catturare l’installazione di ricerca imperiale del Maw, sequestrarne i progetti e liberare i prigionieri wookiee lì rinchiusi. L’operazione ha successo, ma il responsabile della stazione Tol Sivron e la maggior parte del personale scientifico riescono a fuggire a bordo del prototipo della Morte Nera.
Su Coruscant, Lando Calrissian, intenzionato a ributtarsi negli affari, firma con l’Unione dei Contrabbandieri capitanata da Mara Jade una joint venture per sfruttare le miniere di Kessel e il commercio di glitterstim. Sprovvisto di nave, Lando è costretto a elemosinare un passaggio ad Han, che con il Millennium Falcon parte alla ricerca di Kyp, consapevole di essere per lui ormai una figura paterna e quindi l’unico in grado di farlo tornare in sé e fermare la sua crociata. Han rintraccia il Disintegratore Stellare nei Sistemi Centrali, dove altri obiettivi imperiali erano appena stati colpiti, ma il tentativo di parlare con Kyp non ha alcun effetto, tant’è che il ragazzo, ormai corrotto dal Lato Oscuro, minaccia di sparare un siluro di risonanza proprio contro il Falcon.
Su Yavin 4 intanto, lo spirito di Exar Kun agisce per attaccare il corpo inerme di Luke, prima possedendo Streen e poi inviando oscure creature alate, ma in entrambi i casi gli allievi del Praxeum, con l’aiuto dei gemelli Jacen e Jaina, riescono a sventare la minaccia appena in tempo. Con uno sforzo collettivo, e con il supporto anche degli spiriti di Vodo-Siosk Baas (vecchio maestro di Exar Kun) e di Luke stesso, gli allievi dell’Accademia riescono infine a scacciare per sempre la presenza dell’antico Signore dei Sith. Luke torna così nel suo corpo, mentre Kyp Durron, ormai libero dall’influenza malvagia, si arrende e si consegna ad Han.

