[Recensione] Alphabet Squadron – Shadow Fall

Summary
Shadow Fall si presenta come la valida continuazione della storia avviata col precedente Alphabet Squadron. Come da tradizione, Freed consegna al lettore un romanzo bellico di tutto punto, in grado di immergere il lettore nel contesto di guerra totale contro le forze imperiali restanti nella galassia all'indomani di Endor. Ai numerosi frangenti di combattimento (con alti e bassi) si alternano altrettante approfondite digressioni psicologiche che approfondiscono i personaggi, sebbene non a tutti siano stati dedicati i medesimi spazi e attenzioni. Alcuni frangenti di Shadow Fall presentano un'eccessiva cupezza, ma sono fortunatamente controbilanciati da diverse trovate narrative notevoli e dal duplice, seppur diametralmente opposto, carisma di Yrica Quell e Soran Keyze. Un passo indietro rispetto al predecessore, nonostante il finale lasci il lettore col fiato in sospeso per il terzo e conclusivo capitolo.
Good
  • Ognuno dei personaggi affronta una diversa vicenda
  • Diverse trovate particolarmente riuscite
  • Soran Keyze e Yrica Quell, due volti della stessa medaglia
Bad
  • Non tutti i personaggi risultano riusciti a causa dell'eccessiva cupezza
  • Alti e bassi nel ritmo della vicenda
  • Poche menzioni dello stato del resto della galassia
6.8
Sufficiente
Storia - 6.5
Scrittura - 7
Sensazioni - 7

Trilogia Alphabet Squadron 2 di 3

Giro di boa per la trilogia ambientata tra le Battaglia di Endor e Jakku che, dopo un primo capitolo fortemente introduttivo, con Shadow Fall decde di presentare un ritmo molto più serrato sin dalle premesse.
Alla penna si ritrova Alexander Freed che, oltre ad avere firmato il primo capitolo, era già stato autore di altri romanzi dal tono fortemente militaresco come Battlefront – Compagnia Twilight e l’adattamento di Rogue One, confermando come lo scrittore si trovi fortemente a suo agio con questo genere narrativo.
Si rammenta che, alla data attuale, non è previsto l’arrivo di Shadow Fall nelle librerie italiane nè della presente pubblicazione, nè del suo capitolo precedente. Risulta tuttavia disponibile l’altra metà del crossover narrativo Alphabet Squadron, dedicato allo Stormo Ombra e contenuto nel volume a fumetti Caccia TIE.

  • Titolo: Star Wars: Alphabet Squadron – Shadow Fall
  • Data di uscita: 23 giugno 2020
  • Autore: Alexander Freed
  • Edito da: Del Rey
  • Edizione: Copertina rigida, 416 pagine
  • Prezzo: 22,96 € (acquista QUI)

Talk of Vader became talk of his master, the fallen Emperor, and talk of the Emperor turned to ghost stories. Quell silently prayed that no one would speak of Operation Cinder—that Cinder was Emperor Palpatine’s own order was a fact that remained unknown to most.

Sinossi

Pochi mesi dopo i catastrofici eventi nei cieli di Pandem Nai l’Impero è in rotta, disorganizzato e senza un leader centrale.
Mentre l’Ammiraglio Rae Sloane, a seguito del summit segreto svoltosi sul pianeta Akiva, cerca di fungere da nuova guida per i Resti dell’Impero, la galassia si frammenta sempre di più, anche a causa di governatori che isolano alcune regioni di spazio, come ad esempio nel settore di Anoat.
L’unità dell’intelligence della Nuova Repubblica conosciuta come Squadriglia Alphabet, creata dall’agente Balosar Caern Adan e capitanata dall’ex-imperiale Yrica Quell, continua la sua campagna contro le roccaforti imperiali sparse nella galassia, in attesa che il temuto Stormo Ombra faccia la sua ricomparsa proprio a seguito di quanto avvenuto su Pandem Nai.

