La terza serie regolare canonica su Darth Vader (a questi link le recensioni di quelle datate 2015 e 2017) prosegue con Tra le Fiamme, volume susseguente a Il Cuore Nero dei Sith.
In questo nuovo arco, opera come al solito di Greg Pak e Raffaele Ienco, il protagonista deve scontare agli occhi dell’imperatore Palpatine il proprio fallimento su Bespin e la missione personale di cui abbiamo già letto nell’arco precedente, vedendosela con l’habitat vulcanico di Mustafar, con il proprio passato e facendo la conoscenza di strane creature, tra cui Ochi di Bestoon, l’assassino dei Sith.
Saranno riusciti gli autori a risollevare le sorti di un deludente inizio di serie? Vediamolo in questa analisi.
Ricordiamo che la serie è ambientata successivamente a L’Impero Colpisce Ancora. Avviene poi in contemporanea con Star Wars (2020), dedicata invece ai personaggi positivi della Trilogia Classica.
Le due serie collideranno poi, insieme a Dottoressa Aphra (2020) e Cacciatori di Taglie, nel grande crossover La Guerra dei Cacciatori di Taglie (al quale trovate la nosrta guida, anche in formato video su YouTube.
- Titolo: Darth Vader – Tra le Fiamme
- Data di uscita: 26 gennaio 2023
- Autori: Greg Pak (storia), Raffaele Ienco (disegni)
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: Copertina rigida, 136 pagine, 17 cm x 26 cm, colore
- Prezzo: 19,00 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI) / 10,99 € (Kindle – ACQUISTA QUI)
- Contiene: Darth Vader (2020) #6/11
Sinossi
Dopo aver fallito nel volgere suo figlio al Lato Oscuro della Forza, Darth Vader cerca la rappresaglia verso tutti quelli che sono stati complici nel corso degli anni per avergli nascosto Luke. Nel farlo, però, Vader ha quasi tradito il suo Maestro, l’Imperatore Palpatine, che gli ha impartito una tremenda lezione.
Ora, mentre striscia fra le fiamme di Mustafar, una cosa sola brucia nella sua mente: la vendetta!
Cosa mi è piaciuto
I disegni
Ancora una volta i disegni dell’italiano Raffaele Ienco si dimostrano il vero punto forte del racconto.
Le illustrazioni e la colorazione sono sempre di alto livello, anche per le rappresentazioni più difficili come i primi piani dei volti (e in particolar modo quello di Palpatine).
Tuttavia, i disegni sono ottimi in ogni momento, ed è soddisfacente vedere come Ienco rappresenti animali e creature aliene in modo originale, strano e inquietante, come tenga una grande cura dei dettagli dei volti, dell’armatura di Vader e delle astronavi. Insomma, l’aspetto formale è nuovamente promosso. Se l’arco ha dei problemi, essi non risiedono certo nella qualità del disegno bensì in ciò che è stato disegnato.

Vader cerca di sfuggire ai letali droidi assassini ingaggiati da Ochi di Bestoon.
Cosa non mi è piaciuto
La fiera dell’eccesso
Tra le Fiamme si dimostra sin dal principio una vicenda tutt’altro che esente da esagerazioni clamorose di tutte le situazioni, in un inarrestabile gioco al rialzo che mette Vader e i suoi comprimari in situazioni sempre più serie, negli intenti se non altro.
Purtroppo questa dinamica, data la frequenza con cui si indulge in essa, si rovescia molto presto in una parodia di sé stessa, con esiti che non possiamo che definire trash. A partire dalla straziante risalita di Vader dalle pianure laviche di Mustafar per superare la prova impostagli dall’Imperatore, all’arrivo della sua nuova “spalla” Ochi di Bestoon, le situazioni sono continuamente estreme.
A più riprese si trovano dichiarazioni come “Vader non potrà mai uscire vivo da…”, che per ovvie ragioni servono unicamente a indispettire il lettore e ad accrescere il suo scetticismo verso ciò che è rappresentato nelle vignette. Tali presunti pericoli si accrescono sempre di più, da Ochi che cerca di assassinare il Sith, alla rivelazione data dall’Occhio della Ragnatela nella Palude (idea scartata per la pellicola de L’Ascesa di Skywalker e recuperata nel romanzo) all’incontro con la colossale variante del Summa-Verminoth visto originariamente in Solo, addirittura descritto come il più grande e pericoloso predatore della Galassia.
Tutto questo senza dimenticare gli usi della Forza sempre più spinti, esagerati, esibizionisti, irrefrenati, (pseudo) magniloquenti e persino supereroistici della peggior specie, la delusione e il vuoto trasmesso da questo arco narrativo sembrano non avere fine.