Guidato dallo spirito dello zio, il piccolo Jacen ne difende il corpo dall’attacco di creature oscure richiamate da Exar Kun (The Essential Reader’s Companion)
Nel frattempo, venuto meno il controllo mentale che Furgan aveva su di lui con la distruzione di Carida, Terpfen confessa a Leia il tradimento e rivela che suo figlio Anakin sta per essere rapito proprio da Furgan. Recuperato Ackbar, l’unico in grado di rintracciare il pianeta nascondiglio, il trio si dirige su Anoth con una corazzata della Nuova Repubblica, dove Furgan e i suoi erano già sbarcati con i camminatori Spider MT-AT. La maggior parte delle forze imperiali viene annientata ma, nonostante l’eroica difesa di Winter e degli innumerevoli sistemi di difesa, tra cui il droide semiorganico ODA (Organismo di Difesa contro gli Abusivi), Furgan riesce comunque a fuggire con Anakin. Terpfen però lo intercetta, salva il bambino e, in uno scontro tra camminatori MT-AT, provoca la morte dell’ambasciatore imperiale. Fermato da Ackbar prima che commettesse suicidio per il rimorso del tradimento, Terpfen svela poi che Mon Mothma era stata avvelenata da Furgan con microscopici nano-distruttori ad azione lenta.
Su Coruscant, la Nuova Repubblica lascia che a giudicare Kyp Durron e le sue azioni sia il suo maestro Jedi Luke, il quale riabbraccia il giovane discepolo tra i suoi ranghi, dopo averlo sottoposto ad una prova analoga a quella da lui affrontata su Dagobah: Kyp riesce infatti a venire a patti con la morte del fratello e, liberatosi definitivamente dall’influenza del Lato Oscuro, vuole fermamente divenire un Jedi.
Lando viene accompagnato da Han su Kessel, dove insieme a Mara Jade e all’Unione dei Contrabbandieri si appresta a prendere possesso delle operazioni minerarie e liberare la struttura da Moruth Doole, il quale fugge nelle gallerie dove viene ucciso dai ragni della spezia. I loro problemi però peggiorano quando fa il suo ingresso in orbita il prototipo della Morte Nera, che, sotto il comando di Tol Sivron, collauda il super laser distruggendo la luna del pianeta. Attaccata dai mercantili dei contrabbandieri, il prototipo sfugge di nuovo nel Maw, con il Millennium Falcon di Han, Lando e Mara agganciato a bordo.
Nel Maw intanto fa la sua comparsa il malconcio Star Destroyer Gorgon, capitanato dalla rediviva Daala, sfuggita per un pelo alla distruzione della Nebulosa Calderone e intenzionata a riprendere la Base oppure a distruggerla per non lasciarla in mano alla Nuova Repubblica. Nasce perciò una tremenda battaglia, alla quale si uniscono il prototipo di Morte Nera di Tol Sivron (danneggiata internamente da Lando e Mara) e il Disintegratore Stellare, guidato da Kyp Durron, diretto al Maw per obliare per sempre la superarma in uno dei buchi neri. Tol Sivron non collabora con Daala, che riesce comunque a fare backup dei dati della struttura e a distruggerla prima di saltare nell’iperspazio, ma si fa distrarre dal Disintegratore Stellare e lo segue con la Morte Nera troppo vicino a un buco nero. Entrambe le superarmi vengono perciò risucchiate e solo Kyp si salva a bordo di una capsula messaggi recuperata dal raggio traente del Millennium Falcon.
Cessata la minaccia di Exar Kun e delle superarmi della Base del Maw e scomparsa, almeno in apparenza, l’ammiraglio Daala, la Nuova Repubblica si gode un attimo di meritata pace. Leia mantiene il ruolo di Capo di Stato, nonostante la guarigione di Mon Mothma grazie alle cure di Cilghal, e partecipa con gli altri eroi alla riapertura della Cattedrale dei Venti su Vortex. Lando e Mara inaugurano i rispettivi affari su Kessel mentre Kyp Durron torna su Yavin 4 per continuare il suo addestramento con Luke, sempre più fiero della squadra di allievi della sua Accademia, divenuti ormai veri e propri Cavalieri Jedi.
Luke raccolse i Cavalieri Jedi attorno a sé e percepì che i loro poteri, uniti, si rafforzavano. Erano diventati una squadra, non erano più individui con poteri e doti istintivi che non sapevano usare.
Erano tutti sulla piattaforma di osservazione e guardavano verso il sole, che stava per spuntare. Luke cercava le parole per esprimere il proprio orgoglio e le grandi aspettative che aveva.
“Siete i nuovi Cavalieri Jedi”, disse alzando le mani come per dare loro la benedizione. “Siete i primi membri del grande ordine che proteggerà la Nuova Repubblica. Siete i campioni della Forza.”

Gli allievi di Luke si oppongono allo spirito risorto di Exar Kun ( Jedi vs. Sith: The Essential Guide to the Force. )
I personaggi – I primi allievi di Luke

Gantoris
Leader dei coloni di Eol ShaPrimo allievo reclutato da Luke, cade sotto l'influenza dello spirito di Exar Kun per poi soccombere quando tenta di liberarsi.

Streen
Eremita di BespinCostantemente connesso ai pensieri e alle emozioni di chi lo circonda, accetta l'aiuto di Luke per riuscire a controllare il suo potere.

Kyp Durron
Giovane schiavo fuggito da KesselCorrotto dallo spirito di Exar Kun, scatena distruzione contro obiettivi imperiali prima di essere riammesso nell'Accademia per redimersi.

Kirana Ti
Strega di DathomirSeparatasi dal Clan della Montagna Canora e dalle compagne guerriere cavalcatrici di Rancor, segue Luke per apprendere le vie della Forza.

Dorsk 81
Clone umanoideOttantunesima reincarnazione degli stessi attributi genetici del nucleo familiare Dorsk, con l'eccezione di essere sensibile alla Forza.

Kam Solusar
Ex Jedi OscuroFiglio di un Jedi assassinato da Vader, aveva ceduto al Lato Oscuro della Forza prima di essere riportato alla Luce da Luke.