Spoiler sulla vicenda

Quello che il team di cinque piloti non sa, però, è che il mentore di Yrica, il Maggiore Soran Keyze, è tornato tra le fila del 204o Stormo imperiale, inizialmente nei panni di consulente. Essendo stato diverso tempo lontano dalla sua squadra, infatti, l’asso imperiale non viene immediatamente posto al comando che -fino a poco tempo prima- era spettato al Colonnello Nuress.
Furenti per la batosta subita e per la perdita di “Nonna” (soprannome con la quale era chiamata l’ufficiale defunta), i piloti imperiali sono desiderosi di vendetta nei confronti della Nuova Repubblica.
Guidati dai preziosi consigli di Keyze, i TIE compiono diversi attacchi lampo contro obiettivi strategici, senza andare incontro a grosse perdite o  cadere in imboscate. Grazie alle direttive, nonché memori del suo passato, i piloti lo eleggono Colonnello rendendolo di fatto successore di Nuress.
Riguadagnando a piccoli passi la fiducia dei suoi uomini, Keyze rifiuta la proposta di unirsi all’Ammiraglio Rae Sloane, intenzionata a radunare le rimanenti forze imperiali per un ultima, grande dimostrazione di forza.
Nonostante la rigida disciplina dei sottoposti a bordo dello Star Destroyer Edict, tuttavia, l’ufficiale nota come la Sentinella droide che aveva riferito le ultime volontà del defunto Imperatore -sebbene risulti inattiva da tempo- inizi a essere addirittura venerata come una sorta di monumento dedicato a Palpatine.

Il Generale Hera Syndulla, Caern Adan e Yrica Quell, giunti nel sistema di Cerberon, decidono di allestire una trappola per lo Stormo Ombra, diffondendo false informazioni per attirare in un’imboscata i piloti nemici,così da poterli spazzare via dopo aver riconquistato il pianeta principale della regione di spazio.
Con il supporto della Squadriglia Alphabet in cielo e della sessantunesima fanteria mobile a terra, meglio conosciuta come Compagnia Twilight, la liberazione del pianeta Troithe viene portata a termine in breve tempo.
Nonostante il tempo passato con la sua nuova squadra, Yrica si sente ogni giorno più oppressa dal suo passato e dal genocidio causato su Nacronis immediatamente prima della sua defezione. Consapevole che l’agente Balosar ha in mano la sua vita conoscendo il suo più oscuro segreto, continua a collaborare con lui e il Generale Hera Syndulla a bordo dell’incrociatore di classe Acclamator Lodestar.
Ciò di cui non è a conoscenza è che Caern non è l’unico a sapere la verità, in quanto, durante la Battaglia di Pandem Nai, il pilota di Ala-Y Nath Tensent aveva recuperato i file su di lei dove traspare tutta la verità per i fatti di Nacronis.

Mentre Wyl Lark, Chass na Chadic, Yrica e Nath escono indenni dallo scontro aereo contro le forze del governatore imperiale locale, Kairos viene ferita gravemente mentre, col suo Ala-U, cerca di trarre in salvo alcuni soldati della Nuova Repubblica caduti in un’imboscata.
Allarmato in maniera talmente intensa da risultare sospetta, Adan si precipita in soccorso dell’aliena mascherata, venendo però intercettato e rapito a fine di riscatto da alcuni guerriglieri appartenenti alle truppe d’assalto dell’Impero.
Kairos viene portata al sicuro e, a causa della sua sconosciuta fisionomia, viene inserita all’interno di un cilindro medico capace di mantenerla in stasi.
Con la conquista di Troithe e nell’attesa che scatti la trappola per lo Stormo Ombra, Nath e Yrica si imbarcano in una missione in solitaria per liberare Caern Adan dai suoi rapitori.
La donna, infatti, è ossessionata dal fatto che la verità sui suoi trascorsi venga a galla, motivo per il quale decide di soccorrere l’ufficiale dell’intelligence, mettendolo anche a tacere per sempre se dovesse risultare necessario.
La missione di infiltrazione viene portata a termine con successo grazie anche a Nath e alla sua capacità di reperire dettagli fondamentali. Sebbene provato e ferito, Caern è ancora in vita e viene liberato, ma le peggiori paure di Yrica Quell si realizzano.
Avendo impostato un messaggio automatico dopo sette giorni nell’eventualità della propria scomparsa, Caern ha fatto sì che Wyl Lark ricevesse tutte le informazioni riguardanti quanto avvenuto su Nacronis.