Nel suo vecchio caccia repubblicano, Vader si trova faccia a faccia con ila variante del Summa-Verminoth nello Spazio Rosso.
E, infatti, è proprio questo che succede.
Il risvolto principale della trama – del quale si parlerà nel dettaglio con spoiler successivamente – dopo questa serie di puntate verso l’alto, gioca al rialzo a sua volta in ogni tavola, se non in ogni vignetta, degli ultimi numeri raccolti in questo cartonato.
Il tutto si conclude in un nulla di fatto, sia nella storia che nella percezione del lettore, che dopo tutta questa sovraesposizione narrativa e visiva arriva a non sentire più nulla.
Per finire questo paragrafo, è doveroso evidenziare che la vera trama (al di là di quella che poteva essere una semplice prova imposta a Vader dal Maestro, peraltro scaturita da un’accusa di tradimento anch’essa tutt’altro che credibile) parte perché Ochi di Bestoon si lascia scappare una parola di troppo. Si tratta di un debolissimo innesco narrativo che intacca ulteriormente la credibilità narrativa di Tra le Fiamme, che per di più non trova spiegazione e trova tristemente ulteriori dimostrazioni nel romanzo Shadow of the Sith.
Il personaggio di Ochi passa repentinamente da minaccia importante e pericolosa a riluttante e lamentoso compagno di viaggio di Vader, assolvendo per questa volta alla funzione di accompagnatore parlante del Signore dei Sith, il quale non dice quasi nulla… e nulla di significativo.
Abbiamo dunque un eccesso continuo a livello grafico e della trama, senza un qualsivoglia risultato notevole in termini di dialoghi.

Il “reclutamento” coatto di Ochi dopo la sconfitta su Mustafar.
Ancora rimandi al passato
Ancora una volta una storia dedicata a Darth Vader è letteralmente infarcita di richiami al passato e vaghe apparizioni dei fantasmi di quest’ultimo, il cui ricordo ritorna a perseguitare il nostro protagonista. Greg Pak non rinuncia all’ambizione, cardine fondamentale del primo arco narrativo (qui recensito) di far ripartire da zero lo sviluppo del personaggio all’interno dell’universo cartaceo canonico.
Anche in Tra le Fiamme quindi l’effetto è di ridondanza e inutilità. L’intento di radicare la vicenda nel passato e presentarla come un passaggio fondamentale nella realizzazione di Vader come personaggio è destinato a fallire miseramente ormai da diversi anni.
Abbiamo assistito ripetutamente infatti al suo confronto con il tragico trauma subito su Mustafar (pianeta su cui risiede stabilmente a partire da Fortezza Vader), al tentativo del suo inconscio di rivivere il duello con Obi-Wan Kenobi ribaltandone l’esito, al suo ricordo struggente della moglie Padmé Amidala, a un personaggio minaccioso incaricato di dargli la caccia e ucciderlo per poi fallire (Tarkin in Mari Infuocati) e soprattutto al suo rapporto conflittuale di lealtà e avversione verso il Maestro Darth Sidious (in Macchina Imperiale e Fine dei Giochi) per poi raggiungere la convinzione a perseguire gli scopi dei Sith e dell’Impero galattico al seguito dell’Imperatore.
Tutto questo è nuovamente presentato qui e ancora una volta lo stridore si fa sentire, sempre più forte man mano che si procede nella lettura.
Si tratta di un problema di non poco conto, che oltre ad annoiare per la sua ripetitività, rende vano Vader come personaggio relegandolo a un limbo di indeterminatezza, volatilità e staticità. A forza di citazioni ai prequel, Vader viene reso schiavo del suo passato, o meglio schiavo dei e dipendente dai flashback ormai arrivati a un livello nauseante.
Il tema generale di questi ultimi è sempre il conflitto interiore Anakin Skywalker/Darth Vader: egli, insomma, non diventa mai pienamente il nuovo sé stesso, da cui poi il figlio Luke dovrebbe salvarlo. In particolare, sembra che una storia presentata come punto di svolta epocale, quale è Fortezza Vader, non sia servita a niente.