Tionne
MenestrellaDai poteri limitati, si dedica allo studio della storia dei Jedi, che racconta agli altri studenti attraverso numerose ballate.

Mara Jade
Contrabbandiera ed ex Mano dell'ImperatoreLascia l'Accademia solo dopo pochi giorni esservi approdata, per le responsabilità come leader dell'Alleanza dei Contrabbandieri.

Cilghal
Ambasciatrice Mon CalamariUtilizza la Forza soprattutto come guaritrice e per predire il prossimo futuro.
N.B.: Nei libri della Trilogia dell’Accademia Jedi vengono presentati solamente alcuni dei primi allievi di Luke mentre altri vengono lasciati indefiniti, permettendo l’incastro all’interno del Jedi Praxeum di altri personaggi in altre opere o guide successive durante gli stessi eventi: ne sono un esempio Corran Horn (sotto il nome di Keiran Halcyon) e Brakiss in Io, Jedi (dove anche Mara Jade ha più spazio e contribuisce insieme a Corran Horn ad indebolire lo spirito di Exar Kun), così come Kyle Katarn.
I personaggi – Gli antagonisti

Moruth Doole
Amministratore di KesselDopo la caduta dell'Impero ottiene il controllo delle miniere di glitterstim, di cui è assuefatto.

Ammiraglio Daala
Capo della Base del MawRiemersa dall'isolamento del centro di ricerca segreto del Maw, intraprende una campagnia militare di vendetta contro la Nuova Repubblica.

Exar Kun
Signore Oscuro dei SithSopravvissuto sotto forma di spirito per millenni, influenza diversi allievi di Luke e tenta di uccidere il maestro Jedi mentre è in coma.

Furgan
Ambasciatore di CaridaLealista imperiale, avvelena Mon Mothma e fa cadere in disgrazia Ackbar, poi cerca di rapire il più giovane figlio di Leia, Anakin Solo.

Tol Sivron
Responsabile scientifico della Base del MawDalla natura estremamente burocratica, vive aderendo scrupolosamente alle procedure scritte nei manuali.
Cosa mi è piaciuto
Gli eroi classici
Kevin J. Anderson presenta nella Trilogia dell’Accademia Jedi i nostri eroi preferiti esattamente come ce li potremmo immaginare a questo punto della storia e della timeline. Abbiamo un Luke maestro Jedi positivo e speranzoso di riportare in vita l’Ordine Jedi, ma al tempo stesso consapevole della responsabilità e dei rischi del fallimento. Abbiamo una Leia che si barcamena tra i doveri in politica come Capo di Stato e quelli come madre di tre figli e moglie di Han, il quale anch’esso è divenuto un membro importante e rispettabile della Nuova Repubblica. Abbiamo un Lando nelle vesti di imprenditore ma sempre con il debole per il gioco d’azzardo e le belle donne. Chewbecca, gli stessi droidi R2-D2 e C-3PO, così come figure meno centrali tipo l’ammiraglio Ackbar, Mon Mothma o Wedge, sono tutti fedeli ai rispettivi personaggi.
É stato davvero bello accompagnare tutti questi nostri eroi nelle avventure dipanatesi in questi tre romanzi, dove nella vicenda corale ognuno gioca un ruolo e si ritaglia il giusto ed equilibrato spazio.
Sana linea comica
Ad accompagnare le seriose vicende che si sviluppano nel corso di tutta la Trilogia dell’Accademia Jedi sono presenti anche svariati momenti contraddistinti da una sana ironia, del tutto paragonabili alla smorzante linea comica che alleggeriva i toni della Trilogia Originale al cinema. Ne sono un esempio le avventure nei bassifondi di Coruscant dei gemelli Jacen e Jaina, che sfuggono ai loro improbabili baby-sitter Chewbecca e C-3PO, mettendoli nei guai con Leia. Oppure come non citare la stessa Leia, la quale, sfiancata dagli innumerevoli e noiosissimi incontri diplomatici che il suo ruolo politico richiede, arriva persino a rimpiangere con nostalgia la sua permanenza al palazzo di Jabba. Pure il burocratico personaggio di Tol Sivron, con la sua maniacale adesione alle procedure standardizzate nei manuali, riesce a strappare qualche sincero sorriso, soprattutto nel momento in cui lo scienziato Twi’lek non sa cosa come muoversi quando si trova ad affrontare situazioni non descritte affatto nei protocolli e convoca riunioni in situazioni improbabili per deliberare il da farsi.
L’aspetto più divertente di tutti è stato però assistere ai continui battibecchi tra Han e Lando riguardo il possesso del Millennium Falcon: nel corso dei romanzi i due arrivano infatti a giocarsi a Sabacc l’iconico mercantile corelliano almeno tre volte, sottraendosi il possesso a vicenda ad ogni partita. L’epilogo del confronto è ancora più spassoso, con Lando che vince l’agognato Falcon nella sfida decisiva, ma decide di regalarlo comunque all’amico Han per far colpo su Mara Jade (e ci riesce!).
Base segreta del Maw
L’idea di un centro di ricerca imperiale segreto voluto da Tarkin, rimasto isolato dal resto della galassia per decenni e quindi ignaro delle sorti della guerra tra Impero e Ribelli, è stata senza dubbio un’idea vincente, non solo all’interno della Trilogia dell’Accademia Jedi, ma anche per tutto il vecchio Universo Espanso. Kevin J. Anderson ha infatti potuto inserire armonicamente nella lore un’antagonista, l’ammiraglio Daala, un po’ atipica rispetto ai classici e abusati Signori della Guerra Imperiali, la quale risulterà poi un personaggio chiave per i Resti dell’Impero anche in opere successive (L’Arma Segreta, Legacy of the Force).
Il fatto poi che la base segreta del Maw sia piena zeppa di Star Destroyer, prototipi di Morte Nera e superarmi sperimentali, come il Disintegratore Stellare, non fa che rendere questa idea ancora più intrigante.