Ritornati sulla Lodestar, Wyl e Chass (e Nath, sebbene fosse già al corrente da tempo della verità) allontanano Yrica dal comando della Squadriglia e la voce inizia a diffondersi anche tra l’equipaggio dell’ammiraglia, il quale inizia a guardare con diffidenza alla donna.
Tuttavia il tempo per i processi viene meno, in quanto il 204o Stormo arriva nel sistema attaccando i pianeti Troithe e Catadra, senza però usare come punto di appoggio il luogo che gli agenti della Nuova Repubblica avevano suggerito, un asteroide sul quale parte della Compagnia Twilight li sta aspettando per un attacco a sorpresa.
Grazie al piano del Colonnello Keyze, le forze della Nuova Repubblica devono dividersi e riorganizzarsi con una nuova strategia in orfani della guida di Hera Syndulla, la quale è attualmente in un’altra parte della galassia con la Squadriglia Vanguard.

Ancora scossi per la verità scoperta sul caposquadriglia e per il ferimento di Kairos, i restanti membri Alphabet volano verso lo Star Destroyer Edict. Nel corso del viaggio -causa il disturbo nelle comunicazioni- Wyl intercetta a bordo del suo Ala-A una trasmissione a corto raggio apparentemente indirizzata a lui. Come avvenuto in passato, pare che un membro dello Stormo Ombra cerchi di comunicare con lui per avvisarlo.
Carpite poche parole, il giovane umano ritorna verso l’ammiraglia assieme a Nath per avvisare l’ancora ignaro comando dell’imminente pericolo e duplice attacco, al quale parteciperà anche la temuta squadriglia nemica.
Determinata a ottenere la sua vendetta contro gli imperiali a tutti i costi, Chass decide di continuare l’attacco da sola, terminando però il carburante e rimanendo così sospesa nel vuoto tra i detriti rocciosi presenti.
Approfittando della confusione e intenzionata comunque a fare la propria parte, Yrica si impadronisce del mercatile con il quale poco prima era rientrata dopo il salvataggio di Caern Adan. Poco dopo il decollo ella però trova l’agente dell’intelligence e il suo droide IT-O, ai quali era stato comandato di attendere a bordo l’arrivo dei medici che, causa l’attacco improvviso, non sono mai arrivati a recuperare il ferito.
Essendo ormai in volo, la donna capisce che l’Edict è un diversivo e, usando il raggio traente nel campo di detriti, ne indirizza uno dei più grossi contro il portaintercettori che ha scortato i suoi ex compagni di volo nel sistema, distruggendolo.
A causa dello sforzo al quale è stato sottoposto il suo velivolo, Yrica è costretta a tentare un atterraggio di fortuna su un planetoide vicino dotato di atmosfera respirabile dopo aver scoperto che il suo mentore, Soran Keyze, vive. La nave si spezza in due in volo, schiantandosi sulla superfice.

L’assedio di Troithe continua e, nonostante gli sforzi della Nuova Repubblica, il Lodestar viene abbattuto; la stessa sorte tocca anche allo Star Destroyer Edict.
Entrambe le navi ammiraglie precipitano sullo scudo che protegge il continente-città, generando un sovraccarico in esso che permette allo Stormo Ombra di passare le difese e procedere alla riconquista del pianeta.
Bloccati sulla superficie e braccati dai continui bombardamenti, i piloti e i membri della Compagnia Twilight organizzano una resistenza riarmando degli airspeeder e fuggendo verso un enorme complesso minerario fuori città. Quello che non sanno è che lo Stormo Ombra si trova nella stessa situazione e ha già iniziato a equipaggiare l’ultimo cargo mercantile presente nel complesso per allontanarsi dal pianeta, essendo anche loro rimasti senza un trasporto e supporto esterno.

