[Recensione] Tempi Oscuri

Summary
Ambientata immediatamente a seguito degli eventi di Episodio III, Tempi Oscuri è il perfetto squarcio su come la galassia stia cambiando dopo l'instaurazione del Nuovo Ordine imperiale. Senza giungere alle vette di epicità degli altri nomi di primaria importanza dell'era Dark Horse, la serie a fumetti Legends è una riuscitissima raccolta di storie ambientate in una galassia nella quale la luce dei Jedi si è praticamente spenta. Sebbene non possano mancare gli eroi disposti a combattere per ciò che è giusto, al lettore vengono presentati contesti crudi e violenti, decisamente sopra la media per un'opera ambientata nella galassia lontana lontana. Nonostante la convincente varietà di situazioni (con alcuni archi decisamente più riusciti) e un finale decisamente esplosivo grazie alla presenza di Darth Vader, la qualità delle illustrazioni appare sensibilmente altalenante e risulta occasionalmente difficile non notare i diversi livelli di talento degli artisti che hanno preso parte alla realizzazione dei vari numeri. Riproposta integralmente in due volumi nell'elegante formato Epic cartonato, Tempi Oscuri risulta pertanto un acquisto assolutamente consigliato.
Good
  • La galassia all'indomani de La Vendetta dei Sith
  • Alcuni archi narrativi brillano di luce propria
  • Tematiche più dure e mature rispetto allla media
  • La serie in edizione finalmente integrale
Bad
  • Finale affrettato
  • Alti e bassi a livello di illustrazioni
  • Sviste nella terminologia in-universe
7.9
Discreto
Storia - 7.5
Disegni - 7.5
Edizione - 8.5
Sensazioni - 8

Dopo le storiche serie Cavalieri della Vecchia Repubblica ed Eredità, un ulteriore pilastro dell’Universo Espanso a fumetti viene finalmente ripubblicato: si tratta della serie Tempi Oscuri, ambientata nel periodo immediatamente successivo agli eventi de La Vendetta dei Sith e a Le Guerre dei Cloni.
Seguendo le vicende del Jedi superstite Dass Jennir e dell’equipaggio della Uhumele, la serie narra di una galassia costretta a fare i conti con l’ascesa del Nuovo Ordine, mentre nei sistemi stellari periferici la violenza sembra non conoscere freno alcuno, lontani dal vigile occhio imperiale.

Dark Times, questo il titolo in lingua originale, è stata pubblicata negli Stati Uniti dalla Dark Horse Comics in maniera altamente discontinua tra il 2006 e il 2013. In italiano, invece, è stata già presentata nei volumi 100% Panini Comics e successivamente – seppur completa solamente in parte – nella collana Legends della Gazzetta dello Sport, tra il 2016 e il 2017.
Il formato presentato nella recensione è l’ormai classico cartonato Epic con dimensionamento 17 x 26 cm; complessivamente i volumi che compongono Tempi Oscuri sono due, di cui il primo è La Strada Verso il Nulla.

Tempi Oscuri Epic Panini

Volume 1 La Strada Verso il Nulla

  • Titolo originale: Star Wars Omnibus: Dark Times Vol. 1
  • Data di uscita: 16 Dicembre 2021
  • Autori: Mick Harrison, Douglas Wheatley, Dave Ross, Gabriel Guzman, Lui Antonio
  • Edito da: Panini Comics Italia
  • Edizione: Copertina rigida, 344 pagine, 17 cm x 26 cm, colori
  • Contenuto: Star Wars: Republic #79/80 e Star Wars: Dark Times #0/12 (corrispondenti ai volumi 100% intitolati La Strada Verso il Nulla, ParalleliVettore 1 e parte de Le Guerre dei Cloni – Scacco Matto)
  • Prezzo: 31,35 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI) / 19,99 € (Kindle – ACQUISTA QUI)