Attirato in trappola, il Signore Oscuro deve affrontare degli incrociatori prima di entrare nello Spazio Rosso, unica via d’accesso per Exegol.
L’invalidamento della saga cinematografica
Eccoci arrivati alla questione fondamentale, il problema centrale sollevato da Tra le Fiamme, che già da solo è sufficiente a invalidare totalmente l’opera e probabilmente anche tutto il resto della serie di là da venire. Del resto, la prima a farne le spese è la radice cinematografica di tutto l’universo starwarsiano.
Purtroppo bisogna riscontrare che le conclusioni tratte in questa storia, se quest’ultima è da considerarsi pienamente canonica come vorrebbe, vanno a depotenziare irrimediabilmente la conclusione della trilogia classica.
Riguardando Il Ritorno dello Jedi con la consapevolezza che poco tempo prima Darth Vader fosse venuto a conoscenza dei segreti dell’Imperatore raccontati in questo volume, e del fatto che tali elementi lo avessero fatto desistere dalla ribellione e ridurre all’obbedienza, toglie buona parte del senso profondo delle sue azioni nel film.
Il suo sforzo di salvare Luke uccidendo l’Imperatore non ha più senso, considerando che con ciò che viene a sapere qui, Vader non può avere nessuna speranza di liberare la galassia dal Lato Oscuro. Ancor più inaccettabile è che non avverta il figlio ritrovato del pericolo che continua a strisciare nell’ombra.
Viene meno ogni senso della profezia di riportare l’equilibrio nella Forza, anche solo temporaneamente. In aggiunta, anche la trama generale di Episodio VI incentrata sulla battaglia di Endor diventa ridicola e inutile a causa di questo collegamento. Dicendolo con schiettezza, parola d’ordine: invalidare! Andiamo ora a esaminare la cosa nel dettaglio nella parte spoiler.
Come è intuibile, si parla del viaggio di Vader a Exegol (pianeta Sith apparso ne L’Ascesa di Skywalker e approfondito nel suo Visual Dictionary, nonché scenario di uno dei racconti di Leggende Oscure) dove viene a conoscenza dei segreti sempre più grandi ed esagerati dell’Imperatore.
Ochi di Bestoon gli rivela che egli non conosce il vero potere di Palpatine, così il protagonista ottiene un puntatore Sith dall’Occhio della Ragnatela nella Palude. Il congegno antico lo guida sino a Exegol dove, dopo una schermaglia trash con il suo Maestro coronata da uno scontro tra creature controllate dalla Forza, entra nella cittadella vista ne L’Ascesa di Skywalker.

L’ingresso di Darth Vader nella cittadella Sith di Exegol, uno dei punti chiave dell’arco narrativo Tra le Fiamme.
All’interno di questa trova le vasche di clonazione con vari esemplari di Snoke, una teca di liquido contenente la mano mozzata di Luke (palese riferimento alla storia Trilogia di Thrawn degli Anni Novanta), migliaia di accoliti del Sith Eterno, potenziali esseri deformi sensibili alla Forza che lo sfidano e, tanto per gradire, la gigantesca flotta di Star Destroyer classe Xyston dotati ognuno di un’arma in grado di distruggere un pianeta.
In ultimo, il Signore dei Sith vede Palpatine avvolto dall’energia emanata da un enorme agglomerato di cristallo Kyber in stato di “sanguinamento“, la fonte di energia della flotta e di tutte le scienze oscure, clonazione e segreti noti solo ai Sith che si trovano su Exegol.
Dato tutto ciò, decide di tornare leale all’Imperatore in una conclusione ex abrupto.