Nel frattempo, Chass viene soccorsa dai cultisti del credo denominato Children of the Empty Sun, il quale professa di voler promuovere un’esistenza in sintonia con la Forza, sebbene di nascosto raccolga armi di ogni genere.
Avendo trascorso da piccola del tempo al servizio di un’altra organizzazione religiosa, la Theelin riesce a farsi accettare come nuova adepta dopo aver scoperto che l’organizzazione avrebbe sotto la sua protezione un soldato della Nuova Repubblica.
Qui però la donna incontra Seedia, una dei piloti dello Stormo Ombra che è precipitata e le due sono costrette a cooperare. Fingendo, Chass riesce a entrare nelle grazie della leader dei fanatici.
Giungendo al suo capezzale, il pilota della squadriglia Alphabet rivela il suo totale disinteresse per la causa e tramortisce la guida dei Children of the Empty Sun. In una parentesi nella quale inaspettatamente sfoga tutto il suo lato violento, Chass abbandona Seedia e fugge a bordo del suo Ala-B recuperato dai cultisti per ricavarci dei rottami.
Non spiegandosi quanto successo, la donna decide di lasciarsi gli ultimi avvenimenti alle spalle, effettuando una chiamata di emergenza.

Risvegliatisi vivi ma fortemente debilitati, Caern e Yrica, si incamminano nello sterminato deserto, onde ritrovare la metà mancante del velivolo assieme al droide IT-O, con l’obiettivo di recuperare un trasmettitore che permetta loro di comunicare agli alleati la propria posizione.
A causa della vicinanza al centro del sistema, il planetoide comincia la sua inesorabile discesa verso il buco nero che, nell’arco di poche settimane, frantumerà il pianeta.
I due ritrovano il droide fortemente danneggiato ma Caern Adan muore per gli stenti e le ferite dovute anche alla sua pregressa prigionia.
Yrica e IT-O trovano una misteriosa e minacciosa torre ergersi sulla superficie, la cui lente sulla cima -non appena si allinea con il centro luminoso del buco nero- causa nella donna delle terrificanti visioni legate al suo passato e ai suoi sensi di colpa.
Il droide comprende come il monolito risponda ai segnali biometrici di Quell e la sprona ad abbracciare queste visioni di dolore, procurandolo lei anche a livello fisico con gli strumenti a sua disposizione. Le esperienze vengono ripetute più e più volte, senza che apparentemente vengano compiuti dei progressi in quanto l’umana apertamente oppone resistenza a esse.
Comprendendo come IT-O, danneggiato a causa dello schianto, stia facendo riemergere la sua personalità originaria, Yrica ingaggia una lotta con lui, distruggendolo.

Su Throite intanto, con il supporto di Nath, Wyl Lark è stato nominato leader dell’attacco che verrà condotto verso il megacomplesso minerario. Ancora all’oscuro se gli imperiali stiano solo cercando un modo di fuggire o di innescare un’arma in grado di frantumare il pianeta per rappresaglia, Wyl cerca di comunicare un’ultima volta il suo anonimo contatto all’interno dello Stormo Ombra.
Il giovane viene ricondotto alla ragione da Nath che, sotto la minaccia di un’arma, lo fa desistere dall’intento, essendo la posta in palio troppo alta.
Ha inizio così la battaglia e, in breve tempo, i soldati della Nuova Repubblica comprendono come gli imperiali stiano solo cercando di fuggire.
Grazie alla chiamata di Chass, Hera è venuta a conoscenza del pericolo e -con l’ausilio della Squadriglia Vanguard che ha appena terminato la sua missione altrove- giunge giusto in tempo per fornire supporto alle truppe sulla superficie.
Consapevole che la battaglia sia ormai perduta, la nuova autoproclamatasi Governatrice di Troithe spinge Keyze a non sprecare la sua vita per fermare l’assalto al complesso, chiedendogli di abbandonare il pianeta finché ancora in tempo, onde vivere per combattere un altro giorno per il sogno imperiale.
Facendo decollare il mercantile, Keize richiama lo Stormo Ombra e scaglia dei missili recuperati dall’Edict per colpire tutti gli avamposti conosciuti della Nuova Repubblica.
Wyl, in capo della missione, decide di lasciar andare gli imperiali per ordinare ai caccia di intercettare e distruggere i missili prima che colpiscano gli obiettivi.
L’ordine viene portato a termine con successo e la celebrazione permette a Nath (proclamato eroe del pianeta), Wyl e Chass di riunirsi assieme a Kairos, completamente guarita e irriconoscibile senza la propria maschera.

