[Recensione] LotF – Sacrifice

Summary
Giunti a metà del percorso del ciclo Legacy of the Force, Sacrifice rappresenta un valido capitolo nel quale la serie sembra finalmente incanalarsi nella direzione corretta. Riportando la politica al centro della scena come avvenuto solamente durante la Trilogia Originale, Karen Traviss restituisce una degna rappresentazione di Ben Skywalker e letteralmente sommerge il lettore con lore e cultura del popolo mandaloriano, raccontato tramite gli occhi di Boba Fett. Il ritmo non è mai troppo elevato, ma considerati i contenuti e la loro presentazione tale elemento non è da considerarsi come un punto a sfavore. Per quanto concerne gli elementi non pienamente riusciti si segnala l'ultimo atto nel suo complesso: troppo rapido e frettoloso nel suo dipanarsi, soprattutto nella sezione dedicata alla morte di uno dei personaggi storici dell'Universo Espanso. Il voto all'edizione viene inoltre lievemente rialzato per la presenza della novella Boba Fett – A Practical Man. Un netto passo in avanti rispetto alle due precedenti opere, che inizia a predisporre il terreno per molteplici elementi stuzzicanti che andranno affrontati nei capitoli a venire.
Good
  • Politica al centro di tutto
  • La storia finalmente sui giusti binari
  • Approfondimento della cultura mandaloriana
  • Le riflessioni di Ben Skywalker
Bad
  • Atto finale troppo frettoloso
  • La morte di uno dei volti noti dell'Universo Espanso
7.3
Discreto
Storia - 7
Scrittura - 7.5
Edizione - 7.5
Sensazioni - 7

Legacy of the Force 5 di 9

Quinto capitolo e giro di boa per la serie, Sacrifice è ambientato nel 40 ABY e ha inizio poco tempo dopo gli eventi di Exile; accantonando temporaneamente Han e Leia in fuga, il romanzo si concentra principalmente sugli eventi interni della politica di Coruscant come l’apparentemente inarrestabile ascesa di Jacen Solo al potere e il Consiglio dei Jedi sempre più messo in disparte nelle scelte che dovrebbero portare alla pace con i sistemi indipendentisti.
Alla penna si ritrova Karen Traviss, già autrice di Bloodlines, The Clone Wars – Le Vie della Forza  e della tetralogia Republic Commando. Lo stile di scrittura e i vocaboli impiegati dalla scrittrice britannica risultano di difficoltà intermedio-alta, rendendo la lettura consigliata a coloro i quali abbiano già una solida esperienza con la lettura di opere in lingua originale.

Legacy of the Force Sacrifice Cover

  • Titolo: Star Wars: Legacy of the Force – Sacrifice
  • Data di uscita: 29 maggio 2007
  • Autore: Karen Traviss
  • Edito da: Del Rey
  • Edizione: Copertina flessibile, 367 pagine
  • Prezzo: 6,55 € (Copertina flessibile – ACQUISTA QUI)

Lekauf gave him a thumbs-up. “Your grandfather would have done the same, sir. Nice move.”
In these barracks, that was an honest compliment and not a warning of the temptations of the dark side. Jacen preferred the judgment of ordinary soldiers to the arcane philosophical debate of the Jedi Council.
– Ben Skywalker, riflessione 

Sinossi

Ritornato dalla sua missione su Ziost, Ben Skywalker consegna l’Amuleto di Kalara al cugino Jacen Solo. Da dietro le quinte, Lumiya appare fortemente interessata nella sfera di meditazione Sith dei tempi della Vecchia Repubblica scoperta dallo stesso Ben sul pianeta; consapevole dell’importanza di questo manufatto, Jacen decide di celarlo a bordo della sua nave ammiraglia.
All’interno della struttura di comando dell’Alleanza Galattica, il Capo di Stato Cal Omas, desideroso di vedere una rapida e pacifica conclusione del conflitto in corso, risulta sempre più consapevole delle tattiche aggressive condotte da Cha Niathal e da Jacen stesso, sia sui campi di battaglia che sul fronte politico interno.
Le notizie che Mandalore potrebbe essere sulla via del riarmo mettono l’Alleanza ulteriormente in allerta, in quanto il popolo guerriero sicuramente si alleerebbe con la Confederazione, considerato che l’attuale Mandalore – Boba Fett – è consapevole che sua figlia sia stata uccisa proprio da Jacen.