Epic Tempi Oscuri Blue harvest Cover Panini

Volume 2 Blue Harvest

  • Titolo originale: Star Wars Omnibus: Dark Times Vol. 2
  • Data di uscita: 23 Giugno 2022
  • Autori: Mick Harrison, Douglas Wheatley, Gabriel Guzman
  • Edito da: Panini Comics Italia
  • Edizione: Copertina rigida, 472 pagine, 17 cm x 26 cm, colori
  • Contenuto: Star Wars: Dark Times #13/17, Star Wars: Dark Times – Out of the Wilderness #1/5, Star Wars: Dark Times – Fire Carrier #1/5, Star Wars: Dark Times – A Spark Remains #1/5 (corrispondenti ai volumi 100% intitolati Blue Harvest, Nelle Terre Desolate, Sacro Fuoco e Rimane una Scintilla)
  • Prezzo: 38,95 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI) / 25,99 € (Kindle – ACQUISTA QUI)

“Per oltre mille generazioni i cavalieri Jedi sono stati i guardiani di pace e giustizia nella vecchia Repubblica, prima dell’oscurantismo, prima dell’Impero.”
– Obi-Wan Kenobi, a Luke Skywalker [Una Nuova Speranza]

Sinossi dell’editore

Dopo la conclusione delle Guerre dei Cloni, i mondi che facevano parte della Repubblica sono stretti nella morsa dell’Imperatore Palpatine e la galassia scivola nel caos e nella disperazione.
Scampato miracolosamente all’Ordine 66 il Maestro Jedi Dass Jennir deve aiutare l’amico Bomo Greenbark a scoprire il fato della sua famiglia. Insieme, i due percorreranno una strada che li condurrà nell’oscurità.
A Coruscant, Dart Fener deve affrontare l’ombra dei suoi ricordi e della sua nuova realtà: sebbene sia un potente Sith, anche lui deve inchinarsi davanti all’Imperatore.

Dass Jennir Tempi Oscuri The Essential Guide to Warfare

Il Maestro Jedi Dass Jennir in fuga dall’Ordine 66 nell’illustrazione di Bruno Werneck per il The Essential Guide to Warfare.

Cosa mi è piaciuto

Oscurantismo

Una delle poche opere Legends immediatamente successive a Episodio III a essere giunte in Italia, Tempi Oscuri permette al lettore di essere testimone dei cambiamenti dettati dall’instaurazione del regime imperiale.
In questo periodo di gravi tumulti ne fanno da padroni dei personaggi ambigui, senza più distinzione tra buoni e malvagi, dove tutti i vecchi schemi risultano ormai venuti meno.
Su questo fondale indistinto si muove l’equipaggio della nave trasporto Uhumele, all’interno del quale possono essere individuati due personaggi principali per la serie.

Dass Jennir è un Jedi scampato all’Ordine 66, spinto come molti altri a nascondere la sua vera natura in maniera non differente da come visto nella serie canonica Kanan – L’Ultimo Padawan. Costretto a far conto solamente sulle proprie forze, l’umano scoprirà un universo di sfumature grigie, che spesso lo costringeranno ad allontanarsi sensibilmente dalla via insegnatagli dall’Ordine.
Al suo fianco si trova il nosauriano Bomo Greenbark, disperato e disposto a tutto pur di rivedere la sua famiglia, dopo la separazione su New Plympto. Obbligato a fare i conti con la realtà, l’alieno dovrà reinventarsi come contrabbandiere e scoprire come la galassia sia un posto duro e freddo come mai avrebbe immaginato.
Il resto dei membri dell’equipaggio (lo schivo Ratty, la misteriosa Crys Taanzer, il capitano Schurk-Heren e altri) risultano caratterizzati in maniera più che discreta, concedendo a ciascuno il suo spazio e la possibilità di essere approfonditi… sebbene non tutti ce la faranno.