Abbracciando le sue colpe e le sue paure, senza farsi paralizzare da esse, Yrica riesce a ottenere l’accesso alla torre, che si rivela uno degli Osservatori dell’Imperatore sparsi nella galassia.
Al suo interno, la donna trova una nave (probabilmente una tra la Scimitar, che una volta apparteneva a Darth Maul, e il Carrion Spike del defunto Tarkin) che le permette di lasciarsi dietro il planetoide e intercettare alcune trasmissioni imperiali in allontanamento da Troithe aventi la voce del suo mentore Soran Keyze.
Consapevole che, col suo segreto ormai svelato, non ci sia più spazio per lei nella Nuova Repubblica se non in un tribunale di guerra, ella attiva il sistema di occultamento a cristalli della propria nave e si aggancia al mercantile imperiale prima che effettui il salto nell’iperspazio.
Preso contatto con Rae Sloane, ormai proclamata Grand Ammiraglio, Keyze afferma il suo interesse a portare lo Stormo Ombra sotto il di lei comando, dimodoché possa combattere per i civili che credono nell’Impero e far sì che non si ripeta un’altra Troithe.
Avvisato della presenza di un passeggero inaspettato, il Colonnello si reca dall’ospite, ritrovando la sua vecchia pupilla Yrica Quell, che si dichiara pronta a servire nuovamente sotto la bandiera imperiale.

[riduci]
Alphabet Squadron simbolo

Il logo della Squadriglia Alphabet, presentato nella patch come bonus per il preordine del primo capitolo oltreoceano.

Cosa mi è piaciuto

Il prezzo della lealtà e del comando

Uno dei perni attorno ai quali ruota la vicenda narrata in Shadow Fall è il tema del comando e della responsabilità verso i propri uomini e donne.
Rispettivamente a capo delle unità appartenenti ai due opposti schieramenti del conflitto che perdura anche dopo la proclamazione della Nuova Repubblica all’indomani di Endor, Soran Keyze e Yrica Quell si presentano come facce di una stessa medaglia.
Il Colonnello imperiale antepone in ogni occasione i propri uomini, anche a quelli che sono gli ideali per i quali essi dovrebbero combattere quotidianamente; spesso infatti viene evidenziato come non creda più in quello che una volta era il regime a capo della galassia, risultando addirittura perseguitato da uno specifico oggetto proveniente da quelli che lui annovera come i giorni peggiori dell’Impero.
Così come Rae Sloane e Ciena Ree, anche l’ex-Maggiore non viene presentato e descritto come uno spietato ufficiale, bensì come un uomo di rigidi valori e in grado di riconoscere quanto di giusto e quanto sbagliato commesso dal regime imperiale.

Yrica Quell, come già ampiamente evidenziato in Alphabet Squadron, vive nel terrore di veder portate alla luce le sue colpe durante il genocidio di Nacronis, uno dei principali obiettivi dell’Operazione Cenere.
Per tale motivo decide di sottostare alla richiesta di Caern Adan di unirsi a una vera e propria Armata Brancaleone galattica, dovendo collaborare con altri quattro piloti diversissimi per origini e ideali, al fine di annientare lo Stormo Ombra.
Dopo lo scampato disastro su Pandem Nai si è chiaramente sviluppato un senso di unità e dedizione alla causa, tuttavia la donna risulta continuamente perseguitata dal proprio passato ed è disposta a tutto affinché non venga mai a galla. Per lei il benessere di quanti vicino a lei viene comunque dopo al suo interesse primario, presentando perciò una figura spinta da un istinto fortemente survivalista.