Spoiler sulla vicenda

Ritornato a casa, Ben evita di confrontarsi col padre su quanto avvenuto su Ziost. La madre Mara, preoccupata per il ragazzo, non sospetta che ad averlo messo in pericolo è stato un ordine diretto del nipote Jacen.
Intenzionata a seguire sino in fondo la pista che potrebbe condurre alla misteriosa Lumiya, Mara cerca anche un modo di mantenere il figlio al sicuro: a Ben viene pertanto donata una vibrolama all’interno del quale è nascosto un dispositivo tracciante dei tempi dell’Impero. 

Su Mandalore, Boba Fett continua la sua ricerca per contrastare il decadimento del proprio corpo. Lui e la nipote Mirta Gev si mettono la ricerca di un certo Jaing, un clone prototipo ARC veterano delle Guerre dei Cloni che è riuscito a vivere ben oltre quanto i suoi geni a invecchiamento accelerato avrebbero dovuto permettergli.
Sebbene Jaing inizialmente si rifiuti di consegnare campioni dei propri tessuti, egli cambia infine idea grazie a un mandaloriano chiamato Venku, figlio del clone commando Darman.
Venku, inoltre, conosce un mandaloriano con origini Kiffar che possiede la celebre abilità della psicometria, che permette di ricavare sensazioni e informazioni da oggetti inanimati. Affidando a questi un oggetto appartenuto alla madre di Mirta (e figlia di Boba), Mandalore scopre che un criminale chiamato Rezodar è in possesso di un blocco di carbonite con all’interno congelata Sintas Val, l’ex-moglie.
Avendola data per morta per anni, Boba è scioccato dalla rivelazione.

Nel frattempo Jacen, stazionato su Coruscant, viene a conoscenza del fatto che le truppe dell’Alleanza Galattica non vengono rifornite e sostenute in maniera continuativa. Per far fronte a tutte le difficoltà della macchina burocratica, il Jedi chiede supporto del droide legale HM-3 e – proprio grazie a quest’ultimo e alla sua conoscenza della materia – individua delle falle normative che dovutamente sfruttate gli permetterebbero non solo di ridurre enormemente i passaggi burocratici, ma addirittura assumere i pieni poteri dell’Alleanza in tempo di guerra.
Intenzionato a dare subito un’altra missione a Ben, Jacen lo incarica di assassinare il Primo Ministro di Corellia Dur Gejjen, al fine di dare una rapida conclusione al conflitto.
Il giovane Jedi pertanto si imbarca in una missione sotto copertura con gli agenti della GAG Jori Lekauf e Lon Shevu in direzione del pianeta Vulpter.
Gejjen nelle ultime settimane aveva predisposto un incontro segreto con Cal Omas al fine di trovare una mediazione tra i due schieramenti, con una delle richieste della parte corelliana che risulta essere l’eliminazione definitiva di Niathal e Jacen.
Non appena Ben apprende di questa proposta, egli vede la sua risolutezza consolidarsi, spazzando via tutti i dubbi. Dopo che Cal Omas lascia il luogo dell’incontro, il ragazzo uccide il Primo Ministro di Corellia con un colpo di fucile di precisione.
Rivelata la propria posizione, i tre membri del team d’assassinio vengono braccati dalle forze di sicurezza di Vulpter, con Lekauf che si suicida per far sembrare il tutto frutto di un solitario corelliano dissidente. Shevu e Ben riescono a lasciare il pianeta, con il Jedi che risulta profondamente turbato dalla morte del collega.
Il Capo di Stato dell’Alleanza, appena tornato su Corsucant, viene preso in custodia dalla GAG con l’accusa di tradimento e Jacen e Niathal assumono assieme il controllo del potere.

Mara Jade comprende da subito come il figlio sia coinvolto nella morte di Gejjen, in quanto la vibrolama trasmetteva da Vulpter al tempo del fatto; nonostante lei sia stata addestrata dalla più giovane età come assassina, non riesce a celare il senso di disagio.
Cercando ancora Lumiya nella sterminata ecumenopoli, Mara riesce a incrociare la lama con la Signora Oscura, ma viene messa temporaneamente fuori combattimento dalla sfera di meditazione Sith, che in precedenza era stata dotata di un radiofaro installato dalla stessa Mara.
Dopo essersi ripresa dallo scontro, all’ex-Mano dell’Imperatore viene fatta un’incredibile rivelazione da parte di Ben: egli ha infatti sentito Jacen dialogare tranquillamente con la stessa Lumiya, sospettando pertanto che il cugino sia attualmente sotto l’influenza della donna.
Decisa a indagare a fondo la questione, Mara affronta Jacen faccia a faccia, ma il cavaliere Jedi nega qualunque rapporto con la Signora Oscura.
Non credendo a quanto raccontatole, Mara si convince che Jacen debba essere fermato ad ogni costo, soprattutto per l’incolumità del figlio. Per contro, la zia diviene una minaccia sempre più grave per l’aspirante Signore dei Sith.