La sottotrama dedicata al Jedi K’Kruhk non ha nulla da invidiare alla principale, in quanto rappresenta una storia di sopravvivenza in piena regola, che getta ulteriori elementi per l’approfondimento del Jedi Whipid, presenza assai ricorrente nelle principali serie a fumetti regolari Dark Horse degli anni Duemila.
Menzione particolare anche per le vicende che vedono al centro delle stesse Darth Vader, parallele a quelle dei protagonisti e che si intersecheranno solamente nelle fasi conclusive della serie.
Il Signore dei Sith è da poco tempo ricostruito come cyborg per volere del suo maestro, ancora divorato dall’odio per i Jedi e dal dolore per la scomparsa dell’amata moglie.
Spinto a sedare rivolte e sterminare i pochi sopravvissuti all’Ordine 66, in Tempi Oscuri  Vader è una vera e propria macchina di morte, disposta a tutto pur di rilasciare la propria rabbia e annientare definitivamente quella che una volta era la sua famiglia. Particolarmente riuscito risulta il duello tra lui e Celeste Morne, nel corso del quale entrambi vengono tentati dallo spirito di Karness Murr, eternamente vincolato all’interno del suo talismano.

Tempi Oscuri Dass Jennir Uhumele

Il primo incontro dei protagonisti con i membri della nave trasporto Uhumele. Tavola proveniente da Tempi Oscuri #1.

Destini incrociati

Come per tutte le serie regolari composte da decine di numeri, risulta necessario che questa si intersechi con altri eventi narrate in opere differenti, presentando menzioni e collegamenti che permettano di dare la sensazione di una grande storia coesa.
Per quanto concerne Tempi Oscuri, risalta ovviamente l’ambizioso crossover Vettore, che unisce la serie con Cavalieri della Vecchia Repubblica, Ribellione ed Eredità.

Non mancano molteplici menzioni ad altre opere Legends, come The Rise of Darth Vader e Dart Fener e la Prigione Fantasma, che hanno lo scopo di anticipare l’ingresso in scena nella serie del temuto Signore Oscuro dei Sith.
Nonostante le quattro linee narrative principali presentino solo in parte dei punti in comune, tutte risultano ben diversificate e appaganti nella lettura, con particolare menzione per gli archi Vettore , Blue Harvest e Sacro Fuoco.

Proprio questi ultimi due rappresentano in pieno tutto il potenziale della serie.
In Blue Harvest s (omaggio allo storico titolo di lavorazione de Il Ritorno dello Jedi, richiamato anche da I Griffin nella loro omonima parodia) si ha la più classica delle storie samurai, nettamente un altro livello rispetto al romanzo Ronin.
Nel corso dei sei numeri, Dass dovrà muoversi sopra un delicatissimo scacchiere di rapporti di forza che regolano Telerath, cercando di mantenere non solo il proprio onore, ma anche – per quanto possibile – pace e giustizia, il tutto ovviamente senza rivelare la sua natura Jedi.

Mentre quanto appena menzionato riguardi le vicende di un viandante solitario, nell’arco narrativo Sacro Fuoco si ha una vicenda maggiormente corale, che vede il Maestro K’Kruhk badare a dei giovanissimi iniziati Jedi, scampati alla rivolta dei cloni a seguito dell’Ordine 66.
Al centro del breve racconto, staccato nettamente dalla storia principale, c’è il tema della sopravvivenza e della necessità di garantire un futuro ai quasi estinti guardiani di pace e giustizia.
Costretti a dover fronteggiare il nuovo, violento volto della galassia, K’Kruhk dovrà trovare il giusto equilibrio tra la sua natura di Jedi e la necessità di proteggere a tutti i costi coloro i quali si trovano sotto la sua tutela.

Das Jennir Tempi Oscuri Blue Harvest

Giunto su Telerath, Dass Jennir incrocia la sua strada con alcune delle bande criminali della città. Tavola proveniente dal tredicesimo numero della serie.