Spoiler sulla vicenda

Sebbene la prima metà del romanzo veda spesso il Colonnello Keyze al centro di diversi capitoli, nella seconda parte di Shadow Fall è indubbiamente Yrica Qyell a risultare preponderante.
La sezione che la vede affrontare in maniera ripetuta e quasi ossessionante le sue paure e colpe per entrare nell’Osservatorio dell’Imperatore è probabilmente la migliore del romanzo, dove viene resa perfettamente la disperazione della donna.
Assieme agli eventi passati, questa esperienza la porta a compiere la sorprendente scelta che si può leggere nel finale, ovvero quella di riunirsi alle fila dello Stormo Ombra una raggiunta la consapevolezza che nella Nuova Repubblica -essendo ormai il suo segreto di dominio pubblico- ad attenderla ci potrebbe essere solamente un tribunale di guerra.
La decisione di contro-disertare è frutto dell’intero dipanarsi degli eventi nel romanzo e rappresenta lo sviluppo naturale di questo personaggio e viene fatto percepire come conseguenza di una serie di ben determinate scelte; la speranza è di non vedere questo colpo di scena annullato nel prossimo capitolo da una trovata narrativa come un doppio gioco o un’infiltrazione studiata a tavolino precedentemente.

[riduci]

 

Un portaintercettori leggero imperiale di classe Quasar Fire, analogo a quello utilizzato dallo Stormo Ombra in Shadow Fall. Illustrazione di Darren Tan per il gioco Armada.

Ognuno per sè

Come spesso accade, il secondo capitolo di una trilogia a marchio Star Wars presenta un’impostazione narrativa che porta i protagonisti a separarsi o comunque ad affrontare tentazioni e pericoli concreti.
Shadow Fall non si discosta da questa tradizione anche se, come si potrà leggere in seguito, non è stata riservata la medesima attenzione per tutti i protagonisti.
Mentre nel primo volume la squadra veniva a formarsi passo dopo passo, in questo caso si assiste al processo inverso: da una situazione iniziale di unità, la squadriglia si frantuma, portando ciascuno dei piloti a vivere la sua particolare storia. Così facendo è difatti possibile mettere alla prova singolarmente (o quasi) i diversi individui, ponendo ognuno dinanzi a una particolare vicenda che conferisce alla pubblicazione il suo innegabile livello di varietà per quanto concerne le situazioni presentate.
Menzione particolare per Hera Syndulla, che abbandona i protagonisti per seguire da vicino gli sviluppi della campagna condotta in un altro settore dalla Squadriglia Vanguard, chiaro riferimento al videogioco annunciato a giugno e intitolato Squadrons, la cui storia probabilmente conterrà più di un riferimento ai fatti di Shadow Fall.

“Help us, Emperor Palpatine,” Kandende said. “Guide us to something more.”
Soran observed as Kandende withdrew a straight razor from his pocket, opened it, and pressed the blade into his palm.
– Soran Keyze assiste alla venerazione della Sentinella dell’Imperatore

Antiche religioni, stregoni e indovini

Uno degli aspetti più interessanti del canone, sviluppatosi sin dal 2015 con opere come Aftermath, Rogue One, Poe Dameron e la serie regolare Star Wars, riguarda i movimenti religiosi o legati alla Forza presenti in tutta la galassia, ciascuno con le sue peculiarità.
Dopo gli Accoliti dell’Aldilà (apparsi di recente in maniera indiretta anche in Episodio IX), un nuovo culto legato alla Forza si ritaglia uno spazio all’interno del canone Star Wars con Shadow Fall. Si tratta dei così chiamati Children of the Empty Sun, un movimento apparentemente pacifico che professa una vita di comunione libera da qualsiasi forma di governo galattico e che intreccia intimamente la sua storia con quella di Chass na Chadic: resta da vedere come evolverà questa sottotrama nel conclusivo capitolo della trilogia.
Un altro elemento assolutamente da menzionare riguarda la riuscitissima scena alla quale Keyze assiste a bordo del suo Destroyer, ovvero la Sentinella dell’Imperatore che viene venerata, come fosse un monumento al defunto Palpatine.
Una trovata intrigante che mescola fanatismo e culto della persona che si spera possa venire in futuro ulteriormente sviluppata, magari collegandosi proprio agli Accoliti dell’Aldilà di Yupe Tashu che si sono visti all’opera su Jakku ne La Fine dell’Impero.