Consapevole che il viaggio per diventare ciò che è destinato ad essere sia ormai a un passo dal giungere alla sua conclusione, Jacen si reca sino al Consorzio di Hapes per far visita alla Regina Tenel Ka e alla figlia Allana, probabilmente per l’ultima volta.
Lumiya, consapevole anch’essa di come i tempi ormai siano maturi, segue segretamente il proprio protetto a bordo della sfera di meditazione Sith, attirando a sé Mara (grazie al radiofaro piazzato in precedenza) e Ben (grazie all’affinità col velivolo creatasi al momento del primo contatto).
Percependo la presenza della donna nel sistema come una minaccia per la propria erede, Jacen lascia velocemente Hapes per attirare su di sé l’attenzione.
Giunto su Kavan, però, la sua strada viene incrociata da Mara Jade, mentre altrove Ben convince la sfera ad atterrare per affrontare colei che starebbe controllando mentalmente il cugino.
Nel furente duello che scaturisce tra zia e nipote, la prima comprende come ormai sia troppo tardi per trarre in salvo il proprio avversario, il quale ha ormai consapevolmente scelto il Lato Oscuro.
Utilizzando la Forza per distrarre Mara con una visione del figlio, Jacen trafigge la donna con un dardo avvelenato. La tossina agisce rapidamente e pone fine alla vita di Mara Jade Skywalker, la cui morte riecheggia nella Forza colpendo fortemente Luke e Ben.
Approfittando del tragico evento, Lumiya riesce a riprendere il controllo del velivolo e a fuggire.

Jacen raggiunge così un punto di svolta, una soglia critica per la sua trasformazione in un Signore Oscuro. Egli ha infine sacrificato una persona amata e distrutto definitivamente il legame di fiducia, rispetto e ammirazione che lo legava al giovane Ben.
Lumiya avverte questo tremito nella Forza e decide che un ultimo sacrificio è necessario per consolidare il futuro dei Sith. Ella, infatti, permette a un Luke furioso per la perdita di rintracciarla su Terephon, dove combattono ancora una volta.
Durante lo scontro, la Sith si assume interamente la colpa dell’omicidio; Luke – nuovamente pericolosamente vicino al Lato Oscuro – decapita la donna con la spada laser, ponendo definitivamente fine alla sua minaccia.
Tuttavia la vittoria risulta grama, in quanto il Gran Maestro dell’Ordine viene a sapere da Ben che non può essere stata Lumiya a uccidere la moglie, in quanto era in quel momento inseguita di nascosto dal ragazzo.
Jacen presenta le sue condoglianze per la morte di Mara, fingendo estraneità al fatto e suggerendo che potrebbe essere opera di un agente alleato di Lumiya rimasto sinora nell’ombra.

Il figlio di Han e Leia avverte sbloccarsi i suoi poteri del Lato Oscuro, inclusa una capacità mai avuta prima di comandare e coordinare le forze con una visione superiore dei campi di battaglia e del dispiegamento delle flotte, analogamente a come un tempo era capace il defunto Imperatore Palpatine.
Ormai completamente dedito al proprio futuro come Signore dei Sith, Jacen si insignisce del titolo di Darth Caedus.

[riduci]
Dark Nest Jacen Jaina Solo Luke Skywalker

Jacen e Jaina Solo assieme al Gran Maestro Luke Skywalker al tempo della Crisi della Colonia Oscura, cinque anni prima di Sacrifice. Illustrazione di Tsuyoshi Nagano per l’edizione giapponese del romanzo The Joiner King.

Cosa mi è piaciuto

Non c’è più civiltà, c’è solo la politica

Probabilmente l’elemento più caratteristico di Sacrifice è quello di riprendere a piene mani le sensazioni legate ai film della Trilogia Prequel, in particolare La Minaccia Fantasma: è la politica che domina la galassia, in guerra e in pace.
Analogamente a quanto visto più di recente a livello canonico in Bloodline, il potere è in mano a coloro i quali contano davvero in politica e Jacen, disposto a tutto per portare a termine il piano di Vergere e Lumiya, si trova costretto a ritagliarsi il suo spazio nelle alte sfere della capitale Coruscant, sconfinando dal suo ambito principale, ovvero quello militare.