Toni maturi

Uno degli elementi che risaltano maggiormente all’occhio nel corso della lettura di Tempi Oscuri, in particolare nei primi due terzi della serie, riguarda alcuni temi e passaggi particolarmente forti, considerato lo standard a cui Star Wars fa solitamente riferimento.
Schiavismo, bambini scoparsi, aberranti mutazioni e stermini deliberati: tutto il marcio della galassia viene messo a nudo, presentandolo al lettore in maniera non certo comune.

Il leitmotiv, ovviamente, è quello della perdita nelle sue possibili forme. Che sia la perdita di un legame molto stretto o una vera e propria perturbazione nella Forza dovuta ad atti di indicibile crudeltà, l’affievolirsi della luce è quasi opprimente nella sua ricorrenza.
Tutte le tematiche trattate sono perfettamente inserite all’interno della narrazione, risultando ruvide, mai banali e in grado di conferite ulteriore gravitas al tutto, fungendo da forte motivazione per i protagonisti che si trovano a far fronte a scelte sempre moralmente più complesse.

Edizione integrale

Oltre all’edizione in formato Epic, elogiata oggi come allora per il suo dimensionamento, formato e prezzo, è opportuno segnalare che questa nuova versione di Tempi Oscuri è maggiormente completa rispetto a quella nei volumi 100% Panini Comics.
Questo perché racchiude al suo interno i numeri 79 e 80 della serie Le Guerre dei Cloni, che fungono da vero e proprio antefatto, introducendo i personaggi di Dass Jennir e di Bomo Greenbark.
In precedenza, i due numeri sopra menzionati erano stati presentati nella sesta uscita della collana Legends Gazzetta (Tempi Oscuri) e nel volume Scacco Matto, ottavo e conclusivo brossurato della serie Le Guerre dei Cloni.

“I separatisti si erano offerti […] di includerci nella loro Confederazione. Che cosa avremmo dovuto fare? Sembrava un buon accordo, finché non siete arrivati tu i tuoi cloni non avete cominciato a ucciderci!”
“Mi spiace. Non lo sapevo. Gli ordini venivano dall’alto. Il Consiglio, o il Cancelliere Supremo, dicevano ‘andate là’, ‘fate questo’, e io e le mie truppe andavamo. La guerra era diventata troppo grande…. era sfuggita al controllo, pensavo di stare salvando qualcosa, non di distruggerlo.”
– Bomo Greenbark e Dass Jennir, primo incontro

Cosa non mi è piaciuto

Finale affrettato

La conclusione di Tempi Oscuri risente della pubblicazione fortemente discontinua negli Stati Uniti, che per due volte ha visto la serie messa temporaneamente in pausa per dare spazio ad altre vicende, al tempo ritenute meritevoli di precedenza.
Tre delle quattro storyline principali convergono verso il finale, che mette l’equipaggio della Uhumele di fronte alla furia del Signore dei Sith, ancora imperfetto a causa della sua recente resurrezione come cyborg

Sebbene si riveli un ultimo arco narrativo decisamente votato all’azione, la conclusione ultima non può comunque essere percepita diversamente da una sorta di veloce recupero di (quasi) tutte le fila, probabilmente dovuta non solo all’acquisizione della Lucasfilm nel 2012, ma anche alla consapevolezza che la pubblicazione a singhiozzo probabilmente non aveva giovato particolarmente alle vendite della serie in questione.
Come per altre vicende a cavallo del periodo di forte transizione tra il 2012 e il 2014, la storia dei personaggi trova sì una temporanea conclusione, ma il loro fato ultimo rimane logicamente pendente.

Vettore Tempi Oscuri Darth Celeste Morne

Risvegliata dal suo sonno plurimillenario, la Jedi Celeste Morne si lancia all’attacco contro Darth Vader. Tavola proveniente da Tempi Oscuri #12.