Soran Keize Alphabet Squadron Shadow Fall

Il Colonnello Keyze, rientrato nelle fila imperiali in Shadow Fall. Illustrazione proveniente da starwars.com.

Cosa non mi è piaciuto

Presenti assenti

Come precedentemente anticipato, la divisione del team di protagonisti non ha apportato benefici a tutti.
Sebbene per i due comandanti, Quell e Keyze, siano stati fatti enormi passi in avanti, delude la gestione dei restanti membri della Squadriglia Alphabet dopo le bellissime introduzioni presentate nel precedente volume.
Risulta doveroso iniziare con Chass na Chadic che risulta, al termine di Shadow Fall, un personaggio che dopo due libri non riesce ancora a convincere pienamente.
La pilota dell’Ala-B di specie Theelin risulta, con la sua attitudine punk e autodistruttiva in tutti i sensi, eccessiva in praticamente in ogni situazione che si viene a creare, rendendola spesso fastidiosa e fuori luogo. Si risolleva lievemente nella seconda parte del romanzo, nella sezione che la vede di fronte ai Children of the Empty Sun.
Wyl e Nath rimangono insieme dopo la separazione dagli altri piloti e rappresentano un duo fortemente antitetico.
Il secondo è lo spaccone e sicuro di sé e dei propri mezzi che si è già imparato a conoscere, mentre il primo è insicuro del suo nuovo ruolo di comandante, al punto da necessitare proprio di Nath per mantenere salde le redini dei sottoposti.
Anche la figura di Wyl lascia non poco perplessi al termine del romanzo, in quanto rappresenta un veterano in una posizione di comando che però abbraccia il sogno di uno specifico tipo di risoluzione del conflitto, con una romanticismo da risultare senza senso per un pilota che ha visto in prima persona la brutalità della guerra contro il 204o Stormo Imperiale.
Infine si annovera Kairos, che viene praticamente estromessa dall’intera vicenda, nonostante sia siano aperte delle interessantissime speculazioni sulla sua specie di appartenenza, le quali potrebbero potenzialmente aprire le porte a infiniti sviluppi narrativi, se verificate.

Possibile spoiler sulla specie di Kairos

Sebbene la descrizione del pilota senza maschera sia chiaramente parziale e sibillina, i pochi elementi forniti potrebbero far credere che possa trattarsi di un Grysk, magari un agente in avanscoperta o con comunque un conto in sospeso con l’Impero.
I Grysk, lo ricordiamo, sono una delle principali minacce provenienti dalle Regioni Ignote temute da Thrawn nei due romanzi Alleanze e Tradimento.

[riduci]

Il ragionamento, valido per tutti i protagonisti, è riassumibile anche tramite un eccessivo soffermarsi sulle sofferenze presenti e passate dei personaggi. Indubbiamente una tale scelta permette di approfondire enormemente i comprimari dal punto di vista psicologico, conferendo loro uno spessore non comune, ma dall’altro rendono la lettura incredibilmente farraginosa e opprimente, in un certo senso.
Quello che manca in Shadow Fall per la stragrande maggioranza della narrazione è un senso di speranza (la fondamenta di praticamente tutto Star Wars) o comunque di propositività per il futuro ad eccezione di Wyl Lark, nonostante le problematiche sopra elencate correlate alla sua figura.
In questo caso non si critica la cupezza, bensì la sua rappresentazione e i suoi sviluppi quasi nichilistici. Basti pensare ad esempio a Star by Star o ai due romanzi della Dawson, Phasma e Black Spire, dove comunque il bene e la fiducia nel futuro per il bene superiore non vengono mai meno e, anzi, vengono stoicamente portati avanti dai protagonisti.
La strutturazione di storie con antieroi come personaggi principali, tanto di moda degli ultimi anni, sì funziona per svecchiare certi stilemi, ma la narrativa Star Wars ha comunque deli binari chiari sui quali muoversi e dai quali non ci si può sottrarre.