Grazie all’ausilio della soffocante burocrazia che regola l’Alleanza Galattica e al supporto di un droide esperto in diritto, il figlio di Han e Leia imbastisce un vero e proprio colpo di stato silenzioso che gli permette di dettare finalmente le proprie regole, avvicinandosi alla sua visione di una galassia plasmata dal volere dei Sith.
Sebbene alcuni passaggi risultino quasi ingenui e affrettati, è interessante trovare uno dei protagonisti in un contesto non consueto. Lo è ancora di più assistere a come Jacen si destreggia nel pantano della politica e come si relazioni con la propria spalla, l’ambizioso ammiraglio Cha Niathal.
Il governo a due che viene istituito, infatti, apre a molteplici possibilità narrative e questo labile equilibrio sicuramente sarà al centro dei prossimi volumi della serie.

Novella aggiuntiva

A impreziosire lievemente l’edizione recensita in formato copertina flessibile tascabile, si ha l’inclusione del racconto sotto forma di novella Boba Fett – A Practical Man., scritto sempre dall’autrice britannica.
Ambientato poco tempo prima e in contemporanea di Vector Prime, la storia si concentra sul cacciatore di taglie e il primo incontro del suo popolo con la forza d’invasione Yuuzhan Vong, negli atti iniziali del conflitto che metterà a ferro e fuoco la galassia per oltre quattro anni.
Pubblicato per la prima volta nel 2006 solamente in formato e-book (tre anni dopo la conclusione dell’epopea con The Unifying Force), A Practical Man risulta quindi una gradita aggiunta, sebbene avrebbe avuto maggior senso inserirlo in qualche opera del The New Jedi Order, con la quale risulta direttamente collegata.

Boba Fett A Practical Man Legacy of The Force Sacrifice Cover

Cover per l’edizione digitale di Boba Fett – A Practical Man, realizzata da Steven D. Anderson.

La retta via

Giunti quasi al sesto capitolo (considerata l’alternanza Denning-Traviss-Allston) è ormai possibile avere la conferma di come l’autrice britannica viaggi su altri binari rispetto ai colleghi, almeno per quanto riguarda questo ciclo di romanzi.
Sacrifice e Bloodlines infatti si presentano, sinora, come le due storie migliori del lotto; ciò è dovuto non solo per gli spunti contenuti nelle loro pagine, ma anche perché – soprattutto la presente – dà vita a dei germogli in grado di stimolare genuina curiosità nel lettore per quello che avverrà e sul come si dipaneranno certe dinamiche, qua solamente accennate.

Il riscatto di Ben Skywalker

Nel capitolo precedente la figura del figlio di Luke e Mara Jade ne usciva in maniera alquanto confusa, soprattutto dopo la missione sul pianeta Ziost affidatagli da Jacen in persona. 
Fortunatamente le dinamiche hanno a ribaltarsi in Sacrifice, dove il ragazzo deve far fronte a scelte davvero mature e difficili, nel quale il lettore può indubbiamente immedesimarsi: il togliere una vita, l’amicizia, il cameratismo e la propria eredità di sangue risultano i punti focali delle sue riflessioni, mai banali o ridondanti. Il tutto viene poi elevato a un ulteriore piano di lettura per il personaggio nel momento in cui inizia a intravedere le crepe nel mare di menzogne in cui suo cugino, idolo e maestro lo ha immerso per diversi mesi.
Indubbiamente una delle migliori rappresentazioni psicologiche viste in un romanzo a marchio Star Wars.

Sometimes we fight on different sides. We’re scattered around the galaxy. We’re not even one species. But we know what we are and what we want, and that’s not going to change anytime soon.
– Boba Fett, riflessione sul popolo mandaloriano

Vulpter Legacy of the Force

Il pianeta Vulpter, nel quale Ben Skywalker sarà costretto a compiere una terribile azione. Illustrazione proveniente dal Star Wars Official Fact File.

Mando’ade

Anche dopo tanti anni dall’uscita delle sue opere, tra i principali meriti per i quali Karen Traviss viene ricordata è l’enorme contributo dato alla cultura mandaloriana, ben prima che l’argomento venisse affrontato nelle stagioni della serie televisiva animata The Clone Wars.
Sebbene i primi semi all’interno della serie fossero stati già gettati nel secondo volume Bloodlines, è con Sacrifice che lo specifico contesto viene portato a un livello superiore: tornato su Mandalore, Boba Fett prende le redini del popolo (molteplici i riferimenti al credo mandaloriano e al mantenere sempre l’elmo, analogamente a quanto visto in The Mandalorian), riarmando l’esercito e dando nuova speranza a coloro che lo seguono.