Alcuni sensibili cali di qualità

Purtroppo risulta doveroso riscontrare anche degli elementi non propriamente riusciti all’interno dell’intero ciclo a fumetti.
A livello narrativo l’anello più debole della catena è rappresentato senza ombra di dubbio da Nelle Terre Desolate, che risulta non solo gestito male dal punto di vista del ritmo, ma anche sotto il profilo dei personaggi e della risoluzione finale.
Nato con l’intento di raccontare una storia “preda contro predatore”, i numeri che compongono Nelle Terre Desolate rappresentano una brusca frenata rispetto agli archi di tutto rispetto tra i quali si interpone.

Nulla di eccessivamente negativo, probabilmente il tutto è figlio della ricerca di una nuova rotta per Tempi Oscuri, dopo che la sospensione per oltre un anno delle uscite in lingua originale aveva sicuramente rappresentato un intiepidimento della percezione generale nei confronti della serie.
Altra menzione non proprio onorevole concerne i disegni di alcuni numeri di Paralleli, nei quali vi sono diverse tavole illustrate dal filippino Lui Antonio: i tratti risultano troppo semplici rispetto alla qualità media delle pubblicazioni Dark Horse, con dei vistosi picchi in negativo soprattutto nei volti degli alieni (Bomo Greenbark e il criminale Haka Hai tra tutti).

Permangono errori

Nonostante siano stati corretti diversi elementi dalle edizioni precedenti in formato brossurato, permane ancora qualche occasionale svista o imprecisione nella terminologia in-universe.
Scompaiono per fortuna quasi nella loro interezza i termini inglesi fuori luogo come “trooper” o “stormtrooper”, rimpiazzati dai maggiormente corretti “soldato” e “assaltatore”, soprattutto se si considera che la pubblicazione ricade all’interno dell’Universo Espanso.
Un plauso per le correzioni effettuate comunque, che avvicinano sempre di più gli Epic alle vere proprie edizioni definitive di queste storiche serie a fumetti Legends.

Ma poi pensa alle molte cose non degne di uno Jedi che ha fatto, ai mali che ha compiuto in nome del giusto… e all’aver posto la sua “certezza” sopra ai bisogni e alle vite di chi vorrebbe chiamare amici.
E se il futuro fosse una strada che conduce verso il nulla? Tutto ciò che può fare e procedere su quel cammino, un passo alla volta…
– Dass Jennir, riflessione

Tempi Oscuri 32 Cover K'Kruhk

Il Maestro Jedi k’Kruhk mentre protegge alcuni iniziati scampati all’Ordine 66.
Matite di Douglas Wheatley per il numero 32 di Tempi Oscuri.

Commento finale

Ambientata immediatamente a seguito degli eventi di Episodio III, Tempi Oscuri è il perfetto squarcio su come la galassia stia cambiando dopo l’instaurazione del Nuovo Ordine imperiale.
Senza giungere alle vette di epicità degli altri nomi di primaria importanza dell’era Dark Horse, la serie a fumetti Legends è una riuscitissima raccolta di storie ambientate in una galassia nella quale la luce dei Jedi si è praticamente spenta. Sebbene non possano mancare gli eroi disposti a combattere per ciò che è giusto, al lettore vengono presentati contesti crudi e violenti, decisamente sopra la media per un’opera ambientata nella galassia lontana lontana.
Nonostante la convincente varietà di situazioni (con alcuni archi decisamente più riusciti) e un finale decisamente esplosivo grazie alla presenza di Darth Vader, la qualità delle illustrazioni appare sensibilmente altalenante e risulta occasionalmente difficile non notare i diversi livelli di talento degli artisti che hanno preso parte alla realizzazione dei vari numeri.
Riproposta integralmente in due volumi nell’elegante formato Epic cartonato, Tempi Oscuri risulta pertanto un acquisto assolutamente consigliato.

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Altre opere:
Cavalieri della Vecchia Repubblica;
Dart Fener e la Prigione Fantasma;
Dark Lord – The Rise of Darth Vader;
Eredità;
La Vendetta dei Sith;
Le Guerre dei Cloni;
Vettore.

Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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