La distruzione del prototipo della Morte Nera durante la Battaglia del Maw (The New Essential Chronology)
Jedi Praxeum
Parliamoci chiaro, assistere alla rifondazione dell’Ordine dei Jedi da parte di Luke Skywalker è sempre stato uno dei sogni di molti di noi. Veder nascere l’Accademia, o Praxeum come Luke stesso preferisce definirla, partecipare alle lezioni e ascoltare gli insegnamenti del maestro Skywalker, sono un qualcosa che molti di noi hanno sempre desiderato.
Ecco, i romanzi della Trilogia dell’Accademia Jedi raffigurano tutto ciò in maniera degna del significato e della portata che eventi del genere hanno sulla mitologia di Star Wars.

Gli insegnamenti di Luke al Jedi Praxeum su Yavin 4.
In piedi accanto alla pedana, trovò la pace interiore che gli permetteva di parlare con voce ferma e risoluta. “Vi ho condotto qui per studiare e imparare, ma ho ancora molto da imparare io stesso. Tutti gli esseri viventi imparano finché hanno vita e chi smette di imparare muore prima degli altri.
“Forse il termine ‘accademia’ non è del tutto corretto. Sono disposto ad insegnarvi tutto quello che so, ma ascoltare me non basterà: ci sono molte cose che dovrete scoprire da soli e comunicare ai vostri compagni.
“Per questo propongo di usare piuttosto l’antica parola ‘praxeum‘, usata per la prima volta dallo studioso Jedi Karena, che implica l’apprendimento di concetti teorici nella pratica. Il nostro praxeum sarà una scuola per apprendere ed agire. I Jedi hanno grande profondità di pensiero, ma non perdono tempo in contemplazione. Quando è necessario agire, un Jedi sa prendere l’iniziativa.”
Exar Kun e Vecchia Repubblica
Grazie a Vodo-Siosk Baas, custode dell’Holocron a cui si appoggia Luke per le sue lezioni (apparso anche ne Il Lato Oscuro della Forza), e alle ballate sulla storia dei Jedi portate in scena dall’allieva Tionne, ai lettori viene offerto (almeno al momento dell’uscita in originale) uno dei primi quadri, se non il primo, sulla maestosa epoca della Vecchia Repubblica.
Nella Trilogia dell’Accademia Jedi infatti vengono introdotti personaggi e gettate le basi per eventi che troveranno la gloria e la consacrazione poi in altre opere come Le Cronache degli Jedi: il personaggio di Exar Kun e la sua storia prima come Jedi poi come Signore Oscuro dei Sith, nonché l’origine stessa dei templi Massassi, ne sono l’esempio più fulgido.
Alla luce di ciò, l’importanza di questi romanzi all’interno del vecchio Universo Espanso risulta ancora più evidente.