Sentinella Imperatore Battlefront 2

Una delle molteplici Sentinelle inviate dal defunto Imperatore a fidati ufficiali imperiali, in questo caso all’Ammiraglio Versio nel videogioco Battlefront 2. Vi ricordiamo che abbiamo recensito il romanzo prequel, intitolato Inferno Squad.

Alti e bassi nel ritmo

Unitamente alla non perfetta gestione di alcuni dei suoi protagonisti, il principale problema di Shadow Fall riguarda quanto ha da dire. Gli approfondimenti psicologici sono la colonna portante, ma non bastano a reggere il romanzo nella sua interezza.
Freed si è dimostrato sempre a suo agio nei romanzi dai toni militareschi (Rogue One e Compagnia Twilight ne sono la prova), tuttavia le situazioni più concitate e combattute non riescono a svettare, dando al lettore una fortissima sensazione del cosiddetto “more of the same”, di già letto e visto in altre parole.
Azione e combattimenti -aerei e terrestri- sono maggiormente presenti rispetto alla precedente pubblicazione, tuttavia non viene meno la convinzione che certe situazioni si sviluppino in maniera eccessivamente prolissa, presentando sì uno scenari a elevati tassi di dinamismo e adrenalina, ma che davvero sarebbero potuti essere condensati in meno pagine; si leggano per riferimento la battaglia spaziale e la resa dei conti sulla superficie di Troithe.
Paradossalmente, è quando le cose rallentano che la vicenda torna a riaccendere fortemente l’attenzione del lettore, in particolare nell’ultimo terzo del libro.

Il punto della situazione

Uno dei maggiori punti di forza del predecessore di Shadow Fall era quello di calare la vicenda perfettamente nell’immediato post Endor raccontando, tramite i personaggi, le esperienze e i mille pianeti visitati, lo stato della galassia all’indomani della Battaglia di Endor, come fatto da altre opere come L’Impero a Pezzi.
Nel secondo capitolo questa contestualizzazione viene meno, in quanto tutta l’azione si svolge nel solo sistema di Cerberon, senza che la Squadriglia Alphabet operi altrove.
Le menzioni di quelli che sono gli eventi che condurranno alla resa dei conti su Jakku sono minime e concentrate all’inizio e alla fine della pubblicazione. Un peccato, considerando i tumulti e i grandi cambiamenti ai quali la galassia va incontro tra il 4 e il 5 ABY.

star wars squadron hera syndulla

Hera Syndulla, nella sua comparsa intravista all’interno del trailer del videogioco Squadrons.

He had made a bargain that he would surely curse, if not regret. He had recommitted himself and his unit to a losing battle for an Empire not worthy of being saved, for the sake of giving desperate soldiers a brief reprieve from their graves or New Republic prison cells.
– Il Colonnello Soran Keyze riflette sul fardello del comando

Commento finale

Shadow Fall si presenta come la valida continuazione della storia avviata col precedente Alphabet Squadron.
Come da tradizione, Freed consegna al lettore un romanzo bellico di tutto punto, in grado di immergere il lettore nel contesto di guerra totale contro le forze imperiali restanti nella galassia all’indomani di Endor.
Ai numerosi frangenti di combattimento (con alti e bassi) si alternano altrettante approfondite digressioni psicologiche che approfondiscono i personaggi, sebbene non a tutti siano stati dedicati i medesimi spazi e attenzioni.
Alcuni frangenti di Shadow Fall presentano un’eccessiva cupezza, ma sono fortunatamente controbilanciati da diverse trovate narrative notevoli e dal duplice, seppur diametralmente opposto, carisma di Yrica Quell e Soran Keyze.
Un passo indietro rispetto al predecessore, nonostante il finale lasci il lettore col fiato in sospeso per il terzo e conclusivo capitolo.

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Altre opere:
Alphabet Squadron;
Caccia TIE.

Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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