La grande flotta di Xyston, gli Star Destrotyer distruggi-pianeti
Appare quasi superfluo far notare la contraddizione immane con la Trilogia Originale. Dopo L’Impero Colpisce Ancora, Vader sa già ciò che è rivelato in Episodio IX.
Al tempo di Endor, Palpatine disponeva anche solo parzialmente della flotta di Xyston e degli Snoke, o dei suoi prototipi.
L’ombra dell’invalidamento si stende inoltre anche sui Sequel e sui Prequel, mentre Trilogia Classica, alla luce di questa vicenda, non ha avuto alcun risultato positivo, nemmeno provvisorio.
Dispiace dirlo, però si tratta di un modo di approfondire e “introdurre” la mitologia della Trilogia Sequel pessimo, che vorrebbe dare l’idea che gli autori sappiano benissimo cosa stanno facendo creando innumerevoli collegamenti avvincenti e approfondendo, mentre in realtà non ne hanno la più pallida idea.
Per un ulteriore approfondimento sui pianeti del Lato Oscuro, rimandiamo a questo articolo.
Contraddizioni con l’universo cartaceo
Alla luce delle precedenti considerazioni, perdono di importanza anche opere capitali del mondo cartaceo canonico, in primis la Trilogia Aftermath di Chuck Wendig.
In Debito di Vita viene introdotto il Piano di Emergenza di Palpatine (narrato anche ne L’Impero a Pezzi , nella Trilogia Alphabet Squadron e in Battlefront 2 nella vicenda dellla Squadra Inferno) che perde totalmente di rilevanza.
Nel volume Aftermath conclusivo, La Fine dell’Impero, la scoperta principale è il progetto imperiale di esplorazione delle Regioni Ignote (cui un contributo fondamentale venne dal Grand’ammiraglio Thrawn) alla ricerca di un obiettivo misterioso.
Tale obiettivo, almeno presunto dato che non è mai stato confermato si trattasse effettivamente di ciò, è già in possesso dell’Imperatore in questa storia. Questa nuova serie continua a minare, o a mettere in pericolo, la tenuta già scricchiolante in più punti del Canone.
Errore di localizzazione fondamentale
Impossibile non evidenziare all’interno di Tra le Fiamme un gargantuesco errore nella localizzazione dell’ormai celeberrimo oracolo di Mustafar, rimosso dal girato di Episodio IX ed apparso nel romanzo adattamento e nel volume Art of.
La discrepanza – tra l’altro già presentata negli spillati – riguarda la presentazione del misterioso alieno: introdotto inizialmente come “Occhio di Webbish Bog” (agghiacciante il mantenimento di termini in due lingue), dopo letteralmente tre pagine diventa “Occhio della Ragnatela nella Palude”.
Tuttavia la resa italiana del termine non risulta particolarmente azzeccata, “Occhio dell’Intrico Palustre” avrebbe probabilmente rappresentato una scelta maggiormente indicata ed evocativa.
Una passione molto cara
Ultimo elemento in negativo da evidenziare concerne il prezzo dell’edizione italiana.
Mentre per Il Cuore Nero dei Sith il prezzo di copertina era pari a 16 Euro per 128 pagine, in questo volume per sole otto pagine in più si ha un rincaro di circa il 20%, difficilmente comprensibile nell’entità e notato già anche per altre opere cartacee della galassia lontana lontana.

Nell’Art of The Rise of Skywalker si trova la prima apparizione dell’Occhio, nell’illustrazione a opera di David Levy.
Commento finale
Tra le Fiamme, secondo volume della serie fumettistica Darth Vader (2020), è un volume oltremodo pessimo, difficilissimo da salvare sotto qualsiasi punto di vista o quasi.
I disegni di Raffaele Ienco rappresentano infatti il suo unico pregio, laddove la scrittura di Greg Pak si concentra su una vicenda di azione e scoperte progressive, con una forte carenza dei dialoghi e nel peso attribuito agli eventi. Purtroppo, nessun personaggio riesce a convincere e Darth Vader, in una serie che vorrebbe ripartire da zero con la sua trattazione, si manifesta come bloccato e incapace di sviluppo reale, appesantito dai continui richiami al passato.
L’arco narrativo è un fallimento anche nel coinvolgimento del lettore, con il suo andamento fatto di esagerazioni crescenti che sconfina prestissimo nella nausea, non aiutato affatto dai tentativi di inserire tensione.
La cosa più grave, tale da togliere ogni valore a questa storia, ma ancor più gravemente alla saga cinematografica, è la scoperta di Vader riguardante i piani dell’Imperatore su Exegol. Tale elemento inficia completamente ogni valore della profezia del Prescelto, di Episodio VI e del sacrificio di Vader per il figlio Luke, e in seconda battuta mette in crisi l’universo cartaceo togliendo senso alla Trilogia Aftermath.
L’opera cerca anche di scavare nella lore dei sequel, di spiegare e disvelare in una mossa solo apparentemente sapiente ma dissennata. Dato tutto questo, possiamo affermare che il prezzo della canonicità di Tra le Fiamme è il senso complessivo della saga intera di Star Wars, che ne esce devastato.
Di fronte alla vastità del potere Sith su Exegol, anche qualsiasi vicenda successiva della serie non potrà che sembrare risibile e irrilevante. Sarà molto difficile farsi coinvolgere dal prosieguo, facente parte del grande crossover La Guerra dei Cacciatori di Taglie. Anche il voto dell’edizione di Tra le Fiamme risente pesantemente di un prezzo assolutamente eccessivo per le 136 pagine. Una delusione totale, un racconto inaccettabile su tutta la linea, che possiamo unicamente bocciare senza appello.
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Opere correlate:
– Darth Vader (2015);
– Darth Vader (2017);
– I Segreti dei Sith;
– Shadow of the Sith;
– The Rise of Skywalker (Expanded Edition);
– Star Wars (2015);
– Star Wars (2020).