Tionne esegue la “Ballata di Nomi Sunrider“
Cosa non mi è piaciuto
Kyp Durron OP
Se tra le pagine del primo volume della Trilogia dell’Accademia Jedi il personaggio di Kyp Durron, insieme al suo tragico background e alle sue potenzialità, sono stati una piacevole scoperta, con l’evolversi degli altri due romanzi l’affezione verso il giovane sensibile alla Forza viene un po’ a calare. Questo accade perché forse la sua ascesa all’interno dell’Accademia Jedi avviene in modo troppo repentino, così come risulta troppo plateale la sua prevaricazione nei confronti di Luke, che dovrebbe essere all’apice come maestro Jedi: siamo d’accordo che il Signore Oscuro dei Sith Exar Kun abbia avuto un ruolo in tutto ciò però questo non giustifica Kyp dall’apparire così “overpowered“.
Poco giustificabile è inoltre la clemenza che il personaggio riceve una volta che torna sulla retta via. Anche in questo caso siamo d’accordo che Kyp fosse sotto l’influenza di Exar Kun e che comunque fosse mosso da “nobili” intenti, ovvero sconfiggere l’impero definitivamente e cercare di salvare il fratello, ma stragi planetarie rimangono comunque stragi planetarie: non si dovrebbe passar sopra a crimini del genere con così tanta leggerezza, sia da parte del governo della Nuova Repubblica, sia da parte del Jedi Praxeum di Luke, che lo riaccoglie tra i suoi allievi quasi come niente fosse.

Han riesce a convincere Kyp Durron ad arrendersi, dopo essersi liberato dal giogo di Exar Kun.
Ingenuità vintage
Quanto segue non è una vera e propria critica, quanto piuttosto un suggerimento per i lettori.
La Trilogia dell’Accademia Jedi è infatti un prodotto che ha visto la luce prima dell’uscita dei Prequel, quindi alcuni aspetti, soprattutto quelli legati alla natura della Forza, potrebbero risultare un pochino stranianti e ingenui rispetto a quello che sappiamo oggi. Per scoprire se un individuo è sensibile alla Forza non si parla infatti di conteggio di midichlorian ma di strumenti come i rivelatori di Forza, dispositivi dotati di spatole in grado di “leggere l’aura” dei potenziali Jedi, oppure di tecniche che consistono nel sondare la mente del candidato alla ricerca di un “nodo” e venire rimbalzati in modo più o meno intenso a seconda della sua possanza. Viene inoltre affermato il carattere ereditario della Forza, aspetto che è stato poi sdoganato.
Il consiglio è quello appunto di contestualizzare il periodo in cui i tre romanzi sono stati scritti, analogamente a quanto abbiamo applicato ad esempio alle opere Legends di Timothy Zahn con protagonista Thrawn per il discorso “cloni “.
Trilogia dell’Accademia Jedi – Conclusioni
Per quanto esposto, la Trilogia dell’Accademia Jedi risulta perciò una lettura interessante e piacevole, che mostra la rifondazione dell’Ordine dei Jedi da parte di Luke e una galassia sempre in fermento dove i nostri eroi preferiti vivono avventure dall’importante portata corale. Si tratta di romanzi imprescindibili dell’Universo Espanso, ora Legends, e quindi consigliati senza se e senza ma a tutti gli amanti dell’intera mitologia di Star Wars.
Conoscevate queste vicende? Volete saperne di più dell’Accademia Jedi di Luke Skywalker nel Legends? Diteci la vostra nei commenti!
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