L’emersione di una possibile terza fazione nella Seconda Guerra Civile Galattica suggerisce una profonda modifica degli equilibri in gioco, soprattutto considerando che in Sacrifice il conflitto tra la Confederazione e l’Alleanza Galattica rimane molto in secondo piano.
Sono diversi gli aspetti della cultura, soprattutto legati alla vita quotidiana, che vengono testimoniati dal lettore tramite gli occhi di Boba Fett; nonostante i moltissimi termini ed espressioni in-universe, l’autrice compie un ottimo lavoro per permettere di cogliere sempre e comunque il senso del discorso.
Sotto trama promossa a pieni voti; assieme alla Tetralogia Republic Commando  Legacy of the Force rappresenta il modo migliore per immergersi pienamente nel credo di questo popolo.

Shannon McRandle Mara Jade Insider

Shannon McRandle nei panni della Mano dell’Imperatore per lo Star Wars Insider numero 47.

Cosa non mi è piaciuto

La morte di un personaggio storico dell’Universo Espanso

La presente opera viene ricordata anche perché tra le sue pagine è contenuta la morte di uno dei principali personaggi della timeline ormai definita Legends.
Come da tradizione all’interno della narrativa Star Wars dei tempi passati – basti ricordare il romanzo Star by Star del The New Jedi Order – l’episodio centrale di una serie di diversi romanzi deve presentare un evento di primaria importanza, con ricadute potenzialmente devastanti per protagonisti e comprimari.
A lasciare un retrogusto non propriamente dolce è però la gestione di questa dipartita, non propriamente ottimale per un personaggio così rilevante. Sebbene la figura abbia compiuto un’incredibile evoluzione dalla sua prima comparsata (per merito di tutti coloro i quali ne hanno scritto nel corso degli anni), resta soddisfacente solo in parte la narrazione delle ultime gesta.

Spoiler morte personaggio

La vittima, che cade per mano dello stesso Jacen a causa di un dardo avvelenato, è niente meno che Mara Jade Skywalker, creata da Timothy Zahn nel 1991 per il romanzo L’Erede dell’Impero

[riduci]

Finale affrettato

Punto legato strettamente a quello sopra presentato, in generale tutto l’atto conclusivo della pubblicazione risulta svilupparsi mediante una concatenazione di eventi troppo rapida. La sensazione viene ulteriormente acuita dal fatto che Sacrifice presenta un ritmo medio-basso (in questo caso l’accezione non è da ritenersi necessariamente negativa), proprio per dare i giusti spazi ai suoi personaggi.
La rapidità con le quali vengono tirate le somme per due snodi fondamentali della storia ha un effetto stordente, che permetterà indubbiamente di concentrarsi in futuro ancora di più sul personaggio di Jacen, ormai completamente ammantato dal Lato Oscuro.

Lumiya tried to think of all the things she had once loved to do, in the days before she entered Imperial service, and remembered none of them. […] The past didn’t matter, any of it. There was only the future.

Luke Lumiya Legacy of the Force Sacrifice

La resa dei conti finali tra Luke Skywalker e Lumiya sul pianeta Terephon. Matite di Tommy Lee Edwards per il volume Jedi vs Sith – The Essential Guide to the Force.

Commento finale

Giunti a metà del percorso del ciclo Legacy of the Force, Sacrifice rappresenta un valido capitolo nel quale la serie sembra finalmente incanalarsi nella direzione corretta.
Riportando la politica al centro della scena come avvenuto solamente durante la Trilogia Originale, Karen Traviss restituisce una degna rappresentazione di Ben Skywalker e letteralmente sommerge il lettore con lore e cultura del popolo mandaloriano, raccontato tramite gli occhi di Boba Fett. Il ritmo non è mai troppo elevato, ma considerati i contenuti e la loro presentazione tale elemento non è da considerarsi come un punto a sfavore.
Per quanto concerne gli elementi non pienamente riusciti si segnala l’ultimo atto nel suo complesso: troppo rapido e frettoloso nel suo dipanarsi, soprattutto nella sezione dedicata alla morte di uno dei personaggi storici dell’Universo Espanso.
L’edizione recensita è in copertina flessibile per il mercato di massa, dalle dimensioni e dal prezzo contenuti, ma come sempre soggetta facilmente a danneggiamenti e pieghe. Il voto a questa viene inoltre lievemente rialzato per la presenza della novella Boba Fett – A Practical Man.
Un netto passo in avanti rispetto alle due precedenti opere, che inizia a predisporre il terreno per molteplici elementi stuzzicanti che andranno affrontati nei capitoli a venire.

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Altre opere:
– Betrayal;
– Bloodlines;
– Tempest;
Exile.

Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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